Captive di Brillante Mendoza è sin dalla vigilia uno dei titoli su cui i bookmakers internazionali scommettono per la vittoria al Festival di Berlino in corso in questi giorni. La prima proiezione ufficiale avverrà solo domani mattina, quando giornalisti e pubblico si ritroveranno di fronte alla rappresentazione del terrorismo islamico visto dagli occhi del regista di Lola e Kinatay. Protagonista del film è Isabelle Huppert, chiamata a confrontarsi con un film nel cui set si respirava paura sin dalle prime inquadrature.

In anteprima, possiamo vederne due clip che vengono direttamente dall'ufficio stampa della Films Distribution che cura le vendite internazionali del film. Per chi volesse avere qualche informazione in più, trova maggiori dettagli nella "nuova" scheda del database di FilmTv, in cui è possibile conoscere dettagli sulla lavorazione, sui temi trattati e sulla misteriosa figura del "sarimanok".

Trama:

 

In un resort sulla spiaggia di Palawan, nelle Filippine, venti persone – molti dei quali turisti stranieri – vengono tratti in ostaggio dal gruppo di Abu Sayyaf, i separatisti islamici in lotta per l’indipendenza dell’isola di Mindanao. Nella confusione, tra gli ostaggi finiscono anche la missionaria francese Therese Bourgoine e la collega filippina Soledad.

Su un barcone da pesca, vengono trasportati nell’isola di Basilan, in un viaggio in mare che si protrae per giorni e giorni. I rapitori chiedono ad ognuno degli ostaggi informazioni sulla loro vita in modo da determinare l’ammontare del riscatto.

 

All’arrivo a destinazione, i militari dell'esercito sono già in attesa dei terroristi, che trovano temporaneo alloggio nell’ospedale della città di Lamitan, dove esplode un primo conflitto a fuoco. I separatisti riescono a farla ancora una volta franca, oltre ai 20 ostaggi già rapiti sequestrano altre quattro persone e si avviano verso il loro rifugio nascosto nella giungla. Il calvario dei rapiti tra sparatorie e attacchi di artiglieria durerà per oltre un anno.