Ideata da J.J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci, Fringe è una serie di fantascienza che segue le vicende di una sezione dell’FBI specializzata in casi fuori dall’ordinario: la divisione Fringe appunto. Guidata dall’agente Olivia Dunham (Anna Torv), la squadra si occupa di indagini legate alla scienza di confine (fringe science), termine utilizzato per descrivere teorie inusuali basate su principi scientificamente validi. Nonostante alcune iniziali somiglianze con la serie X-Files (agenti FBI che indagano su fatti legati al paranormale), Fringe muta rapidamente già nel corso della prima stagione e trova una sua identità precisa dai contorni prettamente hard sci-fi.
Fringe - Di cosa parla
L’agente FBI Olivia Dunham è chiamata ad indagare su un caso inspiegabile insieme al suo collega e partner sentimentale, John Scott (Mark Valley). Il volo 627 proveniente da Amburgo atterra a Boston con tutti i passeggeri e i componenti dell’equipaggio morti. Non riuscendo a venirne a capo, Olivia decide di rivolgersi al Dr. Walter Bishop (John Noble) uno scienziato rinchiuso da 17 anni in un istituto psichiatrico che in precedenza si occupava della cosiddetta "scienza di confine", ramo che comprende fenomeni paranormali come il controllo della mente, il teletrasporto, la proiezione astrale, l’invisibilità, la mutazione genetica.
L’unico modo per Olivia di usufruire del suo aiuto è rintracciare Peter Bishop (Joshua Jackson), figlio di Walter ed unico suo parente, in modo da chiedergli di firmare le carte di dimissioni ed assumerne la custodia.
Peter, dotato di un sorprendente quoziente intellettivo, sfrutta inizialmente l’occasione a suo vantaggio per diventare un collaboratore dell’FBI e trovare rifugio da alcune situazioni scomode.
Nasce così la divisione Fringe, che usa come quartier generale il vecchio laboratorio di Walter situato in uno scantinato dell’Università di Cambridge: la scelta della location è solo la prima di una serie di condizioni che l'eccentrico scienziato presenterà come imprescindibili per accettare di collaborare con l'FBI. Solo per fare un esempio chiede (e ottiene) di avere nel proprio laboratorio una mucca asserendo che “L'unica cosa migliore di una mucca è un uomo... a meno che non ti serva il latte, allora è meglio una mucca...”
A capo della divisione Fringe è Philip Broyles (Lance Reddick), agente speciale della sicurezza interna, di fatto il diretto superiore di Olivia.
Ultimo membro della divisione è Astrid Farnsworth (Jasika Nicole), agente FBI esperta in linguistica e crittografia. Viene incaricata di assistere Walter, ed anche se inizialmente questo vuol dire assecondare spesso le sue stravaganze, si ritaglia ben presto un ruolo importante nella divisione facendo uso della propria esperienza.
Di assoluto rilievo anche la partecipazione di Leonard Nimoy (attore statunitense e storico interprete del cast di Star Trek) nei panni di William Bell, ex partner di laboratorio di Walter Bishop.
L’essenza di Fringe, serie dalle tante facce, è nel mix di ingredienti di cui è composto: l’alone perenne di mistero, il crescendo hard di fantascienza nel corso delle stagioni, l’amalgama contrastante eppur riuscito dei caratteri dei tre personaggi (drammatico Olivia, eccentrico oltre misura Walter, ironico e spesso malinconico Peter). Una sorta di ibrido tra X-Files (a cui spesso è stata accostata, benché condivida solo questi limitati spunti iniziali) ed Alias (dello stesso J.J. Abrams), in chiave più moderna e soprattutto senza alcun limite alle possibilità della fantascienza.
Il cast
Anna Torv è un’attrice australiana resa famosa proprio dal suo ruolo come protagonista in Fringe. Sul set della serie conosce e sposa Mark Valley (che nella serie è suo collega e partner), dal quale però divorzia dopo appena un anno. BuddyTV ha nominato Anna Torv per 4 anni consecutivi (dal 2009 al 2012) tra le… Vedi tutto
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Anna Torv
Olivia Dunham
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Joshua Jackson
Peter Bishop
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Jasika Nicole
Astrid Farnsworth
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John Noble
Dr. Walter Bishop
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Lance Reddick
Phillip Broyles
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Blair Brown
Nina Sharp
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Michael J Rogers
Mueller
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Michael Cerveris
The Observer
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Kirk Acevedo
Charlie Francis
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Seth Gabel
Lincoln Lee
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Guida agli episodi
In streaming
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Recensioni
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A mio parere una bella serie di fantascienza che si discosta dalle altre serie per le invenzioni narrative (anche se come si fa notare nella scheda inizialmente sembra un po'ricalcare le orme di X-files); assolutamente da vedere per gli appassionati del genere. Ottimo cast e bella sceneggiatura in tutte le stagioni, in un crescendo che non annoia per le invenzioni della trama (a volte… leggi tutto
Produzione e ricezione
Inizialmente la prima stagione venne accolta con poco interesse. Se per l’episodio pilota furono registrati 9,13 milioni di spettatori (valutazione di 3.2/9 sull’indice Nielsen, istituto statunitense della misura dell’audience), le cose cambiarono in fretta già a partire dal secondo episodio che fece contare 13,27 milioni di spettatori. Nell’ottobre del 2008 la serie raggiunse addirittura il primo posto tra gli show più visti.
La critica accolse la serie con giudizi complessivamente positivi. Secondo il Daily Herald “Fringe è promettente e ha la possibilità di evolvere in un programma che valga la pena essere seguito”, mentre in un articolo del 2008 il New York Times definisce Fringe come la migliore tra le tantissime nuove serie riguardanti il paranormale.
Nel corso delle cinque stagioni la serie ha ricevuto un totale di 11 premi e 45 nomination.
Solo per citarne alcuni, nel 2009 ha ottenuto una nomination come Miglior Sceneggiatura Originale, ed un’altra come Miglior Nuova Serie TV ai WGA Award, mentre nel 2011 ai People’s Choice Awards ha vinto il premio come Migliore Serie Fantascienza/Fantasy.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione è formata da 20 episodi da 50 minuti, eccezion fatta per il pilot di 80 minuti.
Gli autori inizialmente scelgono di adottare una trama di tipo verticale (narrazione episodica), cosa che rende fruibile la serie anche allo spettatore occasionale; già a partire da metà stagione gli eventi occorsi negli episodi precedenti (a prima vista slegati tra loro) cominciano a svelare nuovi e imprevedibili scenari, ma è a partire dal finale di stagione che le nuove rivelazioni aggiungeranno un tono distopico all’intera serie.
Stagione 2
La seconda stagione è formata da 2 episodi (più 1 extra) da 45 minuti. Gli eventi fringe diventano sempre più parte centrale della trama rivelandosi utili sia all’evoluzione del carattere dei personaggi sia alla comprensione dello spettatore (vengono infatti svelati diversi elementi del passato dei protagonisti). In questa stagione vengono svelati nuovi elementi nella trama che portano ad affrontare problematiche di natura etica.
Stagione 3
La terza stagione è nuovamente formata da 22 episodi da 45 minuti. La trama segue due binari separati (anche se talvolta si sovrappongono) che si alternano ad ogni episodio andando ad infittire la trama e rendendola molto più complessa di quanto visto fin’ora. Di fatto è ormai impossibile da seguire per lo spettatore occasionale, in quanto i casi fringe sono ormai unicamente funzionali al disvelamento della trama orizzontale.
Stagione 4
La quarta stagione, come le precedenti, mantiene il formato di 22 episodi da 45 minuti.
L’assenza nei primi 4 episodi del personaggio di Peter Bishop (in seguito ad eventi occorsi nella terza stagione) rende meno lineare la trama, denotando mancanza di equilibrio dei protagonisti privati di un personaggio storico. La distopia ormai la fa da padrona, andando a fare largo uso di concetti di spazio-tempo e paradossi, con spiegazioni ritenute talvolta semplicistiche, sia dalla critica che dal pubblico della serie.
Stagione 5
La quinta e conclusiva stagione si compone di soli 13 episodi ognuno dei quali della durata di 45 minuti. Pur dando seguito agli eventi narrati nella precedente stagione, la trama cambia totalmente forma. Vengono analizzati gli aspetti dell’intera umanità resa schiava dagli antagonisti della serie (ormai del tutto svelati) in un controllo di tipo orwelliano. Per lo spettatore abituale si ha l’impressione di assistere ad una serie totalmente differente, non solo per via della diversa ambientazione temporale o dell’introduzione di nuovi personaggi, ma anche per l’inedita velocità con cui viene raccontato ogni elemento della trama; una prima parte di stagione molto schematica lascia il posto a un finale di stagione/serie che cerca di dare le risposte a tutti quei quesiti rimasti insoluti nel corso dei 100 episodi totali.
Commenti (1) vedi tutti
Originale, da vedere. Giudizio positivo a: Cast, Regia e Sceneggiatura.
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