L'Ispettore Coliandro

Coliandro, ovvero il braccio maldestro della legge, una serie che si sgancia dai polizieschi investigativi tipici della fiction, così come della narrativa italiana, riprendendo generi diversi attraverso riferimenti specifici.

Ogni episodio è indipendente, con però alcuni elementi ricorrenti, come il presentare ogni volta una protagonista femminile diversa da affiancare a Coliandro.

L'ispettore Coliandro - Di cosa parla

L’ispettore Coliandro (Giampaolo Morelli) presta servizio presso la questura di Bologna e non si tira mai indietro di fronte ad alcun caso, per quanto poi finisca col cacciarsi ripetutamente nei guai, spesso e volentieri per sue disattenzioni e per azioni avventate.

Nelle sue indagini è coadiuvato dagli ispettori Gamberini (Paolo Sassanelli) e Trombetti (Enrico Silvestrin), oltre che dall’agente Gargiulo (Giuseppe Soleri), mentre finisce spesso con l’essere in contrasto con il commissario De Zan (Alessandro Rossi) e il sostituto procuratore Longhi (Veronika Logan) che non vedono di buon occhio il suo comportamento sul lavoro.

Durante ogni singolo caso, Coliandro si ritrova sempre ad avere a che fare con una ragazza differente per la quale regolarmente si prende una cotta, anche se alla fine si ritrova sempre a mani vuote.

Grazie alla sua cocciutaggine e a veri e propri colpi di fortuna, Coliandro riesce sempre a risolvere il caso che segue, ma la gloria non sembra mai poter rientrare nei suoi orizzonti poiché è considerata da lui poco professionale.

I personaggi

Coliandro (Giampaolo Morelli), il protagonista assoluto della serie, è un investigatore che vorrebbe emulare i suoi eroi, ad esempio è un fan dell’ispettore Callaghan e di Clint Eastwood, ma i risultati non sono proprio all’altezza; cerca di mettersi in luce, ma combina parecchi guai anche se poi, in un modo o nell’altro, riesce sempre a risolvere i casi, anche quelli più complicati. La sua bambina è un’Alfa rossa.

Gamberini (Paolo Sassanelli) è un ispettore capo, laureato in psicologia e molto amico di Coliandro per quanto i due si prendano reciprocamente in giro.

Trombetti (Enrico Silvestrin) è il compagno di Coliandro alla questura di Bologna con il quale è anche molto amico; non possiede un grande talento investigativo, ma per lo meno riesce a evitare i guai più seri.

Gargiulo (Giuseppe Soleri) è un giovane agente con un’ottima considerazione di Coliandro; vista questa stima, l’ispettore lo coinvolge spesso nelle indagini e il suo aiuto è il più delle volte prezioso.

Il commissario De Zan (Alessandro Rossi) non sopporta i modi di Coliandro e spesso lo punisce attribuendogli mansioni poco soddisfacenti.

Il sostituto procuratore Longhi (Veronika Logan) è una donna affascinante e meticolosa nel suo lavoro, ma per il suo ruolo autoritario non attira nessuna simpatia all’interno del commissariato, tanto meno da parte di Coliandro che la definisce «una stronza senza cuore».

Colonna sonora

La colonna sonora porta la firma di Aldo e Pivio De Scalzi, premiati con un David di Donatello per Song ‘e Napule, che hanno composto tutte le musiche con la collaborazione saltuaria di G-Max e Vittorio De Scalzi.

Lo stile spazia volutamente su generi anche molto distanti tra loro, infatti si passa con disinvoltura dal jazz all’elettronica, così come dal funky al rap.

In più, si possono ascoltare anche brani realizzati per l’occasione da artisti italiani affermati o provenienti dalla sfera indipendente; tra i nomi più noti, Neffa, anche guest star nell’episodio Il giorno del lupo.

Dalla seconda stagione, sono stati proposti più volte dei brani della band heavy metal italiana Death SS, tra i quali Vampire, The healer e l’inedito Revived.

Tra gli altri sono presenti brani di artisti quali Luca Carboni, Bambole di pezza e Misero Spettacolo.

Nel 2005 è stato inciso un album con le musiche della prima stagione, mentre nel 2011 è stato pubblicato un doppio disco che raccoglie i brani delle successive stagioni fino alla quarta.

La canzone che accompagna i titoli di coda s’intitola The winner ed è scritta da Pivio e Aldo De Scalzi e cantata da Vittorio De Scalzi.