La Londra di fine ottocento si appresta a fare il grande salto verso il nuovo secolo. Nelle sue strade però, tra prostitute, ubriachi e degenerati, tra aristocratici, borghesi e accattoni, scorre il sangue. Brutali delitti infiammano la cronaca cittadina e mostruose creature emergono dalla nebbia. Uno scenario spaventosamente reale che ha ispirato il genio di grandi scrittori dell’epoca e ha permesso alle loro menti di partorire le più significative maschere del terrore e di tutte le sfumature del nero. Penny Dreadful fa fede al suo nome e al suo concept originale. È un vero e proprio monster drama che attraverso le maschere dell’orrore parla direttamente ai nuovi mostri del terzo millennio: perché la paura e tutti gli istinti basici e primitivi dell’uomo non sono mai cambiati e mai cambieranno.
Di cosa parla Penny Dreadful
I penny dreadful, come le dime novels americane, erano pubblicazioni settimanali molto diffuse nell’Inghilterra della seconda metà dell’ottocento. Rivolte per lo più al proletariato e alla piccola borghesia, si caratterizzavano per il loro bassissimo prezzo, un penny per l’appunto, ma soprattutto per i loro contenuti: racconti del terrore sensazionalistici, scandalosi, pieni di violenza e sangue che si ispiravano alle figure nate durante la primavera del romanzo gotico come il Frankenstein di Mary Shelley (1818), Il vampiro di Polidori (1819) o gli oscuri misteri mediterranei di Walpole, Radcliffe e Lewis, per diventare in un secondo momento essi stessi fonte di ispirazione per i futuri romanzi del terrore moderno come Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson (1886) o il Dracula di Bram Stoker (1897).
Già questa rapida premessa ci suggerisce il grande apporto immaginifico dei penny dreadful, la loro iconografia pervasiva e il loro imprescindibile gioco intertestuale tra maschere e archetipi ancestrali, classici o moderni dell’immaginario del terrore come il vampiro, l’uomo lupo, la creatura da laboratorio, le mummie, i fantasmi, i demoni, le streghe, i succubi fino ad arrivare al diavolo in persona. Ed è a questo universo gotico che lo sviluppatore di Penny Dreadful, John Logan, attinge per dar vita alla sua “creatura” ispirata in buona parte all’idea base de La lega degli straordinari gentlemen – fumetto di Alan Moore del 1999, da cui l’omonimo film di Stephen Norrington del 2003.
Ripulita dal côté steampunk e dall’estetica fumettistica, ritemprata da un redivivo gusto contemporaneo per il gotico puro e graziata da una scrittura, una produzione e una serie di collaborazioni registiche di notevole caratura, Penny Dreadful racconta in modo originale e autonomo il mondo oscuro, misterioso, sanguinario e ambiguo dell’uomo moderno occidentale mettendo in scena una storia di orrori reali e soprannaturali, di mostruosità umane e di mostri partoriti dall’oscurità. Il famoso sonno della ragione rappresentato da Goya nei suoi Caprichos, sembra essere infatti il punto di partenza di John Logan nella definizione non solo dell’ambiente sociale dell’epoca, ma anche di quello che ha più a che vedere con la nostra società contemporanea, ancora lontana dall’affrancarsi da strumentalizzazioni di massa come la superstizione, il capitalismo imperialista, la sessuofobia, la corruzione, l’organizzazione criminale e l’irrefrenabile istinto alla violenza.
Nella Londra del 1891 un’elegante e ambigua gentildonna che risponde al nome di Vanessa Ives (Eva Green) contratta l’americano Ethan Chandler (Josh Hartnett) per collaborare alla ricerca di Mina, amica intima di Miss Vanessa e figlia di Sir Malcom Murray (Timothy Dalton), un ricco e coraggioso esploratore del continente nero convinto che l’amata figlia sia stata rapita da una comunità di vampiri annidata nei luoghi più oscuri di Londra. Ad offrire loro il suo aiuto c’è anche il giovane Victor Frankenstein (Harry Treadaway), medico impegnato nel ridare la vita ai corpi morti. Il primo mostruoso risultato di questi suoi esperimenti (Rory Kinnear) ritorna a Londra proprio in quel periodo per vendicarsi del creatore che l’aveva abbandonato anni prima, e minacciandolo di morte l’obbliga a creargli un’anima gemella.
Le vite e le vicende dei protagonisti s’intrecciano anche con quelle di altre icone archetipiche ed immortali dell’horror di tutti i tempi come Dorian Gray, il lupo mannaro, Van Helsing, il servo del vampiro, l’ispettore dal braccio di legno, i succubi, le streghe e il diavolo, oltre che a figure letterarie dell’epoca come la prostituta, il transessuale, la tisica, l’egittologo, l’attore scespiriano e così via. Sullo sfondo, ambienti e tematiche tipiche del genere: dalla casa infestata al teatro del Grand Guignol, dal museo egizio a quello delle cere, dalla seduta spiritica alla trasgressione sessuale, dalla stregoneria all’esorcismo fino alla psicanalisi.
Il cast
Giustamente cosmopolita e nutrito il cast di una fiction che gioca sulle maschere e gli archetipi anche grazie all’apporto fisico di ogni singolo attore e attrice. La sensitiva e posseduta Miss Vanessa Ives è interpretata da chi meglio non poteva: Eva Green. Il lupo mannaro è l’americano, il cowboy, il… Vedi tutto
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Josh Hartnett
Ethan Chandler
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Reeve Carney
Dorian Gray
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Timothy Dalton
Sir Malcolm Murray
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Eva Green
Vanessa Ives
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Harry Treadaway
Dr. Victor Frankenstein
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Rory Kinnear
John Clare
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Billie Piper
Lily
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Helen McCrory
Madame Kali
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Simon Russell Beale
Ferdinand Lyle
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Sarah Greene
Hecate Poole
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Guida agli episodi
In streaming
Disponibile in streaming su Netflix.
Recensioni
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Provenienza : USA, Irlanda, UK Produzione : Showtime, Netflix, Desert Wolf, Neal Street Puntate : 8 da 55 minuti cadauna Ethan Chandler , un americano molto abile con la pistola che campa facendo spettacoli quasi fosse un Buffalo Bill dei poveri, viene avvicinato dalla signora Vanessa Ives assieme al signor Malcolm McMurray, una volta esploratore, ora un po' in… leggi tutto
Produzione e ricezione
Una serie televisiva dichiaratamente ed esplicitamente horror senza sconti estetici o linguistici poteva nascere solo come poco più di una scommessa. Invece, Penny Dreadful s’è rivelata la serie tv horror più riuscita insieme a The Walking Dead (2010-). L’ottima accoglienza di pubblico e critica l’hanno subito proiettata nell’olimpo delle serie tv più celebrate e applaudite. Il navigato aggregatore Rotten Tomatoes accumula l’89% di gradimento proveniente dal mondo della critica e un 90% da quello del pubblico votante. Allo stesso modo, Metacritic, basandosi su 37 recensioni estratte dal mondo della critica professionale, di cui nessuna negativa, assegna un punteggio di 70 su 100 alla prima stagione e addirittura 77 su 100 alla seconda, confermando lo stato di grazia dell’equipe produttiva. L’Internet Movie Database invece, arriva alla media dell’8,20% di gradimento basato su più di 64.000 voti.
Anche i premi e le nominations aiutano a dare la misura del successo di questo efficace monster drama prodotto, tra gli altri, anche da Sam Mendes. Vincitore ai Bafta Tv 2015 per il miglior trucco, la colonna sonora e la progettazione; al Camerimage 2015 per il miglior episodio; al Canadian Cinema Editors Awards 2015 per il miglior montaggio a Christopher Donaldson; ai Critics Choice Television Awards 2014 come miglior serie televisiva; ai Satellite Awards 2014 per il miglior attore non protagonista a Rory Kinnear e per la miglior serie televisiva di genere; fino al secondo e terzo posto ai Fangoria Chainsaw Awards andati rispettivamente a Eva Green e Billie Piper nel 2015.
Eva Green conquista anche la nomination ai Golden Globe del 2016 come miglior attrice protagonista in una serie televisiva drammatica, che va ad aggiungersi ad altre quattro nominations in due anni. Nominati più volte, è il caso di menzionarlo, anche Josh Hartnett, Rory Kinnear, Helen McCrory, Billie Piper, Patty LuPone e tecnici, truccatori, musicisti e costumisti, tra cui Gabriella Pescucci, nei vari premi di settore.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione di Penny Dreadful viene trasmessa da Showtime dall’11 maggio al 29 giugno del 2014 – anche se l’episodio pilota, Night Work, era già on air il 24 aprile 2014 sul sito del canale via cavo, su YouTube, Showtime OnDemand e Showtime Anytime. Si tratta di otto episodi tra i cinquanta e i sessanta minuti di durata che arrivano in clamoroso ritardo anche in Italia il 7 settembre del 2015 e vengono trasmessi da Rai 4 fino al 28 settembre dello stesso anno, prima nella versione censurata, e dall’11 settembre al 3 ottobre 2015 in quella integrale.
Stagione 2
La seconda stagione, composta da dieci episodi di cinquanta minuti l’uno, viene trasmessa sempre da Showtime dal 3 maggio al 5 luglio del 2015. Come per il precedente pilot, anche il primo episodio della seconda stagione è lanciato in anticipo, il 19 aprile del 2015, attraverso i servizi online di Showtime. In Italia, la seconda stagione arriva il 22 ottobre 2015 sulla piattaforma di streaming Netflix.
Stagione 3
La terza stagione viene trasmessa negli Stati Unit su Showtime a partire dal 1 maggio 2016 mentre in Italia la serie è appannaggio esclusivo della piattaforma in streaming Netflix con cadenza settimanale e un giorno di ritardo rispetto all'uscita negli Stati Uniti.
Commenti (2) vedi tutti
"Penny Dreadful" è una serie intrigante che mescola abilmente elementi dell'horror gotico della narrativa del fine '800. Con una trama avvincente e interpretazioni intense, cattura l'attenzione del pubblico. Tuttavia, talvolta la narrazione può risultare dispersiva. Offre un'esperienza coinvolgente per gli amanti del genere. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975E’ una delle poche serie tv di altissima qualità prodotte negli ultimi anni, tutte le stagioni sono molto ben realizzate e non deludono, con scenografie eccezionalmente curate, dialoghi persino eruditi e raffinati, contenuti di cultura elevata, personaggi ben tratteggiati e conoscenza perfetta dei romanzi gotici ottocenteschi. Un plauso all’autore!
commento di Maciknight