3 stagioni - 40 episodi vedi scheda serie
Per la gioia dei fan e non solo, arrivano Punisher, Elektra, Stick, i ninja della Mano e tutto si complica per il "Diavolo di Hell's Kitchen". Frattanto Kingpin progetta il suo ritoreno come boss della città e quando è in scena Vincent d'Onofrio non c'è spazio per nessuno, nemmeno per il Punisher di Jon Bernthal.
Presentatati l'origine dell'eroe, i co-protagonisti e il suo antagonista principale, Wlison Fisk alias Kingpin, il futuro zar del crimine di New York (Vincent d'Onofrio), il Daredevil di marca Marvel/Netflix affronta la seconda stagion con uno slancio simile, anche se leggermente inferiore alle attese. E' il tempo di far comparire Frank Castle, il Punisher, che, come Daredevil, al cinema non aveva mai brillato, e Elektra Natchios che, pure lei, sul grande schermo, aveva deluso. E' anche l'ora che compaia pure la "Mano", l'organizzazione di ninja giapponesi che ha ispirato un breve ciclo di storie del Daredevil di Frank Miller, ancora oggi apprezzato. In verità, i ninja c'erano anche nella prima stagione, ma erano solo un assaggio rispetto a questa, come anche la comparsata di Stick interpretato magistralmente da Scott Glenn, che qui appare in più episodi La presenza di Punisher fa la differenza, perché quando è in scena surclassa Daredevil e diventa, forse, il vero eroe della stagione, sarà la sua visione contarta di giustizia, o perché finalmente si è scelto un volto adeguato per il personaggio che riesce ad essere credibile anche quando l'attore Jon Bernthal sbotta in tribunale, mentre viene interrogato da Matt Murdock durante il processo al Punisher. Si evita di trasformare Daredevil in una sorta di Zorro dal costume rosso e nero (non certamente il massimo della bellezza come costume, visto che ha più difetti di quello del Batman di Chris Nolan), lo si utilizza solo nelle scene in cui serve davvero, specie se al fianco dell'eroe c'è la sensuale Eloidie Yung nel ruolo di Elektra, che non compare ancora con la sua mise tutta rossa. Buono anche il suo personaggio; per quando non aderente al 100% all'Elektra del fumetto, risulta ambiguo ed affascinante allo stesso tempo Notevole spazio a Foggy e a Karen, anche se qui manca quel cattivo perfetto che faceva perfetta la prima stagione, ossia il sopracitato Kingpin di Vincent d'Onofrio che compare in due/tre puntate su tredici, ma che, quando lo fa, trasforma i ninja della Mano in scolaretti e fa presagire un suo ritorno definitivo col botto. Detto ciò, si può dire che "Daredevil" continua ad essere la migliore serie Netflix della Marvel su quelle uscite, sarà per il realismo dei combattimenti, o per i personaggi scavati fino in fondo, o per aver evitato di trasformarla in un telefilm dove compaiono avversari troppo grotteschi e degni solo del Daredevil degli anni'60/70. Grazie al "Diavolo di "Hell's Kitchen", anche il Punisher di Jon Bernthal ha beneficiato di uno spin-off tutto per sè...Succederà lo stesso anche a Elektra? Solo il futuro ce lo dirà.
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