Jean ha trent'anni e uno sfrenato desiderio di vivere: la sua disponibilità a ogni esperienza è totale, senza inibizioni. Incontra Laura, una ragazza di 17 anni. Anche con lei ha una storia d'amore, che ben presto diventa importante anche se tutt'altro che pacifica. Jean è sieropositivo, ma questo non cambia nulla nelle sue abitudini e neppure nel sentimento di Laura per lui. Grazie a lei, Jean imparerà ad amare. Cyril Collard lo ha realizzato con disposizione "eccessiva" prima di morire di Aids e questo non può lasciare indifferenti. In Francia hanno gridato al capolavoro ma, con tutto il rispetto per il dramma che riflette, non ci pare che lo sia.
Unico film di Cyril Collard che francamente stupisce, un film senza ombra di dubbio imperfetto ma che vive dell’energia dei suoi interpreti e che trasmette una carica positiva incommensurabile. Un film da vedere e rivedere all’infinito.
Da circa trent'anni, amore e morte sono stretti l'uno all'altro, inscindibilmente. "Les nuits fauves" parla di questo legame e della sofferenza del peso del destino, ma anche della libertà di scelta che a ognuno è concessa: "Je ne me sens plus en vie, je me sens dans la vie" dice Cyrill Collard guardando il tramonto dalla scogliera di Finisterre, un pensiero che sarà il suo… leggi tutto
Il musicista e aiuto-regista Cyril Collard esordisce nel 1992 con questo film che sarà la sua prima e ultima opera, dalla rappresentazione strettamente autobiografica. Promiscuo e sieropositivo, Jean - il protagonista - conduce una vita di dissolutezze soprattutto sessuali e dal piglio autodistruttivo. Catturato da un vortice che lo trascina sempre più in basso, e minacciato…
Forse perché frutto della drammatica esperienza personale del regista, “Le notti selvagge” resta ancora oggi, uno degli esempi più significativi, personali e importanti del cinema che ha trattato il problema del flagello “Aids”, girato peraltro in anni (il 1992) in cui rappresentava ancora una inappellabile sentenza di morte.
A qualcuno potrebbe apparire…
Quando "Le notti selvagge" usci nei cinema di tute Europa fu accompagnato da innumerevoli polemiche e ben presto la pellicola spacco in due pubblico e critica. Basta leggere la trama per capire il perché.
Jean, un giovane cine-operatore bisessuale parigino fidanzato un Laura, inizia una relazione clandestina con Sammy, aitante giocatore di Rugby di origine spagnole. Quando Jean scopre di…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
L'unica volta che ho visto il festival di Sanremo è stato quando Brian Molko ha tentato di distruggere il palco dell'Ariston a suon di colpi di chitarra. La kermesse è sempre più lo specchio…
”Jeanne”, l’oscuro oggetto del desiderio di Ultimo tango a Parigi. L’attrice-giustiziera, come Jean Seberg in Fino all’ultimo respiro, del vecchio cinema euro-hollywoodiano e del…
Da circa trent'anni, amore e morte sono stretti l'uno all'altro, inscindibilmente. "Les nuits fauves" parla di questo legame e della sofferenza del peso del destino, ma anche della libertà di scelta che a ognuno è concessa: "Je ne me sens plus en vie, je me sens dans la vie" dice Cyrill Collard guardando il tramonto dalla scogliera di Finisterre, un pensiero che sarà il suo…
Non rifletto solo oggi... ci penso ogni qualvolta che il mio ricordo corre a Laura e al suo bimbo, morti cinque anni fa perché vittime di un sistema sanitario da incubo... Ci penso ogni qualvolta che il mio…
"Notti selvagge",opera prima e unica di Cyril Collard,
l'ho trovato strepitoso.
La storia racconta di Jean,trent'enne bisex, che ha
uno sfrenato desiderio di vivere,con l'obbiettivo
di essere sempre disponibile a ogni esperienza totale,
senza inibizioni.
Poi in un provino incontra Laura,una ragazza di 17 anni
e con lei ha una storia d'amore che diventerà importante
anche se…
Un film molto coraggioso, pieno di vita, di passione sincera, dominato dal dramma della malattia come dal dramma dei sentimenti plurimi e sfaccettati: non è certo un capolavoro, ma è sicuramente coinvolgente, delicato anche quando tratta situazioni difficili e fastidiose, perché riesce a non essere mai volgare e a far capire la vera capacità di amare il prossimo proprio per mezzo della…
C'è chi vive come viene, non dannandosi troppo, e sbadatamente vivendola, navigandola così, dove tira il vento, in balia della mareggiata.
C'è chi si isola per non ascoltare più le idiozie del frastuono di massa,…
Oggi è la giornata mondiale dedicata a tenere vivo il problema dell’AIDS ancora presente e strisciante nonostante il colpevole silenzio che inspiegabilmente continua a sottostimare questa gravissima sindrome…
Qualcosa di perfetto
Affilato
Proprio qui sotto lo sterno
Piantato dentro il petto.
In un laghetto rosso
Terribile e tranquillo
Prima che sia rimosso
Si specchia il viso della squillo.
Immobile espressione…
Film di registi che, a forza di amare troppo la vita o i film con la faccia della vita, si sono ritrovati six feet under o faccia a terra, calpestati da tutti, messi al bando (quasi) per sempre. Tutti fantastici…
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Commenti (1) vedi tutti
Unico film di Cyril Collard che francamente stupisce, un film senza ombra di dubbio imperfetto ma che vive dell’energia dei suoi interpreti e che trasmette una carica positiva incommensurabile. Un film da vedere e rivedere all’infinito.
commento di sgoa