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True Detective

4 stagioni - 35 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2015-2015
  • 12 episodi

L'autore

mck

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La recensione su True Detective

di mck
8 stelle

The mystery that no one knows / Where does love go when it goes?

 

the Final Age of Man ( Vinci, Terra Nullius ).

 

Questa ragazza è scomparsa. A nessuno importa. L'entroterra è contaminato e all'improvviso vale miliardi. A nessuno importa. Un mucchio di persone viene massacrato. E a nessuno importa un cazzo.”

Antigone ''Ani'' Bezzerides a Raymond ''Ray'' Velcoro

 

Te l'ho già detto, io non parlo del deserto” ( Black Mountain Security (Stuff), Afghanistan-Iraq, Fallujah-Tikrit ).

Paul Woodrugh alla compagna

 

 

Venere transita davanti al Sole dal PdV della Terra, e la notte seguente Caspere, il City Manager, è in viaggio s'una berlina, passeggero acquiescent'e muto, attraverso Mulholland Drive e PedeMontana, Alta Velocità e BreBeMi, le massicciate dei tratti in trincea e di quelli sopraelevati percolanti liquami tossici. Venere ci prova, paradosso prospettico e prolettico, da gamete maschile, a solleticare il germinante tempeste uovo solare. Gli alberi nel frattempo crescono alti, e il tutto si risolverà all'ombr'antica delle sequoie.

 

Il sindaco di Vinci ( aka/alias Vernon, L.A, California, Pop. <100 ) vive a Bel Air.

 

 

All the Gold in California (cherchez la femme).

 

I'm the Blade and the Bullet” (contro ogni ''fisico del ruolo'', e vergogna, e senso del limite).

Il MacGuffin/deus ex machina - pretesto/risoluzione (Lenny, fratello di Laura) a Ray Velcoro

 

 

Una crasi tra “Dirty Harry” e “the Long GoodBye”, ovvero: Ray Velcoro come Pete Bondurant.

Ché intanto, ben lo si sa, superando Dumas padre ed approdando ad Ellroy passando per O. Henry e R.Polanski/R.Towne, son solo personaggi di contorno, i maschi: “Cherchez la Femme!” (e pure Leonard Cohen ne sa qualcosa, nel bene e nel male).

Eyes Wide Shut, MidNight in Vinci, or ChinaTown, To the Wonder Passion and Mulholland Drive, Every Thing Will Be Fine.

 

 

- La cosa che odio di più della crime fiction è la poetica di Raymond Chandler: «Sulla strada dei criminali deve camminare un uomo». Sulla strada dei criminali deve camminare, da solo, l'eroe che può cambiare le cose. Disprezzo questo spirito di ribellione istituzionalizzato, frutto di uno spirito liberal da quattro soldi. Sempre lì a parlare del ribelle. O dell'investigatore privato che si oppone al sistema. Non mi interessa. A me interessano i leccaculo del sistema.

- Quelli che fanno il lavoro sporco

- Esatto. Gli anonimi picchiatori della Storia.

 

Scambio tra James Ellroy e Paul Duncan tratto da “i Latrati di James Ellroy”, un'intervista di Paul Duncan del 1996 (“Chiamami Cane”) all'autore di “the Black Dahlia”, “American Tabloid” e “Perfidia”, contenuta in “Ellroy Confidential - Scrivere e Vivere a Los Angeles”, un volume Minimum Fax del 2015 a cura di Tommaso De Lorenzis.

 

[Vince Vaughn - Frank Semyon]  

 

E quindi, tocca a te, Lera Lynn [ http://www.leralynn.com/music ].

 

Sequenza (ep. 1 - Pilot : Ray e Frank al bar/club) più Canzone (“My Least Favorite Life”) :

Canzone (“A Church in Ruins”) meno sequenza (ep. 2 : Ray e Frank al bar/club) :

Canzone (“Lately”) meno sequenza (ep. 8 - Final Season / Titoli di Coda) :

 

the Western Book of the Death (Fargo-2...). 

 

Ho il sospetto che abbiamo il mondo che ci meritiamo”

Ray Velcoro ad Ani Bezzerides

 

Io potevo essere diverso”

Fra tutte le bugie che raccontiamo a noi stessi...scommetto che questa è la più comune”

Ray Velcoro e Francis “Frank” Semyon

 

 

Nell'aldilà ci aspetta Conway Twitty: non concepisco paradiso (o limbo, o purgatorio, o inferno) migliore

 

Su questa Terra, Leonard Cohen ( e Antigone Bezzerides) :

 

I live among you / Well disguised

I had to leave / My life behind

I dug some graves / You'll never find

The story's told / With facts and lies

I have a name / But nevermind

Names so deep and / Names so true...

 

 

...They're blood to me / They're dust to you

There is no need / That this survive

There's truth that lives / And truth that dies

I could not kill / The way you kill

I could not hate / I tried I failed

My woman's here / My children too

 

 

TD2 (che venne dopo l'1).

 

E' meglio aver torto per primo che ragione per secondo”

Ray Velcoro a Paul Woodrugh sulla morale dei giornalisti (dopo averne ''sistemato'' uno, lo stesso che poi, richiamato in causa, finirà col ricevere la responsabilità della testimonianza e racconterà - almeno in parte - la storia dei tre True Detective).

 

TD2 è canonico nelle dinamiche del genere poliziesco-investigativo-procedurale tanto quanto TD1 lo era nel nichilismo cosmico : vi è la prosecuzione della specie (HBO che ordina a Pizzolatto una nuova stagione in tempi ristretti) ma pure quella delle idee [Pizzolatto (non) finisce di scrivere se non a riprese (non) ultimate, e l'errore di copiatura del genoma (no, Ligotti-fan, tranquilli, tornate nel vostro regno in ombra) sforna una splendida diversificazione nell'evoluzione]. Antichi sono racconto e struttura, sintassi e grammatica, stilemi e codifiche, dispositivi e sistemi che vengono ''modernamente'' rimodellati e ''sovvertiti'' secondo minime varianti e variabili: la classicità futura all'opera. Virulento e vivo rutilar di anni '70 (non è modernariato, non è moderato) nello spirito del (nostro) tempo.

 

 

TD2 inizia nel corpo, nel solco, nelle prospettive e nel ''portamento'' di "ChinaTown", di "To Live and Die in L.A.", di "ManHunter" e di "NYPD Blue", prosegue da una parte come "Miami Vice" (il film, non la serie: in cui però compare Cohen in un cameo parigino) e dall'altra prende il passo e ruba movenze psico-socio-politiche a "Mulholland Drive", "Eyes Wide Shut", "the Black Dahlia" e "Cassandra's Dream" (non tanto, o meglio: non solo, figurativamente, ma sostanzialmente, nella rappresentazione di un certo tipo di ''sotto''-potere), per terminare poi come "the Silence of the Lambs", orbitando ellitticamente sempre attorno al centro di gravità (im)morale ch'è L.A., pur anche se e quando il fulcro del racconto in un dato momento si trovasse in un altro luogo, oltreoceano o in capo al mondo. 

 

 

Nulla di più lontano da un cinema moralmente calotipo (kalos=bello) e quindi ridotto ad una semplificatoria sincronia sagittale, radiale, bilaterale (bene vs. male), ma che dalle ''origini'' (S.Bochco, D.Milch, D.Simon) trae una realtà intensificata e diacronica e non falsata=normalizzata (blockbuster).

 

[Colin Farrell - Ray Velcoro]  

 

Ed è impossibile non riandare con la memoria ad inizio anni '80 : chi si staglia all'orizzonte di una rettilinea e poi sinuosa freeway d'asfalto ribollente che increspa l'aria stazionante in superficie? Chi sta svoltando da quella curva per immettersi sulla highway? Chi, se non Francis Llewellyn “Ponch” Poncherello?! ChiPs, ChiPs / Da-ti...du-di-du / Ci bum, ci bu-bum.

 

[Tatlor Kitsch - Paul Woodrugh]  

 

Nick Pizzolatto showrunnerizza integralmente e scrive tutti gli episodi (due in collaborazione con Scott Lasser). La regia è affidata (per avere un controllo ancor più totale sul proprio materiale) non più ad un solo direttore come in TD1 ma è ripartita per gli 8 episodi tra Justin Lin (1° e 2°), Janus Metz (3°), Jeremy Podeswa (4°), John Crowley (5° e 8°), Miguel Sapochnik (6°) e Daniel Attias (7°). La fotografia è affidata a Nigel Bluck.

 

Tra gli attori secondari impossibile non citare Lolita Davidovich (la madre di Paul), Abigail Spencer (l'ex moglie di Ray), Leven Rambin (Athena, la sorella di Ani), W. Earl Brown (il detective Dixon), e David Morse (il padre di Ani).

 

I titoli di testa sono ancora buon'opera di Patrick Clair by AntyBody/Elastic.  

 

Leonard Cohen - ”NeverMind” - ''Popular Problems'' - 2014

 

E' stato un fottuto dio guerriero quel giorno” (avec le physique du rôle).

Ray Velcoro ad Ani Bezzerides a proposito di Paul Woodrugh

 

Il freeze-frame di fine episodio passa da uno dei mostri di Carcosa (1.3) alla scena del disastro (2.4), mentre il piano sequenza di mezza stagione (1.4) si trasforma nel montaggio peckinpah-friedkin-manniano di mezza stagione (2.4). E, sui titoli di coda, Lera Lynn con “Only Takes One Shot”.

 

T Bone Burnett, oltre a Leonard Cohen e Lera Lynn, e alle sue composizioni originali, mette sul piatto Black Mountain, Bonnie “Prince” Billy, Conway Twitty, Warren Zevon, Rage Against the Machine, Alexandra Savior, New York Dolls, e Nick Cave & Warren Ellis con la cover di “All the Gold in California” di Larry Gatlin (the Gatlin Brothers) del 1979.

 

Ep. 1 (finale) + canzone :

Canzone : 

 

Del perché quelle unghie affilate, ovvero: Antigone liberata(si).

 

La differenza fondamentale tra i sessi è che uno dei due può uccidere l'altro a mani nude. Se un uomo prova anche solo a sfiorarmi morirà in meno di un minuto”

Ani Bezzerides a Ray Velcoro

 

[Rachel McAdams - Ani Bezzerides]  

 

Lei è diventata una donna forte perché da ragazzina ha subito una violenza, questo si desume da un superficiale e miope approccio a TD2. Ebbene, questa è la metafora di niente: sono solo le cose così come sono andate.

Lei è stata stuprata, da ragazzina (in base alla conversazione che Bezzerides - "Kiss Me Deadly"... - ha con Velcoro si potrebbero aggiungere delle virgolette a circondare il termine 'stuprata'. Non lo farò), e ''quindi'' diviene una donna forte e sicura, o, meglio: una persona forte e sicura. Bene.

 

 

Non che ai maschi sia andata meglio, e alcuni sono diventati altrettanto forti e sicuri.

Frank si ritrova rinchiuso da bambino per 5 giorni in uno scantinato con poco cibo e acqua e niente luce a farsi rosicchiare le dita e altre appendici dai ratti. Diviene un cattivo. Male. Bene.

 

[Yara Martinez - Felicia]

[Kelly Reilly - Jordan Semyon]  

 

Ray subisce il proprio scacco da adulto: da mediamente onesto e bravo poliziotto si ritrova ad essere Dirty Harry. Bene. Male.

Paul subisce il proprio scacco da adulto, con la faccenda della Black Mountain, e come tanti reduci in simili condizioni tira avanti pensando di cercare di pensare ad altro. Bene. Male. 

 

[Fred Ward - Eddie Velcoro]   

 

Fanno più danni gli Edipo o i Creonte?

 

 

The mystery that no one knows / Where does love go when it goes?  

 

* * * * ¼  -  8 ½ (¾)     

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