Un industriale milanese ingaggia un investigatore per verificare il passato della moglie Paola (Lucia Bosé). Viene a galla così una passione giovanile della donna per un suo compagno di collegio, Guido (Massimo Girotti). Costui, resosi conto della situazione, rintraccia Paola per avvertirla e l'antica passione rinasce. Ma Paola adesso propone a Guido di uccidere il marito troppo curioso...
Note
Girato tra Ferrara e Milano questo film è l'opera prima di Michelangelo Antonioni, in cui la struttura vagamente gialla è piegata ad una indagine esistenziale e sociale. A prima vista sembra solamente un noir, ma lo stile, fatto di lunghe inquadrature e di silenzi, fa capire ampiamente che è nato un grande autore. Lucia Bosé è giovanissima e bellissima.
Lucia Bosè ci ha lasciati. In questi giorni difficili e sconvolgenti ho voluto scrivere, per onorarne, indegnamente, la memoria la recensione del suo secondo film. Il primo era stato Non c’è pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis
Enrico Fontana, ricco industriale milanese, (Ferdinando Sarni) chiede ad un investigatore privato di scoprire qualcosa sul passato della bella e giovane moglie Paola (l’elegantissima Lucia Bosè) sposata un po’ troppo in fretta. Si accorge delle indagini il bello ma spiantato Guido (Massimo girotti) ex di Paola che allarmato la mette al corrente ..
Due amanti che uccidono chi si frappone a loro, ma non ottengono nulla. I poveri si dibattono per arricchirsi, e i ricchi vivono una vita grama, anche se nel lusso, perchè non amano.
Michelangelo Antonioni, era invece al suo film d’esordio, all’inizio di una nuova fase del suo cinema, dopo i brevi documentari girati fra il ’43 e il ’47, anno d’uscita del cortometraggio Gente del Po.
Cronaca di un amore è un film di svolta, un resoconto (una cronaca, per l’appunto) cinematografico lontano dai modi neorealisti,… leggi tutto
Mi fanno male… i complessi di colpa - l’amore non li vuole!
Con questo film nacque un profondo autore moderno.
Dopo qualche premiato documentario neorealista, ecco il primo lungometraggio del giovane (aveva 38 anni) Michelangelo Antonioni, critico cinematografico, scrittore, sceneggiatore e pittore (si vede dalla messa in scena, dallo sguardo figurativo e dallo… leggi tutto
"Ci troviamo immersi in una dimensione dechirichiana, in uno spazio urbano altamente simbolico, in cui le cose proiettano, in maniera inquietante, come totem, le loro ombre sulle persone. In questo film Antonioni racconta una storia a triangolo, in cui due persone costruiscono un loro rapoporto d'amore precario sul corpo di un terzo" (Gian Piero Brunetta).
In presa diretta…
Ieri ho rivisto Cronaca di un amore (1950), il film d’esordio di un 38enne Michelangelo Antonioni. Storia torbida, una variante de Il postino suona sempre due volte: un ricco e maturo industriale milanese, Enrico Fontana (Ferdinando Sarmi), dubitando della fedeltà della giovane e bellissima moglie Paola (Lucia Bosè) incarica un’agenzia di investigazioni di indagare…
Michelangelo Antonioni, era invece al suo film d’esordio, all’inizio di una nuova fase del suo cinema, dopo i brevi documentari girati fra il ’43 e il ’47, anno d’uscita del cortometraggio Gente del Po.
Cronaca di un amore è un film di svolta, un resoconto (una cronaca, per l’appunto) cinematografico lontano dai modi neorealisti,…
Scavare il Pieno, Scolpire il Vuoto: il Biancore della Rena: Nitrato d'Argento, Polvere di Marmo: Dettagli e Venature: Homo Faber, Cantiere Aperto.
Cos'è una Cattedrale? Poggia, cresce, sostiene…
Film di esordio di Antonioni (e della bellissima Lucia Bosè, passata con grande naturalezza da una possibile carriera di commessa ai tanti successi del mondo del cinema) il film racconta un'Italia diversa da quella finora vista subito dopo la guerra. Con impressionante discrepanza rispetto al neorealismo, emerge un Paese borghese che si lascia alle spalle le brutture della guerra…
Bel dramma dove le due figure dei protagonisti amanti sono benissimo tratteggiate ma qualcos'altro lascia a desiderare.
Innanzitutto la figura del marito di lei è poco tratteggiata e, insieme, molto poco credibile (un industriale tanto fermo e deciso nella sua attività lavorativa quanto ingenuo, senza spina dorsale e completamente soggiogato a una moglie che in ogni occasione…
Paola (Lucia Bosè), donna molto giovane e bellissima, è sposata con l'industriale milanese Enrico (Ferdinando Sarmi), più anziano di lei di parecchi anni: l'uomo, insospettitosi, assume un investigatore privato (Gino Rossi), che inizia ad indagare sul passato di Paola, ferrarese, che era stata al centro di uno strano triangolo amoroso con Guido (Massimo Girotti), uno…
Il fascino della cosidetta "opera prima" resta scolpito nella mente di ogni cinefilo: alcuni registi hanno lanciato la propria carriera attraverso pellicole rivoluzionarie e talvolta indimenticabili. Ecco la lista…
Il primo film di Antonioni è già un'opera matura e ben realizzata, che non si direbbe girata da un esordiente in virtù della sicurezza tecnica ed espressiva del suo linguaggio, con piani sequenza e movimenti di macchina che mi sembrano anticipare di una decina di anni quelli dei registi della Nouvelle Vague. E anche il commento musicale di Giovanni Fusco mi ha fatto pensare…
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Commenti (8) vedi tutti
L'opera prima del grande regista ferrarese mostra già i tratti della poetica e dell’universo visivo del suo cinema.
leggi la recensione completa di RobertoMangiaficoLucia Bosè ci ha lasciati. In questi giorni difficili e sconvolgenti ho voluto scrivere, per onorarne, indegnamente, la memoria la recensione del suo secondo film. Il primo era stato Non c’è pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis
leggi la recensione completa di laulillaFilm semplicemente fantastico.
commento di FiestaEnrico Fontana, ricco industriale milanese, (Ferdinando Sarni) chiede ad un investigatore privato di scoprire qualcosa sul passato della bella e giovane moglie Paola (l’elegantissima Lucia Bosè) sposata un po’ troppo in fretta. Si accorge delle indagini il bello ma spiantato Guido (Massimo girotti) ex di Paola che allarmato la mette al corrente ..
leggi la recensione completa di marco biOttimo esordio di Antonioni, tra noir, detective story e critica sociale.
commento di Stefano LDue amanti che uccidono chi si frappone a loro, ma non ottengono nulla. I poveri si dibattono per arricchirsi, e i ricchi vivono una vita grama, anche se nel lusso, perchè non amano.
leggi la recensione completa di BalivernaL'esordio di Antonioni lascia ancora il segno. Girotti e Bosè in gran forma. Musiche bellissime e seminali di Fusco.
leggi la recensione completa di hallorann7
commento di eucas70