La grande serie fantasy basata sul ciclo di George R.R. Martin Cronache del ghiaccio e del fuoco, ambientata in un territorio medioevale reinventato: dal gelido e terribile nord, passando per un centro silvestre, sino ad un sud caldo, marino e finanche desertico. Il lato misterico e soprannaturale incombe ma non regola le vicende dei protagonisti tutti presi da terreni intrighi, sopraffazioni e vendette, tremende vendette. Sette sono i regni, ognuno di questi dovrebbe riconoscere la supremazia di un singolo monarca, quello seduto sul trono più importante, il Trono di Spade, in una città-fortezza situata a sud di questo mondo così concepito e chiamata didascalicamente (ma anche con un certo savoir-faire onomastico) “Approdo del Re”.
Il Trono di Spade - Di cosa parla
Le prime immagini che questa serie ci riserva sono assai eloquenti: una vasta distesa di cadaveri mutilati e dilaniati da una stirpe di non-morti. Lo spettatore viene così subito reso edotto del carattere di ciò che andrà a vedere: non un romanzo dai tratti fiabeschi ritagliato su misura per la gioia dei ragazzini e dei rispettivi genitori, ma una lotta - una lunga lotta, cruda agli occhi e al cuore - tra diversi partecipanti, non semplicemente il bianco ed il nero della scacchiera, né semplicemente il bene e il male. In effetti le minacce ultraterrene che incombono sulla vicenda vengono centellinate come un bicchierino di whisky pregiato e si sciolgono in una lunga e sapiente attesa. Gli umani hanno consapevolmente rimosso i ricordi più agghiaccianti, le storie di non morti e gli assalti dei draghi. C’è poi una barriera a Nord che delimita il mondo comune da quello malvagio e ultraterreno: i non-morti sono colà ingabbiati ma in maniera del tutto precaria da una guarnigione di reietti insidiata in un modesto barbacane, lontano, lontanissimo da Approdo del Re.
Ebbene, ad Approdo del Re, sul Trono di spade è seduto (inizialmente) Robert Baratheon, un regnante meritevole ma impulsivo, leale ma beone, che accetta (o non vuole vedere) che la propria moglie Cersei è impegnata in un rapporto incestuoso col suo stesso fratello; ma questo non è che il primo di una lunga serie di risvolti pruriginosi che vanno a puntellare i molteplici filoni narrativi e che il regista ci regala generosamente.
Dal canto suo a re Robert va il merito di avere detronizzato il precedente monarca, Aerys Targaryen, detto il re pazzo, con l’aiuto decisivo di casa Lannister, una delle famiglie che governano i sette regni e con la quale si è impegnato - appunto - in un matrimonio. Sua moglie, la regina Cersei, è assetata di potere, sospettosa e spietata, ma nutre un grande amore per il fratello e per i suoi tre figli, o meglio i "loro" figli dato che tutti sono frutto di questo amore fraterno e incestuoso e che, almeno formalmente, sono principi ed eredi. In altri termini Robert presiede un equilibrio instabile destinato fatalmente a rompersi, dove molti, per motivi di consanguineità o per investiture ufficiali, potranno reclamare il trono. Peraltro la dinastia dei Targaryen non si è spenta: la figlia di Aerys, Daenerys, pare essere dotata di un umanità che la rende del tutto differente dal padre, ma è assolutamente ambiziosa e decisa a riprendersi il regno. Ha contratto un matrimonio col capo di una oscura tribù del sud. E con sé porta tre uova variopinte, uova di drago…
È naturalmente solo l'inizio della saga, protrattasi poi per 8 stagioni e caratterizzata da un numero enorme di capovolgimenti e morti.
Il Trono di Spade - I personaggi
Si può dire che la tipologia dei personaggi ne Il Trono di Spade segua a grandi linee la tripartizione tipica del romanzo fantasy e in generale dei giochi di ruolo.
Avremo dunque dei personaggi “leali”, ergo uomini e donne che perseguono la giustizia, talvolta in maniera necessariamente dura, in quanto animati da buoni principi. A questa categoria fanno parte i membri della famiglia Stark. Ned è fedele a Re Robert e ne è anche il primo cavaliere (una sorta di generale e ministro della guerra).
La moglie di quest’ultimo e i suoi figli, possiedono la stessa indole del padre: determinazione, bontà d'animo e sete di giustizia, non la sua saggezza. Forse chi somiglia più al padre è proprio il figlio non legittimo, John Snow, che per profondo rispetto del genitore accetta di fare parte della guarnigione a nord - la guarnigione della barriera -, quella che dovrebbe tenere a bada i non-morti e i bruti (una stirpe multiforme di guerrieri che vive nel freddo e che non riconosce alcuna autorità), anche se arruolarsi in queste fila prevede un impegno ingrato che dura tutta la vita e può essere sciolto solo dal re.
I Lannister invece sono assetati di potere: sono furbi, terribili e vendicativi, sono personaggi “causali”. Tyrion però, che non gode del rispetto del padre Tywin e soprattutto della sorella Cersei, rappresenta il perfetto esempio di via di mezzo tra personaggio causale e leale. Questa tipologia che non si può definire propriamente buona ma neanche cattiva, crea sempre incertezza nel dipanarsi delle situazioni. Ma le distinzioni non emergono sempre in maniera lampante e certa. Tanto per prodursi in un esempio: la strategia di Petyr Baelish “Ditocorto” (cavaliere, consigliere del re, tenutario di bordello) risulta apparentemente errabonda e inafferrabile.
Anche la famiglia di Re Robert si può definire causale, ma con una certa dose di grossolana veemenza. il fratello più potente di Robert, Stannis, ritiene se stesso come naturale successore al trono, ma è di fatto aggiogato all’amante, un’avvenente strega chiamata Melisandre.
Quanto a Daenerys Targeryan, figlia del precedente e famigerato tiranno, le si può ben assegnare la qualifica di leale, ma la sua ambizione rimane evidente e di conseguenza potrebbe causarne la caduta.
Il cast
Come si conviene a una serie che vuole riprodurre un mondo con le sue guerre, alleanze e tradimenti, con i suoi eserciti, i suoi regnanti e i cortigiani, il cast impegnato è imponente, si citeranno pertanto gli attori più significativi. Su tutti Peter Dinklange che interpreta Tyrion, nano e terzogenito della… Vedi tutto
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Peter Dinklage
Tyrion Lannister
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Emilia Clarke
Daenerys Targaryen
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Lena Headey
Cersei Lannister
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Kit Harington
Jon Snow
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Nikolaj Coster-Waldau
Jaime Lannister
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Sophie Turner
Sansa Stark
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Iain Glen
Jorah Mormont
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Maisie Williams
Arya Stark
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Liam Cunningham
Davos Seaworth
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John Bradley
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Produzione e ricezione
Sono state finora prodotte sette stagioni. La prima di queste è andata in onda il 17 aprile 2011 sul canale americano HBO. A poche settimane di distanza la serie ha iniziato la sua avventura anche in Italia ed è stata trasmessa col doppiaggio in italiano sui canali digitali di Sky. La scadenza per la messa in onda di un nuovo ciclo di puntate è annuale e, dato il grande successo e l’accumularsi dei fans, la serie viene ora trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti in versione originale (per poi essere prontamente seguita, tuttavia, da una versione doppiata).
Ogni stagione vede l’introduzione di uno o più personaggi nuovi, ma si contrassegna anche per il concretizzarsi di dolorose perdite in fatto di attori protagonisti: la sceneggiatura sa essere spietata e non tiene (troppo) conto degli idoli dei fans.
La serie ha sempre utilizzato più registi non solo differenziandoli di stagione in stagione ma anche di puntata in puntata. A imbastire sapientemente il tutto, trasformando la narrazione libresca di George R.R. Martin in un efficace screenplay, i due curatori David Benioff e Dan Weiss. Gli stessi autori hanno dichiarato che dalla sesta stagione la trama della serie tv si sarebbe sostanzialmente allontanata da quella dei libri fantasy di Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione della serie HBO vede la luce il 17 aprile 2011 negli USA. Si compone di 10 episodi che durano 60 minuti circa. In Italia viene proposta in prima assoluta a partire dal 11 novembre dello stesso anno. A trasmetterla è il canale satellitare Sky Cinema. In chiaro viene invece trasmessa per la prima volta nel maggio 2013 su Rai4.
Stagione 2
Trasmessa sempre su Hbo a un anno di distanza dalla prima stagione, la seconda stagione di Game of Thrones è sempre composta di 10 episodi ed è stata trasmessa in Italia per la prima volta tra maggio e giugno 2012. In chiaro è invece andata in prima nazionale su Rai4 dal 6 febbraio al 6 marzo 2014.
Stagione 3
Trasmessa su HBO dal 31 marzo al 9 giugno 2014, la terza stagione del Trono di Spade è, come la precedenti due, composta di dieci episodi. In Italia la prima trasmissione è stata a cura del canale satellitare Sky Cinema, dal 10 maggio al 14 giugno 2013. In chiaro è invece andata su Rai4 dal 25 marzo al 3 giugno 2015 su Rai4.
Stagione 4
Composta ritualmente di dieci episodi, la quarta stagione del Trono di Spade è andata in onda su HBO dal 6 aprile al 15 giugno 2014. In Italia è andata in onda in prima visione sul canale Sky Atlantic, dal 18 aprile al 20 giugno 2014, mentre la prima visione in chiaro è stato come sempre su Rai4, dal 23 novembre 2015 al 18 gennaio 2106.
Stagione 5
La quinta stagione della serie televisiva Il Trono di Spade (Game of Thrones), composta da 10 episodi, è stata trasmessa sul canale statunitense HBO dal 12 aprile al 14 giugno 2015.
In Italia, la stagione è andata in onda in prima visione in lingua italiana su Sky Atlantic, nel periodo dal 20 aprile al 22 giugno 2015.
Stagione 6
Trasmessa a partire dal 24 aprile 2016 sul canale HBO, la sesta stagione di Game of Thrones è andata in onda in Italia, in versione sottotitolata (in simulcast ma con un giorno di ritardo) su Sky Atlantic, mentre la versione in lingua italiana ha preso il via il 2 maggio 2016, sullo stesso canale.
Stagione 7
La settima stagione, composta di 7 episodi, è trasmessa in prima visiona assoluta negli USA da HBO dal 16 luglio al 27 agosto 2017.
In Italia va in onda in prima visione in lingua originale su Sky Atlantic il giorno successivo la trasmissione statunitense, mentre in italiano è trasmessa dal 24 luglio al 4 settembre 2017.
Stagione 8
L'ottava e ultima stagione, composta di soli 6 episodi è trasmessa a partire dal 14 aprile sul canale televisivo HBO. In Italia è invece trasmessa sul canale satellitare Sky Atlantic in due modalità: in lingua originale con sottotitoli italiani, in simulcast con HBO, dal 15 aprile al 20 maggio e in lingua italiana dal 22 aprile al 27 maggio 2019. Successivamente in chiaro su Rai 4.
Commenti (9) vedi tutti
Gira e rigira, ma siamo sempre sugli stessi temi: incesto, tradimento al re, insidie al trono, non manca il nano di corte e qualche scena softporn. Di fantasy non quasi nulla, i temi trattati sempre gli stessi e i dialoghi non hanno un gran significato. Sin dalle prime puntate si capisce che la vogliono tirare per le lunghe senza grossi progressi.
commento di GARIBALDI1975Sesso, draghi e violenza gratuita. Giocattolone per bambinoni un po' vouyer che somministra la giusta (?) dose di epicità, soft porno e sangue. Totalmente inverosimile, a mio parere e per i miei gusti del tutto inguardabile. Ma il successo planetario mi smentisce inesorabilmente.
commento di Aaanton71Vista per la seconda volta .confermo un capolavoro unico nelle serie . Pensate quale sia la prima meraviglia nel mondo nella natura. Ecco game of trone è questo per le serie tv. Il finale lo conferma .INEGUAGLIABILE
commento di mao56In assoluto una delle migliori serie...intrigante...mai scontata...avvincente...voto 10
commento di Bibi0075Very good
commento di Srg96In perfetto stile "Dynasty", soap opera apparentemente innovativa che segue le gesta di personaggi via via eliminati per il controllo del trono dei sette regni. Girata abilmente in studio ma con esterni solo simbolici e trasfigurati con CGI tra l'Irlanda e quindici location intercontinentali,ha preso per i fondelli milioni di fan sparsi nel mondo.
commento di maurri 63La prima stagione e' la quintessenza del mondo seriale,coinvolgente e imperdibile,senza se e senza ma,mi sento di consigliarla.Voto 8.
commento di eziola serie più bella che esista. mia recensione qui https://andrealeonettidivagno.com/2018/02/12/game-of-thrones-una-serie-irripetibile/
commento di registandreLa serie del momento. Un fenomeno planetario, che coinvolge un cast immenso e dei budget da capogiro per un prodotto televisivo. Ma sfortunatamente tali credenziali non sono la formula del successo: "Game of thrones" alterna stagioni eccezionali ad altre più mediocri che ne abbassano la qualità. Ma, nonostante ciò, una visione è d'obbligo.
commento di Stanley42