4 stagioni - 35 episodi vedi scheda serie
The Great American Novel (Louisiana). From the dusty May sun...
• Old Scenes, New Details.
“Certo che sono pericoloso. Sono un poliziotto. Posso fare cose terribili alle persone, restando impunito.”
Rust Cohle a una prostituta
“Sulla faccia della Terra è dalla notte dei tempi che le ragazza scopano gratis. Perché, se ci guadagni sopra, gli uomini come te non riescono a tollerare l'idea? Te lo dico io. Perché a un tratto non siamo più vostre nel modo in cui credevate.”
Una prostituta a Marty Hart
Armi in pugno avanzano due uomini attraverso i fuochi nella notte sopra la palude. [•REC].
2012. I detective della Polizia di Stato della Louisiana Thomas Papania e Maynard Gilbough interrogano (raccolgono le loro testimonianze sotto forma di deposizione spontanea di persone informate sui fatti avvenuti) i loro ex colleghi Martin 'Marty' Hart, il primo di Maggio, e Rustin 'Rust' Cohle, qualche giorno prima, il 26 di Aprile, in merito a “di tutto un po'”, principiando da due vecchi casi (ir)risolti del 1995, quando Marty e Rust lavoravano in coppia e districavano casi archiviandoli nei chiusi uno dopo l'altro e Rust faceva confessare i sospettati manco fosse l'ultimo prete rimasto sulla faccia della Terra il Giorno del Giudizio, ovvero quello dell'omicidio di una prostituta, Dora Lange, e quello della scomparsa di una ragazzina, Marie Fontenot. Le domande proseguono fino ad arrivare con la narrazione al 2002, poi gli anni di Bush Jr. non sono più rilevanti ai fini dell'indagine: Marty apre un'agenzia investigativa privata e Rust scompare in Alaska o in altri tristi tropici svoltato l'angolo e dietro ad un bancone di bar, almeno fino a quando ricompare, in un segmento solo narrato (tell don't show), nel 2010… Ed eccolo, Rust, immortalato sulle rive del Lago Charles, sul luogo di un altro nuovo, fresco delitto recente: un'altra ragazza scomparsa, e ripescata cadavere. Ed è di nuovo, ancora, il 2012, Obama sta per essere rieletto, bisogna rimettere in sesto il mondo, bisogna rimetterlo un poco a posto.
• Shut Up!, Nietzsche.
“Le persone prive di sensi di colpa...di solito vivono meglio.”
Rust a Marty
Se siete alla ricerca di una trama da risolvere dovete prima di tutto trovare lo spazio vuoto tra un frame e l'altro: lì si annida il cinema, l'oida.
Il male si è (ed è stato) autoinvitato a entrare: eccolo che oltrepassa porte spalancate tra due ali d'inchini e teste prone, i suoi passi silenzeggiano sui metaforici tappeti rossi (scarlatti, ematici) stesi all'uopo. Si presenta in loco - ovverossia la centrale di polizia - con la scorta di lacchè e guardie del corpo, stringe mani restituendole lorde e rovescia sorrisi come fossero montanti al costato e ganci diretti sugli zigomi, si raccomanda e dispensa incoraggiamenti. Poi cala l'asso travestito da jolly: propende, propone, propala, propugna e impone task force. E, com'è arrivato, così se ne va: non lo rivedremo, mai, più ( magari in foto, sullo sfondo, mascherato di muschio e cartapesta, tricornuto ed eretto a scodinzolare ciondolando il velopendulo priapico e parafiliaco, o tra lo sfarfallio epiletticante delle linee magneto-catodiche di un videotape ).
• Form and Void (ah!, quel tono di blu del cielo!).
“Mio Dio...è pieno di stelle!”
Dall'ultimo messaggio registrato di David Bowman, in:
''2001: a Space Odyssey'' - A.C.Clarke (e S.Kubrick) - 1968
“It's just a flyin' saucer, Ed. We gotta go.”
Peggy Blumquist al marito – ''Fargo - stag. 2'' – 2015
Cosa vuoi che sia, Rust, è solo un vortice di ribollente materia in espansione. (foto corona)
Nell'orgia acquitrinosa del torbido e malarico ristagno della morale epigeneticamente incis(tat)a nella storia dell'umana civiltà così come il suo antidoto, l'immaginazione, sorge epifitico questo buddy movie che ontologicamente invera e compie sé stesso tanto in un epilogo senza scampo e speranza né via di fuga ( i mandanti ed utilizzatori primi, ultimi e principali restano impuniti : sineddoche per Razza Umana ) quanto, allo stesso tempo, in un assolutistico lieto fine ( Rust sineddoche per Essere Umano ) che catafrange d'intumescente innesto l'incandescente innesco del suo cadaverico portato.
• Southern Reach ( l'Ultimo Orizzonte: Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, Florida, dintorni, e tutto il resto ).
--- Letteratura (classica, medioevale, moderna e contemporanea).
“Why do you make me say these things?”
Marty Hart a un barista (Nic Pizzolatto).
...Omero, Dante Alighieri, William Shakespeare...
· Giacomo Leopardi, 1798-1837 / Edgar Allan Poe, 1809-1849 / Friedrich W. Nietzsche, 1844-1900
· Ambrose Bierce, 1842-1914(ca.?) : "An Inhabitant of Carcosa" (1886) → "An Occurrence at Owl Creek Bridge" (1890) → ( "the Red Badge of Courage", Stephen Crane, 1895 ) → "the Devil's Dictionary [ 1911 ("the Cynic's Word Book", 1906) ].
· Robert W. Chambers, 1865-1933 - "the King in Yellow" (1895) : la letteratura di genere che concima (per vie traverse) menti già malate.
· A.C.Doyle, J.Verne, H.G.Wells ( E.R.Burroughs, H.R.Haggard, R.E.Howard )
· Arthur Machen, 1863-1947 / William Hope Hodgson, 1877-1918 / Howard P. Lovecraft, 1890-1937
...N.Hawthorne, H.Melville, M.Twain, J.London, W.Faulkner, E.Caldwell, T.Capote, F.O'Connor, F.Durrenmatt, C.McCarthy, J.C.Oates...
· James G. Ballard, 1930-2009 / Stephen King, 1947-xxxx
· Thomas Ligotti, 1953-xxxx / Nic Pizzolatto, 1975-xxxx
· John Carpenter - "Cigarette Burns" (2005) / Hans Backovic ↔ "la Fin Absolue du Monde" (1971)
· True Detective / 1 (2014) : 1995-2002-2012
--- Cinema (contemporaneo e futuro).
“Io non dormo. Sogno e basta.”
Rust a Marty
– Pretty Baby – Louis Malle – 1978
– Southern Comfort – Walter Hill – 1981
– Cat People – Paul Schrader – 1982 (remake dell'omonimo film del 1942 di Jacques Tourner e DeWitt Bodeen)
– the Big Easy – Jim McBride – 1987
– Angel Heart – Alan Parker – 1987
– Interview with the Vampyr: the Vampyr Chronicles – Neil Jordan – 1994 (dall'omonimo romanzo del 1976 di Ann Rice)
– MidNight in the Garden of Good and Evil – Clint Eastwood – 1997 (dall'omonimo non-fiction book di John Berendt del 1994 sceneggiato da John Lee Hancock)
– Undertow – David Gordon Green – 2004
– A Love Song for Bobby Long – Shainee Gabel – 2004
– When the Levees Broke: a Requiem in Four Acts – Spike Lee – 2005
– In the Electric Mist – Bertrand Tavernier – 2009 [dal 6° vol. (per un tot. di 20) del 1993 appartenente alla serie su Dave Robicheaux (ItEM with Confederate Dead) di James Lee Burke]
– Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans – Werner Herzog – 2009
– Monsters – Gareth Edwards – 2010
– Treme – David Simon e Eric Overmyer (e George Pelecanos) – 2010-2013
– Texas Killing Field – Ami Canaan Mann – 2011
– Mud – Jeff Nichols – 2012
– Low Tide – Roberto Minervini – 2012
– Beasts of the Southern Wild – Benh Zeitlin – 2012
– Joe – David Gordon Green – 2013
– Cold in July – Jim Mickle – 2014 (dall'omonimo romanzo del 1989 di Joe R. Lansdale)
– Louisiana (the Other Side) – Roberto Minervini – 2015
– Annihilation – Alex Garland – 2016 (dall'omonimo romanzo breve di Jeff VanderMeer del 2014, primo della Southern Reach Trilogy)
--- Altrove.
“Questo posto sembra solo il ricordo di una città. E il ricordo sta svanendo. E' come se qui ci fosse stata solo la giungla.”
Rust Cohle a Marty Hart.
– West:
- the Balck Dahlia – Brian DePalma – 2006 (dall'omonimo romanzo del 1987 di James Ellroy)
- Below Sea Level – Gianfranco Rosi – 2008
– North:
- the Pledge – Sean Penn – 2001 (dall'omonimo proverbiale romanzo del 1957 di Friedrich Dürrenmatt)
- Winter's Bone – Debra Granik – 2010 (dall'omonimo eccezionale romanzo del 2006 di Daniel Woodrell)
– East:
- Memories of Murder – Bong Joon-ho – 2003
- la Isla Minima – Alberto Rodríguez – 2014
– SF:
- Chaga (Evolution's Shore) – Ian McDonald – 1995 (Africa)
- Darwinia – Robert C. Wilson – 1998 (Europa)
•Gente di Palude, che Vive nell'Ombra.
Amore, odio, memoria, dolore, presunzione, piacere, ottusa volontà : un sogno svolto in una stanza (di scrittura e di montaggio) chiusa.
Nic Pizzolatto ( Galveston ) scrive il suo secondo romanzo e lo fa utilizzando non la cellulosa ma la celluloide del 35mm.
I titoli di testa, ad opera di AntyBody (Halt and Catch Fire) in partecipazione con Elastic (Game of Thrones, DeadWood, Carnivàle, the Americans, Master of Sex, Halt and Catch Fire, the Man in the Hifh Castle, the LeftOvers, the Night Manager) -- due società entrambe nell'orbita creativa di Patrick Clair (Creativ Director / Motion Designer) : la prima è stata da lui ideata e fondata, mentre con la seconda collabora facendone parte --, e con la cooperazione di Breeder, ci introducono in un'atmosfera di pathos prepotente che non si stempera col tempo e che rimane incollata allo schermo per tutte le 8 ore di durata.
Una pagina splendida: http://www.artofthetitle.com/title/true-detective/
La fotografia acquatica, vaporosa e dalle brume ancestrali di Adam Arkapaw (Animal Kingdom, Top of the Lake, Macbeth, the Light Between Oceans) riluce di naturale profondità e nitidezza.
Le musiche di T Bone Burnett --- Never Ending Rolling Thunder Revue e produttore di Roy Orbison, Diana Krall, John Mellencamp, the Chieftains, B. B. King, Steve Earle, Kris Kristofferson, Cassandra Wilson, Elvis Costello, Natalie Merchant, K D Lang, etc…, oltre che coeniano d.o.c. (the Big Lebowski, “O Brother, Where Art Thou?”, the LadyKillers, Inside Llewyn Davis) --- sono probabilmente il co-protagonista, discreto e furente, della serie.
E in quanto al suo lavoro di music supervisor: le canzoni (diegetiche e/o extra-diegetiche) sono di Bob Dylan, John Lee Hooker, Steve Earle, Kris Kristofferson, Bo Diddley, Buddy Miller, Waylon Jennings, Joshua Tilman (Father John Misty), Ike e Tina Turner, Cassandra Wilson, Meredith Monk, Lucinda Williams, Emmylou Harris, Black Rebel MotorCycle Club, the Kinks, Glenn Gould, la triade metallica Melvins-Primus-Sleep, Wu-Tang Clan...
"the Angry River" - the Hat feat. Father John Misty & S.I. Istwa (720p)
Mentre una versione a 1080p e con sottotitoli in italiano la si trova QUI.
Il compatto comparto attori. Di Rust Cohle ci s'innamora subito, a (debita) distanza: Matthew McConaughey (Dazed and Confused, Lone Star, Contact, Amistad, the Newton Boys, Tropic Thunder, the Lincoln Lawyer, Killer Joe, Bernie, the PaperBoy, Mud, Dallas Buyers Club, the Wolf of Wall Street, Interstellar, the Sea of Trees), che da un po' inanella una serie di interpretazioni una migliore dell'altra, incominciando dal film di W.Friedkin, qui mantiene un impensabile livello emotivo e caratteriale/caratteristico formidabile. Woody Harrelson (Natural Born Killers, the SunChaser, the People vs. Larry Flynt, the Tin Red Line, the Hi-Lo Country, A Prairie Home Companion, A Scanner Darkly, the Walker, No Country for Old Men, Defendor, Out of the Furnace) invece, com'è normale che sia dato il personaggio, impiega un po' di più ad instillare empatia, ma il suo è un lavoro da fondista-passista, pervicace, che alla fine ripaga. I due, amici da sempre out/off set (EdTV), incarnano l'essenza...dell'amicizia: cazzotti, e pacche sulle spalle. Michelle Monaghan, Shea Whigham (Take Shelter, BoardWalk Empire) e Lili Simmons (Bone TomaHawk, WestWorld) sono solo la punta di una cast ricco ed eterogeneo.
La regia di Cary Joji Fukunaga (Sin Nombre, Jane Eyre, Beasts of No Nation) è al servizio – senza per questo essere un ''mero esecutore'' - dello sguardo del creatore-autore-scrittore-showrunner Nic Pizzolatto, è in simbiosi univerbante con esso (in TD2 verrà abbandonata l'idea del regista unico per dare all'autore letterario un controllo ancor più totale sull'operazione): sforna un piano sequenza di 6 e passa minuti situato proprio alla metà esatta della narrazione, ovvero al termine del 4° ep. – forse il momento più distante dalla vera anima di TD1 (Carcosa), e più vicino ad una serie come “Sons of Anarchy” (ch'è una via di mezzo tra l'impeto veemente di TD e il piattume di “the Walking Dead”) e stracitato da chi non sa guardare oltre al proprio naso: ho una rivelazione da fare a questi signori: i piani sequenza li sanno girare pure entrambi i Muccino –, che segna (in)consapevolmenteuna cesura netta fra due modalità di racconto (se i primi 4 ep. vivevano di ''frasi celebri'' gli ultimi 4 si adagiano sul compito di tirare le fila e far collassare le linee temporali nella singolarità dell'oggi), e gira la sua opera maggiore delle 4 sinora licenziate (mitopoietiche, postmodernarcaiche le vedute della Carcosa biercesca).
•Florireligio.
“La religione: un virus prionico degenerativo.”
Daryl Gregory – Damascus – 2006
“Sapete, penso a mia figlia. A quello...che le è stato risparmiato. A volte ringrazio per questo. […] Credo che sia da presuntuosi...volersi ostinare a sottrarre un'anima alla non-esistenza e relegarla nella carne. Trascinare una vita dentro a questo...tritatutto. E mia figlia, lei, mi ha risparmiato dal peccato...di essere padre.”
Rust a Papania e Gilbough
“Se l'unica cosa che rende corretta una persona è la prospettiva di una ricompensa divina, allora, fratello, quella persona è un pezzo di merda.”
Rust a Marty
“E' così da quando una scimmia ha guardato il sole e ha detto a un'altra scimmia: “Lui ha detto che tu devi dare a me la tua cazzo di parte”. Le persone sono così deboli che preferirebbero gettare una moneta in un pozzo dei desideri piuttosto che comprare la cena.”
Rust a Papania e Gilbough
“Alcuni antropologi-linguistici pensano che la religione sia un virus del linguaggio che riscrive i percorsi del cervello e soffoca il pensiero critico.”
Rust a Marty
“Mantengo le cose [famiglia e lavoro, filosofia e svago, contemplazione e adrenalina] distinte, separate. Così riesco a bere questa birra senza doverne bere venti.”
Marty a Rust
•The Right Stuff / Polisse.
“Sarei stato un bravo pittore, storico, forse. Vecchie scene, nuovi dettagli.”
Rust Cohle a Marty Hart
“Senti, Nice, chiudi quella cazzo di bocca.”
Rust Cohle a un buzzurro (white trash) del posto.
Oltre l'indagine c'è l'indagine irrisolta (Eyes Wide Shut: i politici e i prelati scampati alla forca) : non il filosofeggiare, o il lieto fine [di Rust: “Ho visto l'amore di mia figlia e mio padre”, ma era - durante l'episodio di ''pre-morte'' - il suo d'amore, verso di loro, riflesso; e di Marty: moglie e figlie al capezzale del letto di degenza del dop(pi)o eroe], ma le fotografie e i ricordi che compongono il reale...
•Difendersi dal Tempo (A.Bazin), ovvero: invito a una non-decapitazione (stesse sorti, e in progressione).
Siamo - Homo s. sapiens – divenuti, ad un certo punto del nostro cammino, troppo autoconsapevoli, perciò la (nostra) natura, il dna + l'evoluzione + l'epigenesi, ci dotano di un'illusoria pre-programmata sensazione di possedere una reale coscienza di sé, in grado di gestire il libero arbitrio nella fragorosa marea montante ch'è la (in)determinata e (in)certa consapevolezza della propria e altrui finitezza: un affannarsi in realtà inutile, e un inganno: la ribellione a ciò è l'autoestinzione libero arbitrata. Bisogna accettare il mistero, conviverci, e, a volte, combatterlo, arando le tenebre e coltivandone i segreti, nutrendosi dei pochi e radi frutti stentati che riescono a germogliare in questo dominio dell'universo locale. E, in alcuni casi, lasciarsi cullare dall'autoinganno: Rust (il nichilista pacificato) non re-incontra certo la figlia, né il padre, ma l'immagine di loro ch'egli proietta.
E Pizzolatto riesce a mettere in burla tutto ciò - col classico espediente del buddy movie, e con un misticore pellucido al termine del giorno (the Long Bright Dark) - e a neutralizzare sul nascere la retorica. Opera una consolazione, consapevole del proprio sano infingimento.
•TD2 (DreamCatcher).
La ''consolazione'' finale (terminale), l'autoinganno, il gesto di ''fede'', consiste nel considerare il Tempo non come una freccia alla quale siamo imbrigliati e legati forzatamente e che possiamo solo cavalcare alla cieca, o una sfera quadridimensionale, ma piuttosto come un flatlandico disco piatto (un cerchio/circolo vizioso), qual è la Louisiana: il Tempo come una Mappa: giunti sul bordo, al confine, non si cade nel vuoto, ma la si ritorce come un Nastro di Moebius per un altro giro di giostra (uno degli ultimi in ordine di tempo a ri-titillare l'argomento è stato S.King con “AfterLife”, buon racconto breve antologizzato in “the Bazaar of Bad Dreams” del 2015).
La 2a stag. ci accompagnerà a Fargo-1, pardon, Vinci, e -viceversa- dal Grande Romanzo Americano della 2a di Fargo si passerà al the Western Book of the Dead. NeverMind…
E quindi, iniziamo :
[ Visual: AntyBody (Patrick Clair) ed Elastic + Breeder --- Song: “Far From Any Road” by the HandSome Family (Brett & Rennie Sparks) ]
* * * * ¼ - 8 ½ (¾)
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è un "romanzo in celluloide" che t'ipnotizza, i tempi dilatati ma per niente morti catalizzano l'attenzione, lo sguardo si fa inamovibile sullo schermo e cattura ogni dettaglio, praticamente ti risucchia, sembra un lungo unico film diviso in più parti, capisco perché un attore così quotato per il grande schermo come M.McC. abbia voluto far parte di questa eperienza e trovo che in coppia con Harrelson funzioni bene, un buon assortimento, personalmente sono arrivata quasi alla fine, staremo a vedere........
1) domanda: le puntate non sono 8? in streaming vengono riportati 8 episodi, come mai? illuminami.....
2) non perché sono di parte amando visceralmente gli zombi, ma posso sostenere con franchezza che TWD non è piattume, piuttosto scavo psicologico, tentativo riuscito di sondare la natura umana colta in situazione estreme... vabbè...
ottima presentazione, già in lista la seconda stagione (che un recente articolo su filmtv rivista, mi pare di Menarini, definisce sciatta da un punto di vista tecnico-formale....) come quella di Fargo
ciao :)
@amandagriss. Ciao Antonella.
Non vorrei ''illuminarti'' troppo con qualche spoiler perciò un consiglio...butta un occhio sulla pagina ma non stare troppo a leggerla, e non guardare nemmeno le figure! ;-))
____ Si, gli ep. sono 8: è un errore della scheda originale che non dipende da me. Per la 2a stag. il computo sale addirittura a 12...quando sempre 8 sono. Poi nella sezione apposita della suddetta scheda vengono altrimenti riportati esattamente: tutti e 8, non uno di più, coi titoli esatti: sbagliata è l'addizione ;-))
___ Su tWD magari avremo modo di battagliare fruttuosamente se e quando scriverai un pezzo (più difficile lo faccia io...), ma di certo la pensiamo in maniera diametralmente opposta. C'è da dire che il mio giudizio è senz'altro meno fondato del tuo, per un semplice motivo: mi sembra di capire che tu l'hai vista tutta sino ad ora e quindi parli con estrema cognizione di causa, mentre io ho visto solo - ho...resistito all'abbiocco per - 3 ep. della 1a stag., poi casualmente sono capitato s'un altro di una stag. avanzata (c'erano dei tipi inginocchiati con le mani legate dietro alla schiena innanzi a delle vasche in cemento ed altri tizi li prendevano a mazzate sulla nuca: davvero...non puoi sapere la noia che provo solo a ripensare a quella scena. Questa volta ho resistito mezz'ora ), e lì ho abbandonato definitivamente.
____ Considero la 2a stag. di TD alla pari della 1a (molti critici col senno di poi hanno utilizzato la scusa dei tempi ristretti intercorsi tra la fine della 1a e la realizzazione della 2a, a volte a supporto delle loro stroncature, altre volte come unica, questa si ''illuminante'' motivazione). Per me Pizzolatto ha fatto un ottimo lavoro nonostante la pressione di HBO & Company.
____ Fargo-2: che te lo dico a fare, è sin meglio della 1a stag. (e i tempi furono ''stretti'' anche qua). C'è da dire però che Noah Hawley (ed FX ben felice di accontentarlo) per licenziare la 3a s'è preso tutto il tempo necessario (uscirà ''solo'' nel 2017): giusto per ribadire una volta in più che il mondo è bello perché è vario.
E con questa massima filosofica dispensata gratuitamente al mondo intero ti mando un carissimo saluto e ti ringrazio per il passaggio.
Ah, ps.: "è un "romanzo in celluloide" che t'ipnotizza, i tempi dilatati ma per niente morti catalizzano l'attenzione, lo sguardo si fa inamovibile sullo schermo e cattura ogni dettaglio, praticamente ti risucchia": condivido in pieno.
PPS. Noto adesso un altro difettuccio da correggere, poi magari lo segnalerò allo staff: nella timeline del journal degli ''utenti che segui'', quando compare la segnalazione di un commento ad una recensione relativa ad una serie tv, cliccando sul permalink ( che è monco : xxx ha commentato la recensione di ? su ? ) il sistema ti rimanda alla pagina di ''tutti i film'', e non a quella della recensione.
infatti, è un difettuccio che mi dà su i nervi, l'ho notato anch'io, è da un pò che accade, bisogna provvedere....
ti ringrazio per aver riportato il mio piccolo commento :)
ok per TDW, sì, il mondo è bello perché è vario, in effetti la prima serie è una sorta di ouverture stravista un pochetto pesante nei toni e fuori tempo massimo per alcune argomentazioni-tipo relative al mistero zombie: chi sono, perchè non muoiono, il contagio, il pistolotto su dio e l'umanità etc etc.... poi dalla seconda stagione il registro cambia, la narrazione si snellisce e prende vigore.
Tornando a True Detective, la sigla è splendida, la guardo tutte le volte che inizia un episodio, come mi succedeva con quella di Dexter :))))
-- tWD. Vorrà dire che magari ricomincerò dalla 2a... ;-)
-- TD/titoli di testa. Merito di Patrick Clair con le sue Antybody/Elastic.
Dal PdV prettamente musicale, poi [ a parte il gran lavoro di supervisione alle musiche non originali (oltre alla composizione di quelle originali) da parte di T Bone Burnett ], meravigliosa "the Angry River" [ ne ho inserito l'AV di YT nel corpo della rece (avrei voluto aggiungerne molti altri, ma avrei dovuto scrivere due post...) : puoi ascoltarla senza paura di spoiler...anche se il tono da ''debito irriconciliato'' è quello...] by the Hat (con Joshua Tilman) :
The emptiness that we confess
In the dimmest hour of day
In the common town they make a sound
Like the low sad moan of prey
The bitter taste the hidden face
Of the lost forgotten child
The darkest need the slowest speed
The debt unreconciled
These photographs mean nothing
To the poison that they take
Before a moment's glory
The light begins to fade
The awful cost of all we lost
As we looked the other way
We've paid the price of this cruel device
Till we've nothing left to pay
The river goes where the current flows
The light we must destroy
Events conspire to set afire
The methods we employ
These dead men walk on water
Cold blood runs through their veins
The angry river rises
As we step into the rain...
https://www.youtube.com/watch?v=q3FglQfrA_4
Visto al tempo della sua uscita ne rimasi affascinato e completamente coinvolto, non venivo travolto da una serie tv in questo modo da tempi di Twin Peaks.
TD ha la profondità delle grandi opere cinematografiche, un "film" dall'impatto dirompente che diviso in puntate risulta ancora piu efficace nella sua opera di conquista, una volta partito non ti puoi piu fermare, il viaggio sarà breve ma intenso, criptico, oscuro, ambiguo, indefinito, sfuggente...ipnotico come un pendolo che si muove davanti ai tuoi occhi, una danza maligna che non puoi smettere di guardare.
Tutto funziona, Pizzolatto rielabora un immaginario classico ma lo trasforma in qualcosa di diverso e unico, Mc Conaughey e Harrelson sono due giganti, Fukanaga non perde un colpo è il piano sequenza della 4arta puntata è da orgasmo, (i Muccino stanno bene dove stanno), il finale è criptico ma risolutore, restano le ombre perche il male non si vince mai completamente.
Tra le tante citazioni che inserisci nelle tue sempre ottime recensioni (dense e complete, ricche di spunti di riflessione) mi fa piacere trovare il film di Tavernier, piccola perla quasi sconosciuta, ho visto che hai scritto un commento, prometto di passare a leggere.
Complimenti come sempre ;)
Ps: pIccola nota su TWD...cominciai a seguirla perche avevo letto il primo volume del fumetto, la prima stagione non mi convinse, 6 episodi tra alti e bassi e un finale decisamente bruttarello.
Però ho continuato la visione, per l'horror ho un debole e nonostante alcuni limiti il prodotto è vedibile e in alcuni momenti esaltante.
Ovviamente siamo uno step sotto (anzi due) rispetto a serie di altissimo livello (potrei citare proprio TD o BB), pero ormai sono giunto alla quinta stagione, mi sono affezionato ad alcuni personaggi e il lavoro di approfondimento su di essi e andato sempre in crescendo.
Alla fine è una storia di apocalisse zombie dove in realtà i zombi sono i sopravvissuti rimasti in vita, la cosa che funziona di piu è vedere il lento mutamento dei personaggi messi di fronte all'orrore, la trasformazione che provoca il naturale processo di sopravvivenza, la scena che hai citato degli uomini davani una vasca con altri che li prendevano a mazzate credo sia l'incipit delle 4 stagione, ti sei annoiato perche probabilmente non conosci i personaggi, perche quello è uno dei momenti dove la tensione sale alle stelle.
In definitiva per me un prodotto dignitoso, assai godibile per gli amant del genere ma se cerchi una qualità superiore non la troverai :)
@munnyedwards. Ciao Max, e grazie.
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TD1.
Solo un piccolo chiarimento. Molta -troppa- critica ci ha catafratto gli ammennicoli soffermandosi -troppo- sul quel piano sequenza, e con il mio riferimento a-chi-già-sappiamo volevo ridimensionare un poco non tanto la portata dello stesso
[ è un ottimo piano sequenza (action-adventure-sparatutto) e, giusto per fare l'avvocato del diavolo aka scassaminchia, ecco due momenti che possono - ben sapendo e ribadendo che così non è - lasciare qualche dubbio (di integrità e costruzione) : un raccordo e un'interazione con uno stunt :
-- l'alzarsi di 90° della MdP verso il cielo notturno ed un elicottero (digitale?) può far pensare ad un taglia e cuci piuttosto che ad un pensato, voluto e costruito gesto sintattico : https://youtu.be/s_HuFuKiq8U?t=2m47s
-- il tipo con la mazza aspetta un po' troppo a colpire Rust una seconda volta, apostrofandolo con un fin troppo leale e corretto "Get your ass up! Come on!" : https://youtu.be/s_HuFuKiq8U?t=3m43s ]
quanto invece lo spropositato valore rispetto al resto che gli si è voluto dare (è abbastanza facile puntare il dito sbavando su 6 minuti ininterrotti dimenticando quasi tutto il resto).
Per finire, questo è un articolo ( col quale concordo praticamente su nulla, o quasi ) che va comunque letto: http://www.vice.com/it/read/true-detective-fine-serie
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tWD .
Posso concordare in pieno (da fruitore occasionale della serie) con la tua breve disamina che inquadra l'evolversi delle stagioni.
"Ti sei annoiato perche probabilmente non conosci i personaggi" : ovvio che si (anche se devo dire che è l'intera costruzione della scena a non avermi proprio appassionato, giocando e adagiandosi sul tira e molla dei carnefici, perseguendone troppo il loro PdV), il punto è trovare il modo di...appassionarmi ai personaggi per poterli conoscere! ;-)
Per chiarire meglio...il chiarimento. Oramai siamo talmente circondati dalla CGI (spesso superflua, ovvio) che abbiamo preso il vizio di provare a ''smascherarla'' anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno. In realtà il punto non è se quell'elicottero sia reale o meno ( sicuramente lo è, ma non per le luci che proietta ), o se ci siano stacchi o no ( sicuramente non ci sono, ma non per la presunta continuità data dai fili delle linee elettriche-telefoniche ) : il punto è che quella scena funziona (anche perché è posta alla fine dell'episodio; e TD1, pur giocando molto sui climax-cliffhanger emotivi-speculativi, spesso e volentieri li ''smorza'' non caricandoli troppo: si veda ad esempio la comparsa del ''mostro in mutande con maschera antigas e machete", di una potenza in sottotono ancor più disturbante...). Senza per questo rappresentare in alcun modo il cuore di TD1.
Esistono in rete numerose pagine che affrontano più o meno tecnicamente e direttamente quei 6 minuti, qui di seguito ne riporto solo alcune - una minima parte - tra le più serie (ad ogni modo non esenti da entusiasmi a volte inappropriati) :
-- Quasi tutte citano da questa intervista, fonte diretta la voce del regista :
https://www.theguardian.com/tv-and-radio/tvandradioblog/2014/mar/17/true-detective-cary-fukunaga-tracking-shot
-- Vulture ("Awesome", e ci sta tutto) :
http://www.vulture.com/2014/02/seitz-on-true-detectives-6-minute-tracking-shot.html
-- GrantLand ("TV changed", però con un buon lavoro di ricerca) :
http://grantland.com/features/true-detective-tracking-shot-fukanaga-what-we-saw/
Qui [ http://i.imgur.com/0qpHP5A.jpg ], invece, una mappa casalinga che ricostruisce il percorso del girato ( presa da Reddit ).
Susa Matteo se rispondo in ritardo ma non ho ricevuto nessuna notifica, nemmeno tramite mail, boh...non so che dirti LOL
Riguardo il piano sequenza non ne facevo un discorso prioritario del mio commento, nel momento in cui l'ho visto mi sono gasato perchè in tv non si vede spesso una tecnica del genere e a dire il vero nemmeno al cinema, ma poi finisce lì.
Non è certo mia intenzione ridurre il valore di TD a quel singolo frammento di girato, che ripeto, in quel momento spacca di brutto la narrazione e fa in pieno il suo dovere, ma poi c'è molto altro.
Sinceramente di tutta l'eventuale dietrologia nata da quel piano sequenza mi interessa relativamente, oggi tutto viene passato ai raggi X cercando eventuali pecche o indizi rivelatori, ricordo che pure sul fotogramma dei pupazzi (foto presente anche nella tua rece) al tempo si fece un gran parlare, teorie, supposizioni, gente che aveva capito tutto...insomma è un tipo di approfondimento che non mi prende e che non avrei il tempo di affrontare.
Io mi guardo la serie e ne godo quando è possibile, TD è roba di altissima qualità e questa è l'unica cosa che conta :)
Ciao e scusa ancora per il ritardo nella risposta!
@munnyedwards. Ma figurati, Max.
Cose strane, e a volte accadono. Via email le notifiche dovrebbero sempre arrivare quando un altro utente interviene - anche non rispondendo direttamente ad un tuo commento - su di una pagina che avevi in precedenza commentato, sempre che non si abbia cestinato una precedente email di notifica senza aprirla. In più, nel caso specifico, essendo ''seguaci'' a vicenda, il tutto dovrebbe comparire pure nei nostri reciproci journal/timeline (anche se non nelle notifiche dirette, cioè la colonnina di dx della pagina utente, dato che io non ho risposto direttamente ad un tuo commento ma ho aperto un altro sotto-topic o capo-commento che dir si voglia ).
Altra cosa strana, dalla timeline del mio journal, sezione ''utenti che segui'', io vedo il tuo commento alla mia rece, ma la notifica è questa : “munnyedwards ha commentato la recensione di -?- su -?-”.
Vedi qui: http://goo.gl/c06ASp
Insomma, ancora non tutto è a posto dopo l'implementazione delle serie tv: se ne discuteva con @amandagriss più sopra.
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Tornando a noi. Ma figurati-bis, il mio chiarimento serviva per argomentare meglio il mio commento, non era riferito a te in alcun modo. Tutto condivisibile ciò che rilevi.
A me invece - a volte, ogni tanto, quando è proprio il caso - piace eccome (vivi)sezionare sequenze. Il 'guaio' possibile è quello di ritrovarsi ''catalogati'' - e chi se ne frega - assieme a chi quest'attività la fa...di mestiere, ergo: fissati-puntigliosi ossessivo-compulsivi che guardano il dito e non la Luna. La via di mezzo è quasi sempre la strada maestra/migliore…
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Per quanto riguarda le bambole e i pupazzi/omini di latta, per me non c'è altro da capire se non la folle coincidenza che spesso governa la vita, e che ho messo in evidenza attraverso la lista iconografica: ovviamente le figlie di Marty nulla hanno a che fare con l'indagine e i delitti: quella ''scena del delitto'' fatta di tanti Ken e una Barbie, quel diorama da fiaba/favola dell'orrore, sta semplicemente a indicare che sin dall'infanzia il male pervade – a vari livelli, con varie sfumature – gli esseri umani: il loro è un rimettere in scena per gioco ciò che probabilmente hanno visto nei telegiornali, hanno sentito origliando le discussioni degli adulti o parlando coi loro compagni di scuola che a loro volta lo hanno visto e/o sentito da tg e genitori...
A chiudere, i veri mostri, messisi in posa per un autoscatto-ricordo e immortalati in un fotogramma dello snuff-movie.
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Adesso ti lascio e, per ripicca verso i disguidi del sito, vado a fare una cosa che non si fa: vado a dare 4 stelle (contenendomi pure) sulla fiducia a “Spira Mirabilis”, “Arrival”, “Voyage of Time”, “Austerlitz” e “Safari”, col serio sospetto che, non appena vi assisterò, il giudizio non potrà che salire ancora. No, scherzo, non si fa.
Eccomi...dunque la questione del journal sulle serie tv credo sia stata gia segnalata a chi di dovere, o meglio immagino che altri utenti lo abbiano fatto...io non ho scritto a nessuno ma la cosa compare fin dall'inizio, in pratica non puoi accedere dal journal ad una recensione sulle serie tv, ti rimanda alla tua pagina home.
Il resto del discorso su TD non fa una piega, ho sempre pensato che ognuno è libero di vivere l'intrattenimento come meglio crede, ai tempi di Lost che ho seguito (aimè fino alla fine) si era sviluppato un fenomeno di studio interpretativo su ogni singolo particolare che inizialmente mi prese molto ma che poi trovai troppo pesante da seguire, teorie su teorie, interpretazioni su interpretazioni...forse il bello di seguire una serie cosi popolare è anche questo eh, ma io alla lunga mi stancai LOL
Tutto questo per dire che non mi permetterei mai di "catalogare" nessuno, in quel vortice di ossessioni televisive ci sono stato anche io per cui niente di tutto questo :)
Oggi le serie tv le seguo di meno, per precisa scelta, e cerco di non farmi tirare dentro i giochi interpretativi, anche se ammetto che a volte sono tentato, sopratutto quando il contesto è interessante e ben fatto come quello di TD.
La storia della foto io l'avevo interpretata esattamente come te ma al tempo ci fecero i film su quella foto, teorie su teorie da scriverci un romanzo :)
Ciao!
Avevo già segnalato allo staff tempo fa altri problemi relativi a certi doppioni serie-film specifici (la cosa affligge anche True Detective, che è presente in database sia come serietv sia come film), che risolsero (evidentemente bisogna risolvere il problema serie x serie, film x film, non basta impartire un'istruzione generale dall'alto).
--- True Detective - inserito come film : //www.filmtv.it/film/72243/true-detective-stagione-1/
--- True Detective - inserita come serie :
- //www.filmtv.it/serie-tv/118749/true-detective/
- //www.filmtv.it/serie-tv/118749/true-detective/stagione-1/recensioni/
Come si può facilmente notare, le recensioni non collimano.
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L'implementazione della sezione serie è ancora in corso, diamogli tempo, se il problema persisterà, segnalerò, sempre che nel frattempo non l'abbiano fatto altri, altrimenti non voglio intasargli troppo la casella di posta ;-)
PS. Bando all'avarizia!, ho segnalato la cosa a DataBase via msg.pvt...
Quando usci venne definita la serie dell'anno....e direi che ci sono andati vicini,ha uno stile,una potenza,uno storytelling che riflettono sullo spettatore in modo indelebile.Concordo con il tuo giudizio e il lungo approfondimento,che indirizzano bene sul contenuto.E vai alla seconda stagione.....grazie.
2a stag. che, detto tra noi, è pure complessivamente meglio (un po' come per Fargo) della 1a...
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