La rivoluzione napoletana del 1799 vista attraverso gli occhi di Eleonora Pimentel Fonseca, una donna apparentemente fragile, che sembra lasciarsi trascinare dagli avvenimenti, ma che ha dentro una grande forza e possiede la capacità di analizzare gli eventi con estrema lucidità. Una persona che con intelligenza e fermezza sposa le idee rivoluzionarie perché ne sente la giustezza, pur comprendendone i limiti e le debolezze.
Note
Antonietta De Lillo deriva da una semplicità articolatissima e stratificata. Come se Manoel de Oliveira avesse avuto voglia di riandare sulle tracce didattiche del Rossellini televisivo per rimontare, in una messa in scena teatrale che magicamente riesce a coniugarsi con un cinema purissimo, riadattare, rielaborare, (ri)vedere la storia da un punto di vista futurista. Basato sull'omonimo romanzo di Enzo Striano, _Il resto di niente_ vive altresì dell'eterea, sognante, scarnificata interpretazione di una splendida Maria de Medeiros, capace di tramutare in bellezza tutte le brutture del mondo.
Film troppo raffinato, in parte incomprensibile anche per chi ha letto il saggio di Cuoco. Chiara solo l'impronta femminista. E indimenticabile lo sguardo quasi sempre triste di Eleonora.
Lo scopo del cinema è quello di far conoscere le storie e le realta' appassionando soprattutto chi non le conosce, questo film a mio parere non ci riesce.
Gli sviluppi della Rivoluzione Francese suscitarono in molti repubblicani napoletani la convinzione che fosse possibile il rovesciamento della monarchia borbonica nel Regno delle due Sicilie. Il percorso da intraprendere era però arduo e necessitava di tempo e mezzi adeguati per progettare l’impresa. Sia perché si andava ad intervenire in un contesto sociale e… leggi tutto
Antonietta De Lillo viene dalla fotografia e in questo Il resto di niente, il suo lavoro più ambizioso fino a questo punto, si nota bene: la ricerca dell'immagine è davvero accuratissima e il merito va sicuramente spartito con il fidato collaboratore Cesare Accetta, già direttore della fotografia con Corsicato, Martone, Giuseppe Bertolucci. Altro punto a favore… leggi tutto
Tutto accennato...Se qualcuno vuole approfondire il contesto storico della rivoluzione francese e/o la breve storia della Repubblica Napoletana del 1799, durata circa 5 mesi, non credo proprio che la visione di questa pellicola esaudisca il suo desiderio. Oltretutto chi non conosce proprio l'argomento e vuole colmare questa mancanza nella sua cultura otterrà solo confusione (e noia). Da… leggi tutto
La regista Antonietta De Lillo ricostruisce le vicende di una donna, Eleonora Fonseca Pimentel, protagonista eminente della rivoluzione giacobina a Napoli del 1799.
Eleonora era nata a Roma nel 1752, da nobile famiglia portoghese, aveva, studiato, scritto poesie e frequentato a Napoli, dove la famiglia si era trasferita poco dopo la sua nascita, i salotti illuministi, che in un…
Anche la Marechiaro Film partecipa alla campagna #iorestoacasa con un'offerta di titoli in streaming. In questo caso i titoli sono offerti gratuitamente: per vederli basta collegarsi a questa pagina del sito della…
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Una ragazzina scalza regge una tazza. Entra in un ambiente di straordinaria bellezza, dai soffitti barocchi e le tarsie intagliate. Laggiù, seduta in una agghiacciante solitudine, una donna dai capelli grigi. Lo sguardo a tratti smarrito, a tratti sereno, rassegnato. Aveva chiesto un caffè, come ultimo desiderio prima dell'esecuzione. Ed un paio di mutandine: gliele hanno strappate…
Tutto accennato...Se qualcuno vuole approfondire il contesto storico della rivoluzione francese e/o la breve storia della Repubblica Napoletana del 1799, durata circa 5 mesi, non credo proprio che la visione di questa pellicola esaudisca il suo desiderio. Oltretutto chi non conosce proprio l'argomento e vuole colmare questa mancanza nella sua cultura otterrà solo confusione (e noia). Da…
Ritrovo tra i miei appuntini il foglietto con l'angolo degli spunti per playlist e post, e c'era una playlist abbandonata da, forse, maggio.
- Qual è il tuo punto debole? - Tendo a preoccuparmi troppo degli…
Io la chiamo sudditudine, ingenuamente, orgogliosamente, stupidamente. La sudditudine è tutto quel che rimane: è un’origine non ben definita (sud), è una condanna se non si riesce a prenderla…
Film colto e raffinato? Beh allora mi sento proprio una grezza. L’efebica protagonista si aggira con la stessa espressione per tutto il film. Lei e i suoi amici intellettuali “giocano” a fare la rivoluzione per il popolo che non capiscono e che non li capisce. D’altra parte come si fa a capire il popolo affamato con la pancia piena? E poi tutti questi salti avanti e indietro nel tempo!…
Antonietta De Lillo viene dalla fotografia e in questo Il resto di niente, il suo lavoro più ambizioso fino a questo punto, si nota bene: la ricerca dell'immagine è davvero accuratissima e il merito va sicuramente spartito con il fidato collaboratore Cesare Accetta, già direttore della fotografia con Corsicato, Martone, Giuseppe Bertolucci. Altro punto a favore…
Originale racconto storico, il film è una riflessione politica sul rapporto tra intelighenzia, popolo e rivoluzione. De Lillo bilancia l'impianto didattico/didascalico con lo stile quasi magico, le incursioni nel teatro e nella pittura, il montaggio libero, la "leggerezza" pensosa. E Maria De Medeiros, splendida.
"Il fascismo è l'autobiografia di una nazione" diceva Carlo Rosselli, volendo con questa sottolineatura entrare in aperta polemica con quanti l'avevano spiegato facendo esclusivamente riferimento alla forza…
Napoli (che come luogo emblematico è rappresentativo dell'intera regione Campania) è molto spesso vittima di pericolose forme di pressapochismo culturale. Quando se ne parla male,costretti dai contingenti…
Merito grandissimo va alla regista De Lillo per il coraggio, per la passione resa viva e vera grazie alla sua forte napoletanità, nel rileggere una pagina di storia quasi sconosciuta della Napoli di fine '700 e aver dato voce ad una splendida figura femminile come quella di Eleonora Fonseca: romana di nascita, ma cresciuta a Napoli da genitori portoghesi e simbolo di quella che fu, per…
Eleonora de Fonseca Pimentel, in attesa di salire sul patibolo, rievoca gli avvenimenti della propria vita. La narrazione procede avanti e indietro nel tempo, in modo non sempre chiarissimo. Viene messo in evidenza lo spirito indipendente della protagonista e viene ricostruito il clima della rivoluzione napoletana del 1799, destinata a fallire perché priva di radicamento nel popolo. Il…
VOTO : 6,5.
Buona rivisitazione storica, diretta con buon piglio e gusto, sorretta dalla splendida interpretazione della De Medeiros che riesce a portare su schermo le attitudini, le idee, lo spirito del suo personaggio.
Devo dire che non mi ha appassionato tantissimo, ma comunque rimane un buon esempio di cinema storico made in Italy che spesso si perde dentro confezioni prettamente…
Una riuscita produzione d'ambientazione storica, elegante e adeguatamente teatraleggiante, con una ottima De Medeiros, eroica donna destinata al fallimento. 7 1/2
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Commenti (6) vedi tutti
Un bel film storico, tratto dall’omonimo romanzo di Enzo Striano, distribuito in Italia in poche copie nel 2005 e successivamente riproposto.
leggi la recensione completa di laulillaPeccato! Il romanzo di Striano mi era piaciuto molto, il film invece è pasticciato e chiarisce poco. Bravissima l'attrice protagonista,
commento di ndsUna parabola illuministica mal rappresentata
leggi la recensione completa di lino99VOTO 4 che noia
commento di arcarsenalFilm troppo raffinato, in parte incomprensibile anche per chi ha letto il saggio di Cuoco. Chiara solo l'impronta femminista. E indimenticabile lo sguardo quasi sempre triste di Eleonora.
commento di matesiLo scopo del cinema è quello di far conoscere le storie e le realta' appassionando soprattutto chi non le conosce, questo film a mio parere non ci riesce.
commento di orlandorimbaud