5 stagioni - 51 episodi vedi scheda serie
Avevo intenzione di scrivere qualcosa sulla serie Fargo 4 ma visto che l'utente mck aveva già scritto, ho aggiunto un mio commento. Il povero di spirito non solo si è fortemente risentito del mio commento ma mi ha anche blacklistato per impedirmi di replicare.
Allora nel parlare della serie preciserò a questo poveretto di mck anzitutto che questo è un forum libero, se scrivi cretinate devi accettare le critiche. Anzitutto riprendere un errore di battitura su Coen o Cohen è da asilo elementare, punto secondo i Fratelli sono i produttori esecutivi della serie e i mentori di tutta la scrittura, informati meglio invece di fare la maestrina. Punto terzo le mie cagate sono opinioni, le tue invece sono masturbazioni da cinefilo frustrato che crede che elencare i titoli di coda e i crediti significhi scrivere qualcosa di significativo. Ti sbagli bello mio, hai solo fatto un elenco della spesa. E sii più umile, che tanto non conti niente lo stesso.
Scrivere tanto in maniera masturbatoria e ripetitiva, copiando i credits ed elencandoli come se fossero un'informazione, è un trucchetto che usavano i vecchi critici cinematografici che si firmavano Vice quando non avevano voglia di lavorare...
Se vuoi essere compulsivo per occupare ogni spazio utile almeno cerca di dire qualcosa di significativo, non di scimmiottare a destra e a manca.
Detto ciò, vediamo di parlare di questo Fargo 4 senza che 'sto rompipalle di mck rivendichi anche lo spazio per batttura...
Inizierei dalla cosa più stupida e fastidiosa, l'interpretazione imposta al nostro buon Esposito, che in Gomorra è un esempio mirabile di espressività contenuta e ribollente e in questo Fargo 4 deve invece interpretare uno dei fratelli Fadda strabuzzando continuamente gli occhi come un cretino e rendendo quindi caricaturale se stesso nell'interpretazione, oltre che risibile il proprio personaggio.
Ho trovato questo dettato davvero fastidioso e manicheo, come se Esposito - per tratteggiare un criminale violento e molto fisico - dovesse interpretarlo necessariamente come una specie di bambola assassina dagli occhi perennemente spiritati. Non voglio spingermi fino alla deduzione più semplice, ma questo stereotipo da imbecilli purtroppo accompagna molte delle interepretazioni imposte agli attori italiani che fanno parte parte di un cast americano. Capisco l'iperrealismo, capisco i toni volutamente surreali e le esagerazioni narrative, ma se si guarda l'interpretazione che invece di contrasto viene richiesta a Chris Rock, molto misurata e trattenuta, balza evidente agli occhi come la percezione dehli italiani sia e resti sempre molto da maccheroni al sugo.
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