Nato come spin off di Doctor Who (serie di culto per i britannici), Torchwood ripropone temi già visti nella serie dedicata al celebre “Dottore”, ma in chiave decisamente più adulta. Non mancano qui alieni, viaggi nel tempo, invenzioni dalle proprietà sorprendenti, ma il modo in cui vengono narrati gli eventi ha toni chiaramente più cupi, esattamente come il carattere del protagonista della serie, Jack Harkness (John Barrowman), già presente nella serie “madre”.
Torchwood - Di cosa parla
Il capitano Jack Harkness è un immortale. Dopo gli eventi accaduti in Doctor Who torna indietro nel 1869, impossibilitato a tornare al suo tempo, finché in tempi moderni non decide di stabilirsi a Cardiff, dove diventa il capo della sezione locale dell'Istituto Torchwood, un'agenzia governativa segreta (creata dalla regina Vittoria nell’800 dopo aver conosciuto il Dottore) che ha il compito di investigare sugli avvenimenti extraterrestri e di far proprie le tecnologie aliene recuperate nel corso delle missioni.
Nonostante ci siano altre sedi dell’Istituto Torchwood (a Londra e a Glasgow), la maggior parte delle attività (e non solo) avviene proprio a Cardiff, in quanto il luogo si trova al centro di una “fessura nel tempo”. Si tratta di un’espressione (in lingua originale rift o time/temporal rift) usata per definire una sorta di debolezza nello spazio e nel tempo, attraverso la quale persone o oggetti potrebbero passare da una posizione nello spazio/tempo a un’altra, come ben sanno i fan di Doctor Who.
Agli ordini del capitano Jack Harkness troviamo Owen Harper (Burn Gorman), medico e secondo in comando della sezione, Toshika Sato (Naoko Mori), esperta informatica, e Gwen Cooper (Eve Myles), poliziotta dalle abilità apparentemente “normali” (ma dal grande potenziale, secondo il capitano) che viene reclutata dopo essersi intromessa in un caso di omicidio a cui lavorava il Torchwood. Ultimo membro della sezione è Ianto Jones (Gareth David-Lloyd), assistente tuttofare. Preso spesso di mira dagli altri componenti ed etichettato come “donna dei servizi”, ambisce a diventare un operativo.
Ideato da Russell T. Davies (già sceneggiatore in Doctor Who), Torchwood è uno spin off maturo e cupo, a cui non manca ironia, ma che tende a narrare gli eventi con maggior realismo rispetto alla serie a cui deve le origini. Viene abbandonato quasi in toto il buonismo del Dottore a favore di una narrazione cruda, schietta e diretta.
Chi conosce e ha apprezzato le gesta del Dottore, troverà elementi di continuità in Torchwood, ma potrebbe anche essere spiazzato dal modo in cui vengono affrontati gli argomenti. La presenza, ad esempio, di scene di sesso (per lo più LGBT) è ad esempio impensabile in Doctor Who.
Nessun problema per chi invece non conosce affatto la serie di culto britannica: i riferimenti (e anche un crossover tra le due serie) non creano difficoltà nella trama allo spettatore ignaro dei 50 e oltre anni di episodi di Doctor Who. Addirittura, la terza stagione (una miniserie di 5 episodi) e la quarta possono essere considerate a se stanti e potrebbero (seppur con qualche difficoltà) essere viste anche senza conoscere le due precedenti.
Il cast
Il protagonista della serie, il Capitano Jack Harkness, è interpretato da John Barrowman, noto anche per aver preso parte al film Shark Attack 3: Megalodon, nel ruolo di Ben Carpenter. Da notare che venne considerato per il ruolo di Will nella serie televisiva Will & Grace, ma escluso perché considerato “troppo… Vedi tutto
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John Barrowman
Captain Jack Harkness
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Eve Myles
Gwen Cooper
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Kai Owen
Rhys Williams
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Gareth David-Lloyd
Ianto Jones
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Burn Gorman
Owen Harper
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Naoko Mori
Toshiko Sato
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Mekhi Phifer
Rex Matheson
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Alexa Havins
Esther Drummond
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Bill Pullman
Oswald Danes
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Lauren Ambrose
Jilly Kitzinger
Guida agli episodi
Produzione e ricezione
La serie ha inizialmente ricevuto pareri contrastanti dalla critica, attirando su di sé l'attenzione dell'opinione pubblica britannica in quanto spin off di Doctor Who. L’utenza di IMDB, invece, gli attribuisce un punteggio di 7,8: valore piuttosto alto considerando anche l'elevato numero di voti (oltre 30 mila)
Il primo episodio (22 ottobre 2006) fece registrare al canale BBC Three lo share più alto in assoluto ottenuto fino ad allora, con più di 2 milioni e 500mila spettatori.
Nel 2007 Torchwood ha battuto la serie madre vincendo nella categoria per la miglior serie drammatica ai BAFTA Cymru (sezione gallese della British Academy of Film and Television).
Nel 2008 l'episodio “Il capitano Jack Harkness” è stato candidato al premio Hugo per la miglior rappresentazione drammatica.
Le stagioni
Stagione 1
Nella prima stagione il Torchwood ha il compito di monitorare una fessura spazio-temporale che attraversa la città gallese di Cardiff. La messa in onda in prima visione avviene sul canale britannico BBC Three dal 22 ottobre 2006 al 1 gennaio 2007; la stagione consta di 13 episodi della durata di 50 minuti l'uno.
Stagione 2
La seconda stagione viene trasmessa per la prima volta sul canale britannico BBC Two dal 16 gennaio al 4 aprile 2008. Anch’essa comprende 13 episodi da 50 minuti l'uno e prevede un episodio crossover con la serie madre Doctor Who.
Stagione 3
La terza stagione (una miniserie) prende il nome di Torchwood: i figli della terra (Torchwood: Children of Earth) ed è stata trasmessa per la prima volta tra il 6 e il 10 luglio 2009 sul canale britannico BBC One.
Viene suddivisa in 5 episodi che corrispondono rispettivamente a 5 giorni. Il primo dei 5 giorni il mondo viene sconvolto da un avvenimento straordinario. Contemporaneamente, alle 8:40 (GMT), tutti i bambini del mondo si bloccano. La cosa diventa ancora più strana quando alle 10:20 lo fanno di nuovo iniziando a ripetere in coro “We are coming”. Da qui iniziano le indagini del Torchwood che proseguiranno in questi 5 giorni (ogni episodio, a differenza di quelli delle stagioni precedenti, dura un'ora).
Stagione 4
La quarta e ultima stagione, intitolata Torchwood: Miracle Day, a differenza delle precedenti prodotte unicamente dalla BBC è stata coprodotta dalla Starz, network americano, insieme alla BBC Cymru Wales. Trasmessa in prima visione negli USA dal canale televisivo via cavo Starz dall'8 luglio al 9 settembre 2011, è arrivata nel Regno Unito sei giorni dopo sul canale BBC One.
Anche in questa stagione (formata da 10 episodi) c'è un unica storyline: in tutto il mondo, improvvisamente, le persone smettono di morire. Inizialmente viene celebrato come “Giorno del miracolo”, ma ben presto ci si rende conto delle conseguenze negative, prima tra tutte la sovrappopolazione globale (le persone non muoiono ma le nascite non si fermano). Anche in questo caso a indagare sarà il Torchwood, in collaborazione con la CIA.
Sicuramente la quarta è la stagione dai toni più crudi di tutta la serie, non adatta a tutte le fasce di pubblico per via dei contenuti a volte cruenti.
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