In una Roma notturna e inedita, le indagini del commissario Silvestri (Claudio Gioè) si incrociano con la giovane coppia Nina (Carolina Crescentini) e Gianni (Michele Riondino), rimasta coinvolta in due omicidi. Sullo sfondo, una banda di malavitosi meridionali e una gang di africani che si combattono il dominio sulla droga.
Approfondimento
CHI È HENRY?
Henry è il motore di tre giorni di fughe, terrore, inseguimenti e amore, senza essere una persona. Nonostante a prima vista possa sembrare il nome di uno dei protagonisti in carne e ossa, "Henry" è in realtà il termine con cui si fa riferimento all'eroina nel sottobosco romano dello spaccio di sostanze stupefacenti. Usato per lo più dai ghanesi, sembra che il termine sia nato nelle comunità afro-americane di New York e che da lì sia stato esportato in tutto il mondo arrivando anche in Italia.
ROMA VIOLENTA E PULP
Tratto dall'omonimo romanzo di Giovanni Mastrangelo (lo stesso autore di Piccolo Buddha (1993), da cui aveva tratto ispirazione Bernardo Bertolucci), Henry si prefigura come una stralunata storia di gangster, poliziotti e giovani borghesi alla deriva sullo sfondo di una periferia romana violenta e nera, lontana dagli stereotipi delle cartoline. Né dark né poliziottesco, Henry è uno dei possibili punti di vista su una Roma inedita, condito da una spruzzata di Quentin Tarantino: umorismo nero e monologhi dei protagonisti che rompono l'azione contribuiscono a renderlo un film surreale a causa del doppio registro a cui è chiamato.
"Incosciente e piratesco", è la definizione che il regista dà del suo film. Girato in digitale, prodotto e montato dallo stesso Piva, Henry è un pericoloso giro sulle montagne russe, dove le fila del racconto sono tenute in sospeso senza appartenere a nessun genere cinematografico di riferimento e, in maniera spartana (solo un milione e mezzo di euro il budget a disposizione), si escogitano nuove soluzioni visive e angolazioni per cogliere lo smarrimento dei personaggi o per attribuire loro alleanze inaspettate. Osservando e documentando l'interazione tra gangster e agenti di polizia, Piva sceglie di non dare giudizi (im)morali lasciando allo spettatore il compito di individuare cosa sia legale e cosa no in un "qui e ora" che non permette ai personaggi di andare indietro o avanti nel tempo.
Note
Più che un omaggio al passato, Henry pare il corrispettivo italico del Pusher di Winding Refn e - nonostante dissemini come specchietti per allodole tarantinate quali l’inquadratura dal bagagliaio - come il fratellastro danese contamina la materia narrativa “pulp mainstream” con un registro visivo a costo ridotto. L’immagine sporca e in movimento incessante riflette la natura bassa e frenetica di formiche operaie in rotta di collisione: tutto torna, secondo le regole del purgatorio urbano.
L’umanità non si rottama. Anche quella che sembra più perduta è pur sempre buona per farci delle storie. Alessandro Piva lo sa bene. È dai tempi del suo esordio, con La Capagira, che cerca la poesia nei vagabondaggi senza meta di gente rozza e spietata, o magari ancora sana ed innocente, però vistosamente contaminata da quella brutta cosa che è la vita. Il percorso di Henry è un piccolo… leggi tutto
Il film latita nella messa in scena dell' indagine condotta dalla polizia, che non appassiona ne avvince come dovrebbe, non sviluppata a dovere neanche la formula flashback, che rimane incompiuta perchè non chiude tutti i fili della narrazione; d'altro canto la materia noir è ben rappresentata, da un buon ritmo e da personaggi che quasi per miracolo non diventano macchiette. piccole grandi… leggi tutto
La polizia di Roma, dopo aver indagato peracottaramente su un duplice delitto avvenuto nell’ambito della droga, arresta Giovanni (Michele Riondino, conosciuto per il ruolo del giovane Montalbano), un fannullone innamorato trovato in possesso di 10 grammi di eroina e subito imputato di omicidio. Il tutto senza preoccuparsi di confrontare le impronte del ragazzo con quelle lasciate sull’arma… leggi tutto
La "Roma notturna e inedita" come da Filmtv,non fa un Film "Noir" come da qualcuno scritto e questa pellicola pare piu' virare verso il Drammatico-Poliziesco all'Italiana con poco da ricordare tranne una "squilibrata" ma anche sexy Crescentini (che gia' non mi va di suo ...) !!! voto.1.
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Un pulp film veramente gustoso: sembrano i Manetti bros, ma non sono. Piva riesce a fare un buon film, e tentare di farlo in questo genere in Italia è già da apprezzare. Ma aldilà dell'audacia, sono i tempi del film che sono azzeccati.
una buona visione. Gioiellino noir.
Unica nota stonata: la Crescentini che, seppur si applica, risulta un gradino inferiore agli…
storie di vita e di malavita nella capitale, in cui un gruppo di africani cercano di sbaragliare i fratelli de vito consolidati nel traffico della droga. cercano di immettere della cocaina bianchissima(chiamata per l'appunto henry)in un giro in cui a farla da padrona è la brown dei fratelli napoletani. solo che qualcosa gira storto. gianni e rocco vanno da spillo, il pusher dei fratelli de vito…
buon film criminale, in Italia non è che se ne vedano tanti. purtroppo a volte mi pare di veder una fiction tipo rai, il personaggio del commissario è debole eppur dovrebbe essere uno dei cardini per la storia. trovo buono il contesto reale, sociale. i personaggi sono credibili, anche i cattivi, leggermente pompati. come succede spesso in Italy: si può fare di +
L’umanità non si rottama. Anche quella che sembra più perduta è pur sempre buona per farci delle storie. Alessandro Piva lo sa bene. È dai tempi del suo esordio, con La Capagira, che cerca la poesia nei vagabondaggi senza meta di gente rozza e spietata, o magari ancora sana ed innocente, però vistosamente contaminata da quella brutta cosa che è la vita. Il percorso di Henry è un piccolo…
Il film latita nella messa in scena dell' indagine condotta dalla polizia, che non appassiona ne avvince come dovrebbe, non sviluppata a dovere neanche la formula flashback, che rimane incompiuta perchè non chiude tutti i fili della narrazione; d'altro canto la materia noir è ben rappresentata, da un buon ritmo e da personaggi che quasi per miracolo non diventano macchiette. piccole grandi…
Un pusher (Mazzotta) e sua madre (Fiorentini) vengono uccisi nel loro appartamento, nella periferia romana. Il commissario Silvestri (Gioè) e il suo vice (Sassanelli) indagano su una guerra tra malavita campana e un nuovo gruppo di africani per accaparrarsi il mercato della droga. La trama di Henry, termine in codice per eroina, è tutta qui. Il salernitano naturalizzato barese Alessandro Piva,…
Io non amo il noir. Ciò nonostante ho visto i veri capolavori con questo genere e mi hanno molto appassionato. Questo non è niente, solita periferia romana, attori per niente convincenti (mi piace tantissimo Claudio Gioè ma qui è proprio fuori luogo, Dino Abbrescia con quella finta parrucca anni'70 è ridicolo). Noiosissimo, privo di tensione, di emozione, addirittura pure la colonna sonora…
La polizia di Roma, dopo aver indagato peracottaramente su un duplice delitto avvenuto nell’ambito della droga, arresta Giovanni (Michele Riondino, conosciuto per il ruolo del giovane Montalbano), un fannullone innamorato trovato in possesso di 10 grammi di eroina e subito imputato di omicidio. Il tutto senza preoccuparsi di confrontare le impronte del ragazzo con quelle lasciate sull’arma…
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Commenti (1) vedi tutti
Buon film, bella colonna sonora, intrigante questa Roma notturna e metropolitana.
commento di surfcasting