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The Jinx - La vita e le morti di Robert Durst

2 stagioni - 12 episodi vedi scheda serie

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La recensione su The Jinx - La vita e le morti di Robert Durst

di munnyedwards
8 stelle

La verità non esiste fino a quando non si manifesta in tutta la sua dirompente potenza, la puoi cercare per trent’anni vagando nel buio e nella sofferenza, poi di colpo te la ritrovi davanti, la confessione di un pluriomicida microfonato nel cesso di un hotel, è un momento che stordisce e lascia interdetti, finzione e realtà si mescolano, punti di vista, interpretazioni, sospetti, dubbi, misteri e poi tutto svanisce…restano solo quelle parole.

 

Robert Durst

The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst (2015): Robert Durst

 

 

 “What the hell did i do? Kill them all, of course”.

 

Tutto inizia con il film All Good Things (da noi Love & Secrets), la pellicola esce nel 2010 diretta da Andrew Jarecki e si ispira chiaramente alla storia di Robert Durst e di sua moglie Kathie McCormack, scomparsa il 31 Gennaio del 1982.

Nonostante ad interpretare i personaggi principali ci fossero due attori di livello come Ryan Gosling e Kristen Dunst il film non ebbe molto successo, tuttavia spinse lo stesso Durst a contattare Jarecki proponendogli un’intervista, da questo incontro nasce la miniserie HBO in 6 puntate (45' a puntata) che ripercorre la vita (e le morti) di un milionario pluriomicida, nasce The Jinx.

 

locandina

The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst (2015): locandina

 

Jarecki non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione del genere, venendo dai documentari la struttura della serie risulta fin dal principio abbastanza chiara nelle intenzioni e nella messa in scena, perno e motore di tutto è naturalmente Robert Durst, le sue parole, i suoi primi piani, i suoi occhi neri come la pece, i suoi tic, le sue smorfie, seduto davanti a Jarecki racconta la storia della sua vita, ponendo l’attenzione su quegli eventi tragici che per anni lo hanno visto coinvolto.

Il regista lo incalza con le domande e nel contempo propone chiavi di lettura alternative, testimonianze dei familiari della moglie scomparsa, delle amiche, del poliziotto che prese la prima dichiarazione di Durst la notte in cui Kathie svanì nel nulla.

Come succede spesso nelle ricostruzioni dei casi criminali il materiale a disposizione e i punti di vista variano in continuazione, è una mutazione inarrestabile, parole che si sommano ad altre parole, racconti, dubbi, misteri, versioni possibili, versioni inverosimili, versioni traballanti, certezze che non si possono provare.

E’ come assistere alla composizione di un gigantesco puzzle fatto da migliaia di pezzi, i quali si incastrano tra loro formando infine un disegno definito, ma allo stesso tempo gli stessi pezzi si possono montare, magari faticando un pò, anche in un altro modo e il disegno che ne esce risulta completamente diverso, tutta un'altra storia.

 

Robert Durst

The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst (2015): Robert Durst

 

La verità è quindi un mutaforma sfuggente anche se appare lampante che il racconto di Durst non regge, troppi punti oscuri, troppe incongruenze, troppe forzature, eppure la sua versione alla fine viene presa per buona e il caso di Kathie McCormack archiviato, come dice uno dei poliziotti impegnati al tempo nell’indagine “non c’era il corpo e non c’era scena del crimine, quindi non c’era reato”.

Diciotto anni dopo il caso viene riaperto, un morto che esce dalla tomba portando brutte nuove, le dichiarazioni di un galeotto spingono un rampante procuratore distrettuale a tornare sulla misteriosa scomparsa di Kathie McCormack, il file viene riportato alla luce e nuove indagini avviate, qualcuno si rende conto che le incongruenze nel racconto di Durst sono troppe, il circo mediatico si mette in moto e tra i tanti personaggi chiamati in causa esce fuori il nome di Susan Berman, una scrittrice vecchia amica di Durst.

I rapporti fra i due sono sempre stati molto intimi e la donna ha un passato piuttosto pittoresco essendo figlia di un gangster, sta di fatto che poco prima di essere interrogata la Berman viene uccisa a Los Angeles, un singolo colpo alla nuca, una vera e propria esecuzione in stile mafioso.

 

Robert Durst

The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst (2015): Robert Durst

 

Durst durante l’intervista si definisce uno Jinx (iettatore), lo fa in relazione alla domanda sull’aborto imposto alla moglie molti anni prima, lui non voleva figli perché non amava i bambini e pensava di non poter diventare un buon padre, era convinto di portarsi sfiga da solo.

Considerando sotto una luce grottesca e ironica tale affermazione ci sarebbe da ridere tanto da sentirsi male, la moglie scomparsa, la sua migliore amica freddata prima di testimoniare, sembra davvero che tutto giri nel verso sbagliato intorno a quest’uomo, ma il bello deve ancora venire perché le disavventure di Mr. Durst non sono ancora finite.

Fuggito a Galveston per evitare la pressione dei media (in seguito all’omicidio Berman) si rifugia in un malfamato motel e si traveste da donna, quì incontra un tipo molto strano e ci fa amicizia, quest’uomo è Morris Black, lo stesso Black che verrà trovato in diversi sacchi neri nella baia di Galveston, il suo corpo fatto a pezzi e la testa scomparsa per sempre.

Nel 2003 Durst viene processato per questo delitto ma incredibilmente i suoi avvocati riescono a far passare la tesi della legittima difesa, Black era un tipo violento e la ricostruzione della difesa viene ritenuta credibile, Durst fu accusato dello smembramento e occultamento del corpo, patteggiò e fu condannato a 5 anni di cui 3 da scontare in galera, nel 2005 era di nuovo libero come un fringuello.

 

The New Yorker

Durst e Jarecki durante l'intervista

 

 

Durst e sua moglie Kathie McCormack

 

La storia di quest’uomo ha dell’incredibile e la ricostruzione documentata di Jarecki ne sonda ogni sfumatura utilizzando vecchi filmati d’epoca, deposizioni, fasi del processo, interviste ad avvocati e poliziotti, come detto tutta una serie di pezzi che alla fine andranno a formare un disegno compiuto, l’immagine di un uomo che aveva tutto eppure era infelice, di un ragazzino che all’età di 7 anni vide morire suicida sua madre, anzi, di un bambino che fu costretto dal padre a vedere la madre gettarsi dal tetto della lussuosa villa di famiglia.

Figlio maggiore di Seymour Durst doveva essere l’erede di un impero, invece si è trasformato in un freak diseredato (il suo posto è stato preso dal fratello minore Douglas), scansato come un appestato e finito in un vortice di delitti che solo grazie al lavoro di Jarecki sembra aver trovato soluzione.

The Jinx è uno strano miscuglio tra fiction e documentario, un percorso che affascina non solo per l’imprevedibile esito finale ma anche e soprattutto per le riflessioni che genera un’operazione di questo tipo, un lavoro di ricerca durato anni che viene proposto al pubblico in modo diretto ma allo stesso tempo filtrato, realtà e finzione vanno di pari passo, si accoppiano oscenamente cercando una morale dove forse una morale non può esistere.

Perché al di sopra di tutto, prima e dopo qualsiasi analisi sulla correttezza o meno dell’utilizzo del mezzo, della parzialità del mezzo, della credibilità del mezzo…prima di tutto questo ci sono le parole di Durst, la verità annienta tutto e si pone come primario valore dell’opera proposta da Jarecki.

Voto: 8.5

 

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. passo8mmridotto
    di passo8mmridotto

    Bravo Max, racconto suggestivo e puntuale di una storia al limite dell'incredibile. Ho dovuto rileggerlo, per apprezzarne totalmente il prezioso contenuto.
    Un saluto cordiale. Antonio.

    1. munnyedwards
      di munnyedwards

      Grazie Antonio, storia davvero incredibile, se ne potrebbe tirar fuori un buon thriller...ah già, è proprio quello che hanno fatto LOL
      A parte gli scherzi, a me è piaciuto molto, non sono un fan di questo tipo di ricostruzioni ma la docu-serie di Jarecki non ha nulla a che vedere con certi programmi sulla cronaca nera che fanno qui in Italia, questo ci tengo a precisarlo.
      Jarecki ha fatto un ottimo lavoro e Durst è stato un protagonista eccezionale.
      Grazie ancora...ciao!

  3. mck
    di mck

    Ottima docu-serie (il film migliore di Jarecki ad oggi rimane l'impressionante Capturing the Friedmans); bel pezzo, esaustivo, Max.
    S'è risolta in luogo appropriato, con una (possibile auto?) accusa, al cesso (termine appropriato, sinonimi non necessari)...

    1. munnyedwards
      di munnyedwards

      Ciao Matteo, Capturing the Friedman mi manca ma sono già all'opera per recuperarla, ho letto di cosa parla e inutile dirti che la storia mi interessa molto, se vogliamo c'è anche una continuità nello sviluppo della tematica, visto che anche in The Jinx l'elemento familiare (in tutte le sue storture) ricopre un ruolo non secondario.
      La confessione non so di preciso che sviluppi legali può avere, quello che è certo è che Durst è stato arrestato e verrà processato di sicuro per l'omicidio della Berman, per quello della moglie la vedo difficile visto che il corpo non è mai stato ritrovato mentre per il tizio smembrato è stato già condannato e non lo possono giudicare di nuovo per lo stesso reato...seguirò comunque la vicenda.

      Per quanto riguarda la confessione nel bagno c'è da dire una cosa, Durst già in precedenza si era lasciato andare (in un momento di pausa) a dialoghi tra se e se, in quella occasione fu subito interrotto dal suo avvocato.
      Questo particolare però mi ha riportato alla mente il film Love & Secrets (che ricordo è antecedente di ben 5 anni alla serie), bene, nel film Gosling/Durst quando è sotto stress parla da solo.
      Ora non so se Jarecki in qualche modo già nel 2010 fosse al corrente di questo particolare (ne dubito però) sta di fatto che sarà proprio questo elemento a condannare Durst.
      Grazie del passaggio...ciao!

  4. maurizio73
    di maurizio73

    Sarà che è statisticamente probabile che avvengano cose bizzarre in una nazione molto popolosa, sarà che è un paese selvaggio che si è fatto da solo, sarà per il mito che ha saputo costruire attorno ai propri valori fondanti...ma la biografia di questo tizio è una sceneggiatura fatta e finita, un docu-thriller che la grande tradizione cinematografica americana non può non sfruttare al meglio (ricordiamo 'In a Cold Blood' di T.Capote). Ancora mi ricordo le auto della polizia all'inseguimento di O.J.Simpson che manco in 'Capricorne One' (finzione) si sarebbe salvato da una condanna certa alla pena capitale (verità). Un cortocircuito che fa della realtà un'opera di (quasi) finzione a cui non possiamo che credere. Ciao Max, presentazione impeccabile che manco Lucarelli ;)

    1. munnyedwards
      di munnyedwards

      Cioa Maurizio, hai citato il caso di O.J. Simpson e non potevi fare esempio piu calzante, anche se con Durst si va decisamente oltre nelle scrittura di un plot talmente incredibile che visto su schermo potrebbe apparire persino esagerato e inverosimile.
      Comunque anche su O.J Simpson hanno fatto una serie tv, c'è Cuba Gooding Jr. che lo interpreta, ne parlano anche bene ma io non l'ho vista e a dire il vero non ho capito se è una specie di documentario come questo di Durst o proprio un opera di finzione, mi devo informare.
      Grazie del commento :)
      Ciao!

  5. ezio
    di ezio

    grazie Max,non lo conoscevo...presentato benissimo ..... me lo sono segnato.....

    1. munnyedwards
      di munnyedwards

      Grazie a te Ezio, se ti servono dritte su come reperirlo basta chiedere ;)
      Un saluto

  6. munnyedwards
    di munnyedwards

    Storia incredibile, personaggio incredibile...almeno tre delitti nella sua vita (la moglie, l'amica scrittrice di gialli, il vicino di casa).
    Quasi fuori tempo massimo arriva la prima verità processuale:

    https://www.ilpost.it/2021/10/15/robert-durst-ergastolo-omiocidio/

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