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Orange Is the New Black

7 stagioni - 91 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 7

  • 0-2019
  • 13 episodi

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mck

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Orange Is the New Black

di mck
9 stelle

"This Is.... (...America)". Chains, Choices, Chances, Changes…

 

 

“Tutti” i (sopra)Nomi / 1: Piper, Alex, Red, Nicky, Poussey, Pennsatucky, Taystee, Lorna, Suzanne, Gloria, Cindy, Daya, Blanca, Maritza, Flaca, Aleida, Maria, Frieda, Sophia, Lolly, Mei, Karla, Big Boo…

 


Il progredire delle stagioni di “OITNB” è scandito dalla morte: pescando nel mazzo, nella 1a diciamo addio a Tricia (la sua presenza sarà rievocata nella 7a, da Red, che sofferente dei sintomi iniziali di demenza progressiva ne richiede la presenza in cucina), nella stagione di mezzo, la 4a, punto di svolta e non ritorno dell'intera serie, ci lascia Poussey, e nella 7a tocca, oramai del tutto inaspettatamente (beata ingenuità e innocenza dello spettatore), a Pennsatucky.

 


Castrando una famosa lirica di Shel Silverstein: “There are no happy endings. Endings are the saddest part...”. Ma non ci sono nemmeno inizi felici, né parti di mezzo.

 


Universale Politico (Maritza e Blanca).

- “Devo contattare qualcuno per dimostrare che sono nata qui e non sono una clandestina. Eserciterò il mio diritto a una telefonata.”
- “Non ce l'abbiamo.”
- “Ahpf! Ma là ci sono dei telefoni!”
- “Non si telefona gratis. Devi pagare per aprire un conto e poi te li scalano al minuto.”
- “Ok, ho capito, 'fanculo. Quando mi assegneranno un avvocato è la prima cosa che farò.”
- “Non ci spettano avvocati.”
- “Cosa? Ma siamo in America!”
- “Non qui. Sembra una prigione, puzza come una prigione, ma non è una prigione. È peggio.”

Universale Privato [il Colpo di Genio di Caputo (“She #Me Too'd me!”) e alcune detenute].

- “A volte faccio cose che fanno stare male la mia compagna.”
- “Ad esempio?” / “Che cattivone...”
- “Ok. Beh, magari ho dimenticato il suo compleanno...”
- “...?!?...”
- “...perché non sapevo quand'era…
- “…?!?...”
- “...e perché per me lei è quasi immortale e non una persona normale che compie gli anni...”
- “...?!?...”  

 


Tutti i Nomi / 2.

13 ep. da 60’ ciascuno diretti da Michael Trim, Andrew McCarthy (2 ep.), Constantine Makris, Ludovic Littee, Erin Feeley, Diego Velasco, Mark A. Burley, le stesse Laura Prepon e Natasha Lyonne, lo stesso Nic Sandow (2 ep.), e il grande Phil Abraham di madmeniana memoria, cui è affidato il compito di far “ritornare” Poussey (il suo personaggio non riempie di dolore il vuoto che ha lasciato, ma crea un'altra assenza che non sapevi di possedere finché…) e di congedare Pennsatucky con un cliffhanger [il sacco per cadaveri che apre il successivo ed ultimo ep. di stagione e di serie è un anti-climax cormacmccarthyano (Llewwllin Moss) da brividi] e scritti da Jenji Kohan (il 1° e l’ultimo), Bryan Chamberlayne (il 2° e il penultmo), Merritt Tierce (il 3° e il 10°), Vera Santamaria, Anthony Natoli, Heather Jeng Bladt, Tami Sagher, Kirsa Rein, Hilary Weisman Graham e Carolina Paiz (l’11°, “God Bless America”).

 


Il finale del 5° ep. (dir. Laura Prepon), con l’inarrestabile disapparenza di tutte le detenute imbarcate per il rimpatrio forzato, e per ultima Maritza: puf. Il finale del 9° ep. alla “the Cube” (dir. Natasha Lyonne), che porta Lorna... (ma lo si scoprirà nell’ep. successivo) ...solo in un’altra prigione: un pollaio.

 


Anche i classici espedienti narrativi come le lettere di scuse che Caputo fa scrivere alle sue alunne durante il corso di studi che patrocinia gratuitamente stordiscono e risultano attonenti nella semplicità attraverso la quale vengono allestiti senza scorciatoie, colpi di scena o ritocchi di belluria atti a condire inutilmente le piccole epifanie e agnizioni che ne concludono il compito.

 


Da “Instincts kick in”, come confessa Taystee a Dasha, che deve procurarle, con contropartita annessa, la droga per suicidarsi, a proposito del fatto che ha tentato di porre fine alla sua vita con uno dei metodi classici, impiccandosi alla spalliera del letto a castello, ma l’istinto primario di sopravvivenza è subentrato potente, a “That's a redneck Kickstarter”, osservazione scherzosa durante un tavolo di brainstorming che si trasformerà poi nel progetto salvifico del Poussey Washington Fund, un sistema di prestiti a microfinanziamento per le detenute appena uscite di prigione (la recidiva è strettamente correlata e inversamente proporzionale alla data del rilascio), creando il quale la serie sfonda la quarta parete ed entra prepotentemente nella realtà.

 


L’ultima stagione di OITNB fa paura non per la “normale”, “connaturata”, “richiesta”, “inevitabile” crudeltà dei secondini, ma per l'estensione e l’applicazione dell'apparato (il)legale trumpiano (o del salviniano, ma con radici minnitiane, Decreto Sicurezza - Bis), e mi riferisco in particolare all'I.C.E., ovvero l'U.S. Immigration and Customs Enforcement: quando la crudeltà personale vine sostituita da quella dell’apparato statale il passo successivo è quello irrimediabile.

 


Nel frattempo, in tutta questa merda (la salvadoregna Karla Córdova abbandonata ferita nel deserto di Hank Quinlan, Cormac McCarthy e Don Winslow), un refolo di speranza (Cindy, che prima era una figlia e una sorella , adesso è una madre e ha una figlia: “Ho scelto te”.)

 


Poi, infine, una delle sequenze più potenti e inaspettate, quella che mette in scena Natalie “Fig” Figueroa (Alysia Reiner), un personaggio che nel corso delle 7 stagioni ha avuto uno sviluppo impressionante, con la sua ginecologa: una recita imponente, un twist veramente del tutto inaspettato, un formidabile colpo al cuore.

 

 

Ma ricordiamola così, sempre al suo meglio:


Addio, OITNB: una delle poche serie che è servita al proprio (nostro) tempo: assieme a “the L Word” e “the Wire”, facendone una crasi e superando “Oz”.

 


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PLAYLIST (comprendente alcuni pezzi del miglior cinema recente) by Bruce Gilbert: PRESS PLAY!

 

Regina Spektor - “You've Got Time (opening credits)” 


Half Waif - “Keep It Out” 


Hailey Ross - “TumbleDown” 


Aldous Harding - “No Peace (At All)” 


Sarah Jaffe - “Ride It Out”


Digital Daggers - “Save Us from OurSelves” 


Trills - “Hush”


Emily Wells - “I’m No Heroine”


Andra Day - “Rise Up” 


Vérité - “SomeWhere in BeTween” 


the Stone Poneys - “Different Drum”


the Ronettes - “Paradise” 


Young Ejecta - “WelCome to Love” 


Gwendolyn Sanford, Brandon Jay, Scott Doherty - “Two Strikes”


Gaby Moreno - “Cucurrucucú Paloma (live version)” 


Sam Cook - “(Somebody) Ease My Troublin' Mind”


Sam Cook - “It’s All Right”


Sam Cook - “The House I Live In”


Mirah - “LightHouse”


Regina Spektor - “You've Got Time (chamber version)” 


Lucy Dacus - “Yours & Mine (live version)” 


Gwendolyn Sanford, Brandon Jay, Scott Doherty - “The Magical Mystery Chicken” 


Danielle Brooks (Taystee) - “Seasons” 


Taryn Manning (Pennsatucky) - “Chains (a cappella)” 


"This Is.... (...America)". Chains, Choices, Chances, Changes…

Qui la pagina riassuntiva di tutta la serie con le sue sette stagioni dal 2013 al 2019: * * * * (¼) - 8 (½).

Stagione 7: * * * * ¼ - 8 ½      

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