Commentatore di una reteTv nazionale, Beale è in crisi di audience e sta per essere licenziato. Amareggiato e depresso, annuncia davanti alle telecamere che si suiciderà, e l'ascolto s'impenna. Diana Christensen e altri cinici manager televisivi fiutano l'affare. Trasformano Beale in un telepredicatore idolatrato dalla folla, poi, quando il fenomeno si sgonfia, lo fanno assassinare in diretta. Pamphlet sulla televisione scritto da Paddy Chayefsky, che la conosceva dal di dentro: aggressivo ed efficace, e soprattutto retto da uno straordinario Peter Finch alla su aultima interpretazione (vinse l'Oscar come miglior attore, postumo: e lo vinsero anche la Dunaway come protagonista, la Straight come non protagonista, e Chayefsky)
La trasposizione della realtà. Non esistono gli stati, ma solo corporazioni che si spartiscono il business del pianeta. Gli uomini sono solo dei burattini e quando si rompono/oppongono basta sostituirli. Tragica realtà di un mondo senza amore o compassione. 10
Un presentatore i cui ascolti sono in calo annuncia in tv il suo imminente licenziamento e la volontà di suicidarsi in diretta. Questo provoca un picco di ascolti e in breve ne fa un guru della rete ma quando la sua influenza diventa incontrollabile, decidono di ucciderlo in diretta, in un ultima esplosione di audience. Capolavoro di Lumet.
Superlativo. Il film è lucidissimo pur portando a paradosso situazioni che oggi superano le peggiori aspettative (la realtà supera la fantasia!). Con un grande e allucinato (o lucido anche lui?) Finch.
Da una sceneggiatura di Paddy Chayefsky che conosceva bene il settore cui si riferisce Network, S. Lumet si cimenta indirettamente con un altro mezzo di comunicazione (più ipnotizzatore che espressivo) verso un pubblico: la televisione, questa "cosa" che vaga tra le antenne (Poltergeist - ma non solo - di Tobe Hooper arriverà nel 1982), partorita da studi fittizzi ed effimeri,… leggi tutto
Nonostante abbia piu'di trenta anni questo film di Lumet è ancora attualissimo anche se forse piu'in America(che è letteralmente la terra dei telepredicatori di tutte le specie che parlano di tutto senza alcun controllo)che da noi(in cui il fenomeno è molto piu'limitato).E'un film duro,declamatorio che pigia a fondo anche sul tono grottesco in alcune parti e che cerca di gettare una luce… leggi tutto
Andrò sicuramente controcorrente con questa recensione, pensando comunque che Sidney Lumet sia stato un regista con le contropalle (il suo primo film è il celeberrimo La parola ai giurati), ma questo dei suoi molti film realizzati durante la sua carriera è una trashata pura, poichè si concentra sul criticare la televisione e far impazzire il pubblico con una… leggi tutto
La contrapposizione tra i due vecchi colleghi è forse la chiave del film, nel senso della loro diversa reazione rispetto ad un ambiente che non riconoscono più. La televisione è stata per entrambi luogo di lavoro fin dagli albori del mezzo, dove la lotta dei network era meno spietata ma legata sempre alla logica privata del profitto e degli ascolti e non certo alla…
Quinto potere Stati Uniti d'America 1976 la trama: Howard Beale e’ un commentatore televisivo di un grande Network di Los Angeles a causa di una forte depressione in corso, crollano i suoi indici di ascolto e quindi i suoi dirigenti decidono di licenziarlo. Prima di dare l’addio alla scena però Howard Beale, senza alcun preavviso seguendo il suo impulso annuncia il…
E' da tempo che riflettevo sulla creazione di una palylist personale - di film e telefilm - che possa mettere in evidenza temi importanti della storia umana e della società odierna. Alcuni di questi film sono…
Potremmo stare ore a parlare della messa in scena claustrofobica di Lumet in un film ambientato quasi esclusivamente in interni, delle interpretazioni attoriali di un cast in stato di grazia e della valorizzazione a fini quasi orrorifici (d'altronde il direttore della fotografia Owen Roizman aveva lavorato appena due anni prima a L'esorcista) di ogni elemento scenografico (dagli schermi…
Spesso ci si lamenta degli adattamenti italiani dei dialoghi dei film stranieri. Ma è innegabile che trasportare in un'altra lingua e cultura il… segue
Andrò sicuramente controcorrente con questa recensione, pensando comunque che Sidney Lumet sia stato un regista con le contropalle (il suo primo film è il celeberrimo La parola ai giurati), ma questo dei suoi molti film realizzati durante la sua carriera è una trashata pura, poichè si concentra sul criticare la televisione e far impazzire il pubblico con una…
Sidney Lumet è stato quasi sempre una garanzia nella realizzazione di film che, in generi anche diversi fra loro, hanno segnato la storia del cinema. Passando dal dramma giudiziaro (La parola ai giurati, Il verdetto) al dramma poliziesco (Serpico e Il principe della città) o quello familiare dai toni noir (la sua ultima, splendida, fatica, Onora il padre e la madre) senza…
Prosegue il mio diario con le visioni di Agosto e di Settembre...
I Film sono ordinati, come al solito, per anno di uscita.
Serie TV concluse:
1a The Boys.
E voi cosa avete visto di interessante…
Beale alias Peter Finch, è un conduttore di programmi tv di mezza età, rimasto vedovo da poco, una sera, sapendo che sta per essere licenziato, a causa dei suoi bassi indici d'ascolto, annuncia in diretta televisiva di volersi suicidare, ovviamente si scatena un putiferio mediatico. Tuttavia l’effetto paradossale, è che gli indici d’ascolto si risollevano. Il…
Il commentatore televisivo di una grossa rete nazionale di Los Angeles, Howard Beale, stanco e sfiduciato, viene condannato all'eliminazione poichè l'indice di gradimento è sceso di troppo. Tuttavia, prima di congedarsi, senza preavviso ai colleghi e ai superiori, Beale annuncia il proprio suicidio davanti alla telecamera. Scoppia una specie di bomba: Diana Christensen per prima…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (11) vedi tutti
Siamo più Beale o Schumacher? Film dal ritmo forsennato che distrugge tutto quello che incontra.
leggi la recensione completa di tafo«Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!» (Howard Beale)
leggi la recensione completa di claudio1959La trasposizione della realtà. Non esistono gli stati, ma solo corporazioni che si spartiscono il business del pianeta. Gli uomini sono solo dei burattini e quando si rompono/oppongono basta sostituirli. Tragica realtà di un mondo senza amore o compassione. 10
commento di BradyUn film schifoso, tragicamente stupido e troppo propagandistico. Niente da vedere.
leggi la recensione completa di Utente rimosso (VictorAoki)Capolavoro di Sidney Lumet
leggi la recensione completa di Furetto60Monologhi eccezionali
commento di Arpo05Un presentatore i cui ascolti sono in calo annuncia in tv il suo imminente licenziamento e la volontà di suicidarsi in diretta. Questo provoca un picco di ascolti e in breve ne fa un guru della rete ma quando la sua influenza diventa incontrollabile, decidono di ucciderlo in diretta, in un ultima esplosione di audience. Capolavoro di Lumet.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn capolavoro ancora attuale
leggi la recensione completa di mgcgioStraordinariamente attuale questo bel film sulla potenza della televisione. Molte scene sono emblematiche e fanno davvero riflettere.
commento di Artemisia1593Superlativo. Il film è lucidissimo pur portando a paradosso situazioni che oggi superano le peggiori aspettative (la realtà supera la fantasia!). Con un grande e allucinato (o lucido anche lui?) Finch.
commento di DaskabinettSi può definire ciò un capolavoro?? Forse sarebbe qualcosa di piu ma nn mi vengono le parole
commento di faromagico