Shannara

Un classico del fantasy tratto dalla saga di Terry Brooks ambientato in un futuro remoto, dopo che la vecchia civiltà degli umani è stata spazzata via dalle Grandi Guerre. Non è più la scienza a scandire la vita degli uomini e delle creature sorte dopo il grande olocausto nucleare ma la magia. Tra Tolkien e i telefilm per teenager, Shannara narra l’epico viaggio della principessa elfa Amberle, del giovane mezzelfo Wil e della nomade Eretria per salvare l’albero magico Eterea e le Quattro Terre dallo spettro dell’invasione dei demoni.

Shannara - Di cosa parla

È la Nuova Zelanda con i suoi verdi paesaggi a fare da set per la storia fantasy tratta dalla saga scritta da Terry Brooks. Un trait d’union tra Tolkien e Peter Jackson, autore della più fedele ricostruzione cinematografica de Il signore degli anelli, girata anch’essa in Nuova Zelanda, dal quale Shannara trae ispirazione.
All'origine di tutto c'è la saga letteraria di Shannara, costituita da 26 libri scritti dall’autore americano Terry Brooks dal 1977 ad oggi. La saga narra le avventure della stirpe degli Ohmsford, eredi della famiglia elfica reale Shannara, seguendola attraverso numerose generazioni.
A differenza dei mondi del fantasy classico, il ciclo di Shannara è ambientato in un futuro remoto, migliaia di anni dopo le Grandi Guerre che hanno condotto la civiltà umana all’apocalisse. Da questi eventi la mutazione degli esseri che popolavano la Terra ha dato origine a creature una volta ritenute mitiche. A parte questo particolare, la scrittura si è adeguata ai tòpoi della saga fantasy classica. La Spada di Shannara, il primo libro pubblicato nel 1977, ebbe un grande successo ma le analogie con Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien lo esposero a critiche feroci. È forse per questo motivo che la serie televisiva Shannara non segue l’ordine cronologico dei libri ma si rifà ad una più generale ispirazione di contenuti. La prima stagione è ispirata al secondo libro della saga, Le pietre magiche di Shannara, ma è anche arricchita da elementi estratti dagli altri romanzi per ottenere un maggior effetto spettacolare.
Nella storia, la principessa elfica Amberle Elessedil, nipote del Re Eventine Elessedil; il mezzelfo Wil Ohmsford, discendente del primo re Shannara e la nomade Eretria, figliastra di Cephalo, importante capo della razza dei Nomadi, devono affrontare un lungo viaggio per salvare l’Eterea, un albero magico che ha la funzione di mantenere vivo il Divieto, il regno che imprigiona ogni creatura malvagia e mettere in salvo così le Quattro Terre dall’invasione delle orde demoniache.
Se l’ispirazione dei libri di Brooks è evidentemente Il signore degli anelli, quella della trasposizione televisiva della saga cerca il riferimento al modello Il trono di spade, al netto però di qualsiasi complessità psicologica e approfondimento dei personaggi che caratterizzano l’opera tratta da George R.R. Martin. The Shannara Chronicle è infatti un prodotto leggero nel quale il teen drama, l’azione sempre sostenuta e il triangolo amoroso dei tre protagonisti sono gli ingredienti che favoriscono l’identificazione coi personaggi del pubblico di teenager per il quale la serie è stata pensata. Se i personaggi sono di fatto monodimensionali, i loro dialoghi slogan e i loro gesti rispondono al semplice stimolo azione/reazione senza tanti approfondimenti, gli attori scelti per interpretarli - tutti molto belli e giovani - ammantano la serie di un'atmosfera cool che soddisfa in pieno il target di riferimento. Dal punto di vista visivo e tecnico The Shannara Chronicle è di fatto un prodotto di alta qualità. Costumi e trucchi sono eccellenti così come la fotografia che riprende le grandi foreste neozelandesi in squarci mozzafiato. Anche gli effetti speciali sono estremamente convincenti e i mostri creati per la serie fungono da perfetta nemesi – anche estetica – alla bellezza dei personaggi positivi.

Musica

La sigla di apertura, Until We Go Down tratta dall’EP Up in Flames, è eseguita da Ruelle. La band ha anche lavorato sulla canzone d’apertura per la serie televisiva Shadowhunters del canale Freeform. Altre canzoni presenti nella prima stagione della serie includono Midnight dei Coldplay, You are a memory dei Message to Bears e Wave di Beck.