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Tornando A Casa Per Natale
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Dall'introduzione de LA DECRESCITA FELICE di Maurizio Pallante, Editori Riuniti - Collana: Fuori collana

Siete in treno in uno stato di felicità negativa. State imprecando contro la vostra intelligenza negativa per aver bevuto una verità negativa che vi ha fatto fare un affare negativo, quando una persona dalla gioventú negativa vi chiede di posare la sua valigia sul portapacchi perché la sua forza negativa non le consente di farlo. Mentre vi alzate, il treno si ferma in aperta campagna e dall'altoparlante una voce avverte che per un guasto sulla linea state viaggiando a velocità negativa. Vi viene un attacco di serenità negativa come dopo aver letto queste righe e vorreste correre dal libraio per farvi ridare indietro i soldi. Ma siete sul treno e non potete… Rassegnatevi. Finché il treno continua a viaggiare a velocità negativa non avete niente di meglio da fare che leggerlo……..”

 e così, avanti, avanti si arriva all’ultima pagina:

 “Svecchiare. Modernizzare. Innovare. Cambiare. Bisogna stare al passo coi tempi. Indietro non si torna. Non si ferma il progresso. Quando eravamo povera gente. Il boom economico. La durata della vita è aumentata. Non c'è mai stato tanto benessere. La crescita dell'occupazione. Pensare che solo dieci anni fa i telefonini non c'erano. Vuoi mettere che comodità. Io non potrei piú farne a meno. Ma come si faceva a vivere senza? Il tuo non fa le foto? È ora che lo butti via e ne compri uno nuovo. Ma se l'ho comprato solo sei mesi fa. Eh, ma la tecnologia avanza a passi da gigante. Quello che ieri era nuovo oggi è già vecchio. Quello che oggi è nuovo, sarà vecchio domani. I progressi scientifici e tecnologici ci proiettano verso il futuro. Pensa che quando sono sceso qualche anno fa alla stazione di Prato i muri e le fiancate degli autobus erano tappezzati di manifesti con la scritta: Prato: la città che sarà. Oddio!m'è scappato di pensare, sono arrivato troppo presto. Sono risalito sul primo treno e me ne sono andato.”

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 Ma, direte voi, almeno quelli che leggono qua e non stanno già sbuffando perché “mon dieu che ovvietà!”, cosa c’entra con Anteprima?

C’entra,c’entra,  qui si parla di un filmino, ma di un filmino proprio carino e di Natale, 80 minuti ben spesi. Niente panettone, siamo a dieta.

Si parla di persone, volenti o nolenti, in decrescita. Per qualcuno, magari i ragazzini del film, forse sarà felice.Sei storie, niente che non si sia già visto qua e là, ma messe insieme così, a frammenti minimi, con un’anima nordica (Norvegia) che ci regala pure un’aurora boreale, è difficile. Notte di Natale, bisogna tornare a casa, in qualche modo, sia pure in una roulotte.

C’è la coppia di giovani serbo-albanesi con grossi problemi di fuga verso la libertà e la tolleranza, c’è Babbo Natale, naturalmente, ma non è proprio quello che ci aspetteremmo, c’è l’amante illusa che quella volta sarà quella buona e quello s…si decida a non fare lo stesso regalo a lei e alla moglie, c’è, c’è, c’è…..non eccedo in spoiler come mio solito, andate a vederlo, esce la prossima settimana e poi ne riparliamo….ah, no, non nei commenti, chiudo la baracca.Magari mi telefonate.

 

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