Una gloriosa Ducati, acquistata e gelosamente custodita da un collezionista, viene rubata da alcuni motociclisti che le permettono finalmente di "vivere"...
Note
Efficace anticipazione dei futuri temi "forti" di Cronenberg, come l'ossessione per la tecnologia e gli svariati possibili processi di mutazione del corpo umano.
Modestissimo, quasi anonimo. Certo dimenticabile e (infatti) giustamente dimenticato. L'ossessione per la moto ("la macchina italiana", infatti, è una Ducati) non porta da nessuna parte: salvo a far pronunciare una serie di dialoghi pre-tarantiniani ai modestissimi interpreti. Finale inatteso ma altrettanto deludente.
YOUNG CRONENBERG
Quando il leader di una associazione di appassionati centauri viene a sapere che un collezionista ha appena acquistato uno dei rari esemplari di moto Ducati 900, un prototipo della celebre casa italiana prodotto in soli 40 esemplari, e che costui intende piazzarla al centro di un salotto della sua villa ad esclusivo scopo contemplativo, l’uomo impazzisce di rabbia e… leggi tutto
In germe i temi fondamentali della poetica cronenberghiana, in un corto non entusiasmante ma carino: l'amore per i motori (qui una Ducati!!), la loro vita contrastata dalla contemplazione estetica di un artista (artista?), la manipolazione interna ai loro corpi metallici e oliosi, destinati a fondersi orgasmicamente con l'organismo vivente umano (in nuce un aspetto genialmente e visceralmente… leggi tutto
Sarà che non l'ho capito, ma non l'ho trovato un gran chè. E' di quelle cose che alla fine ti chiedi: e allora? dove voleva arrivare? E poi che ci fa quell'omosessuale a casa di quell'uomo sposato, omosessuale anche lui, alla cui moglie non sembra che il fatto dia fastidio più di tanto? Più indovinato invece il personaggio del fanatico di moto barbuto, che non può fare a meno del rumore di… leggi tutto
Cronenberg: un nome che si traduce in passione, che, a sua volta, si tramuta in ossessione nei riguardi della mutazione della carne in un congegno… segue
YOUNG CRONENBERG
Quando il leader di una associazione di appassionati centauri viene a sapere che un collezionista ha appena acquistato uno dei rari esemplari di moto Ducati 900, un prototipo della celebre casa italiana prodotto in soli 40 esemplari, e che costui intende piazzarla al centro di un salotto della sua villa ad esclusivo scopo contemplativo, l’uomo impazzisce di rabbia e…
Un corto strano, che non mi ha colpito particolarmente, ma che si lascia guardare abbastanza tranquillamente senza annoiare o coinvolgere. non saprei bene come valutarlo. Ma i pizzchi di bizzaria che lo costituiscono, quella ducati in salotto, quel motociclista col barbone mi hanno colpito e alla fine sarò di parte e gli darò un bel 7.
Non sono affatto d'accordo con coloro i quali ravvisano i "germi della poetica cronenberghiana" in questo "Italian Machine". La carne e i suoi tagli non sono presenti; la pandemia, il contagio sono del tutto assenti; la "fissazione" per la tecnologia è solamente abbozzata; l'esito tragico della vicenda non ha ragione d'esistere e infatti non esiste! (cit. Ghezzi)
Cronenberg, semmai, opta per…
Sarà che non l'ho capito, ma non l'ho trovato un gran chè. E' di quelle cose che alla fine ti chiedi: e allora? dove voleva arrivare? E poi che ci fa quell'omosessuale a casa di quell'uomo sposato, omosessuale anche lui, alla cui moglie non sembra che il fatto dia fastidio più di tanto? Più indovinato invece il personaggio del fanatico di moto barbuto, che non può fare a meno del rumore di…
In questo cortometraggio si fa già vivo l’aspetto più spiazzante della visione di Cronenberg: nella breve storia narrata succede sempre, con la massima naturalezza, ciò che meno ci si aspetta. La realtà è docile nei confronti dell’imprevisto, e sottende una logica di gomma che si adegua, senza batter ciglio, a qualunque paradosso. E così essa diventa teatro di un continuo gioco di…
In germe i temi fondamentali della poetica cronenberghiana, in un corto non entusiasmante ma carino: l'amore per i motori (qui una Ducati!!), la loro vita contrastata dalla contemplazione estetica di un artista (artista?), la manipolazione interna ai loro corpi metallici e oliosi, destinati a fondersi orgasmicamente con l'organismo vivente umano (in nuce un aspetto genialmente e visceralmente…
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Commenti (1) vedi tutti
Modestissimo, quasi anonimo. Certo dimenticabile e (infatti) giustamente dimenticato. L'ossessione per la moto ("la macchina italiana", infatti, è una Ducati) non porta da nessuna parte: salvo a far pronunciare una serie di dialoghi pre-tarantiniani ai modestissimi interpreti. Finale inatteso ma altrettanto deludente.
commento di undying