My Name is Earl è una serie comedy ideata da Greg Garcia che racconta con forte dose di ironia le vicende di Earl J. Hickey (Jason Lee), trentenne che ha passato tutta la vita a raggirare il prossimo. Una serie di eventi, in un’alternanza tra fortuna e sfortuna, gli fanno avere un’illuminazione riguardo l’esistenza del Karma, scoperta che lo porta a redigere una lunghissima lista delle sue malefatte alla quale porre rimedio.
My Name is Earl - Di cosa parla
Earl J. Hickey (Jason Lee) è il classico stereotipo dello scansafatiche ed è stato sempre così fin da tenera età. Conduce una vita sregolata, alternata tra furtarelli e truffe incurante delle conseguenze. Per usare le sue stesse parole (a inizio di ogni episodio) “quel tipo di soggetto che fa una bastardata dopo l’altra e ad un certo punto si meraviglia che la sua vita fa schifo”.
La prima peculiarità della serie è infatti evidente nel modo di presentarsi (della serie e di Earl stesso). Il protagonista, con voce narrante, racconta se stesso in ogni episodio ed è per sua stessa ammissione che se ne comprende il carattere: all’apparenza una sottospecie di sfigato e, al di là delle apparenze e dei pregiudizi, una sottospecie di sfigato, pronto a rubare qualunque cosa purché incustodita.
Una vita fatta di scelte sbagliate e affrettate - come il matrimonio a Las Vegas con una donna appena conosciuta - non lo inducono comunque a cambiare modo di agire.
Non cambia quando si rende conto che la neosposa Joy (Jaime Pressly) è incinta di 6 mesi e neppure dopo la nascita del loro secondo figlio che, chiamato Earl Jr. con una vena d’orgoglio, è evidentemente figlio di qualcun altro considerata la sua etnia afroamericana (particolare che Earl sembra non notare o ignorare).
La stravagante famiglia vive nella città di Camden in una roulotte insieme a Randy Hickey (Ehan Suplee), fratello minore di Earl con capacità intellettive chiaramente limitate, anche se non mancheranno occasioni in cui sarà proprio Randy a risolvere situazioni spiacevoli.
I due fratelli sono legati da una profonda amicizia, elemento questo ben delineato nel corso di tutta la serie.
La vita del protagonista, però, è sul punto di cambiare quando una mattina vince 100mila dollari al gratta e vinci e immediatamente dopo viene investito da un’automobile perdendo il biglietto vincente e finendo all’ospedale. Come se ciò non fosse abbastanza, viene ingannato da Joy (Jaime Pressly) che sfrutta il suo stato confusionale per fargli firmare le carte del divorzio.
Durante il suo ricovero Earl riflette a lungo sulle malefatte di tutta la sua vita e, complice una trasmissione televisiva da cui resta ammaliato, scopre l’esistenza del Karma, il cui concetto (per lui) molto elementare gli fa avere un’illuminazione: scrive una lista (lunghissima) di tutte le cattive azioni commesse e decide che una volta guarito porrà rimedio a ogni singolo punto elencato. Così facendo, secondo lui, la fortuna girerà a suo vantaggio. “È il Karma”...
Una volta uscito dall’ospedale si trasferisce insieme a Randy in un motel dove conoscono la bellissima Catalina (Nadine Velazquez), una giovane messicana immigrata clandestina, addetta alle pulizie.
I tre stringono fin dall'inizio una forte amicizia e l’aiuto di Catalina si rivela importante per risolvere il primo punto della lista. A dimostrazione (per Earl) che il Karma esiste, immediatamente dopo aver cancellato il punto ritrova il biglietto vincente e decide di sfruttare la vincita per dedicarsi a tempo pieno a risolvere i numerosi punti del suo elenco.
La serie, nelle sue quattro stagioni, si svolge in maniera lineare. In ogni episodio viene affrontato almeno un punto sulla lista, spaziando dai più semplici e immediati - rubato 10 dollari al ragazzo del Camden Market, rubato un camper, rubato della benzina da un’automobile -, a quelli dalla più complessa risoluzione - essersi finto morto, sprecato elettricità, rovinato vacanza dei genitori.
La lunghissima lista composta di (almeno) 280 punti è il cardine della serie. Alcuni punti sono talmente folli da generare situazioni bizzarre al limite del surreale (fatto credere ad una donna di essere Dio, rubato macchina all'ex ragazza con una gamba sola).
Per tutto il corso della serie viene mantenuto uno stile sempre al limite tra il folle-surreale e il grottesco-paradossale, con un’ironia diretta che può essere subito colta anche dallo spettatore occasionale, sebbene conoscere la trama e approfondire il carattere dei personaggi faccia apprezzare maggiori sfumature anche delle semplici battute.
Un esempio ne è la gag ricorrente tra Earl e Darnell (Eddie Steeples) detto “Gamberone”. Ogni volta che i due si vedono si scambiano un particolare saluto che diventa ancora più bizzarro se considerato nel contesto più ampio, visto che Gamberone è in realtà l’amante di Joy (in seguito marito) nonché il padre di Earl Jr.
Nel corso delle stagioni My Name is Earl ha dimostrato una solidità invidiabile nella sua trama, la cui orizzontalità è assolutamente secondaria e unicamente funzionale allo svelamento del maggior numero possibile di (folli) punti della lista. Ogni episodio, infatti, è affrontato verticalmente, in maniera autoconclusiva anche se ognuno di essi aggiunge sfumature in più al carattere dei protagonisti. Ci saranno ad ogni modo elementi ricorrenti tra diversi episodi, ma è solo nel corso dell’ultima stagione che verrà dato maggior spazio a una narrazione di tipo seriale, senza che questo pregiudichi il percorso semplice e immediato mostrato nelle precedenti stagioni.
Il cast
Star indiscussa della serie è Jason Lee nei panni di Earl J. Hickey. Attore e produttore esecutivo statunitense inizia la sua carriera professionale in tutt’altro contesto. Nella fine degli anni 80 è skateboarder professionista, capace di notevoli tricks. Negli anni 90 la decisione inaspettata di cambiare… Vedi tutto
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Jason Lee
Earl Hickey
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Ethan Suplee
Randy Hickey
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Jaime Pressly
Joy Turner
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Nadine Velazquez
Catalina
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Eddie Steeples
Darnell Turner
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Louis T. Moyle
Dodge
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Trey Carlisle
Earl Jr.
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Noah Crawford
Young Earl
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Dale Dickey
Patty
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Gregg Binkley
Kenny James
Guida agli episodi
Produzione e ricezione
La serie ha inizialmente riscosso un notevole successo facendo registrare il più alto numero di ascolti per la NBC. Nel corso delle stagioni un calo ne ha determinato la cancellazione alla fine della quarta stagione tra lo stupore dei fan.
A dimostrazione della bontà del prodotto, la serie vanta infatti un notevole punteggio su IMDB (7.8/10 su 82.055 voti) e ha ottenuto diversi riconoscimenti: con 15 premi vinti e 70 nominations di cui 4 ai Golden Globes.
La lunga lista di riconoscimenti è interamente consultabile su IMDB.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione, composta da 24 episodi da 20 minuti ciascuno, è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da NBC dal 20 settembre 2005 all'11 maggio 2006.
In Italia è stata trasmessa in prima visione da Italia 1 dal 18 settembre 2006 al 22 gennaio 2007.
Stagione 2
La seconda stagione, composta da 23 episodi da 20 minuti ciascuno, è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da NBC dal 21 settembre 2006 al 10 maggio 2007.
In Italia è stata trasmessa in prima visione da Italia 1 in due parti: i primi dodici episodi sono andati in onda dal 9 giugno al 25 agosto 2009, mentre i restanti sono andati in onda dal 3 giugno al 1 luglio 2010.
Il diciannovesimo episodio non venne trasmesso durante la prima messa in onda, ma è stato poi trasmesso nel corso delle repliche, precisamente il 10 novembre 2010.
Stagione 3
La terza stagione, composta da 22 episodi da 20 minuti ciascuno, è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da NBC dal 4 ottobre 2007 all'8 maggio 2008.
In Italia è stata trasmessa in prima visione da Italia 1 dal 17 novembre al 16 dicembre 2010.
Stagione 4
La quarta e conclusiva stagione, composta da 27 episodi da 20 minuti ciascuno, è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da NBC dal 25 settembre 2008 al 14 maggio 2009.
In Italia è stata trasmessa in prima visione da Italia 1 dal 17 dicrembre 2010 al 26 gennaio 2011.
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