Nantes, anni Trenta. Nonostante l'occupazione nazista, Jacquot ha un'infanzia avventurosa e felice: costretto dal padre a compiere studi di meccanica, sogna di dedicarsi al cinema e dopo la guerra riesce a a recarsi a Parigi, dove, finalmente il suo desiderio si trasforma in realtà.
Note
Commosso omaggio a Jacques Demy, scomparso alcuni anni prima, da parte della moglie che alterna il bianco e nero al colore. Il regista compare ormai invecchiato nell'inquadratura finale.
Partendo dai ricordi di suo marito Jacquot "Jacques" Demy - attivo nel cinema soprattutto negli anni '60 e '70 (i suoi film più noti sono Il pifferaio di Hamelin, Niente di grave, suo marito è incinto e Parking) - la belga Agnes Varda mescola confusamente poesia e prosa, bianco e nero e colore, fiction e documentario e spezzoni di film del regista nel velleitario tentativo di… leggi tutto
Agnés Varda rievoca l’infanzia e la vocazione cinematografica del marito Jacques Demy (che alla fine compare nel ruolo di sé stesso, e che morì durante le riprese), dai primi artigianali tentativi di realizzare cortometraggi animati nel garage di casa fino all’affermazione come regista di musical (che a volte si ispiravano alle sue reali esperienze di vita).… leggi tutto
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Pochi giorni fa, il 29 marzo, all’età di 90 anni, è morta Agnès Varda, figura centrale del cinema d’Oltralpe. Antesignana della Nouvelle Vague, regista e documentarista, moglie e…
Dispiace parlare male di un film che è sostanzialmente un atto d'amore per l'uomo amato e per il cinema, ma Garage Demy mi si è rivelato film di una noia mortale.
Jacques Demy, regista vissuto ai margini della Nouvelle Vague, morì prima dell'uscita del film diretto dalla moglie, facendogli assumere un valore quasi testamentario. Eppure quest'opera della Varda non decolla…
Filmografia completa di un regista sottovalutato Quando si parla di Novelle Vague francese i primi nomi che vengono subito in mente sono quelli di… segue
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