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Sundance 2012: I premi
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Si è appena conclusa a Park City l'edizione 2012 del Sundance Film Festival, il festival del cinema indipendente fortemente voluto e creato da Robert Redford. Sappiamo che il cinema italiano non aveva nessun titolo in concorso, sebbene fossero presenti nelle sezioni collaterali Corpo celeste di Alice Rohrwacher e This must be the place di Paolo Sorrentino (accolto molto tiepidamente, a dir la verità), ma è interessante dare un'occhiata ai titoli che hanno portato a casa i premi principali per capire cosa arriverà prossimamente nelle sale americane e quali titoli si rincorreranno nella stagione dei premi. Si, perché spesso è proprio al Sundance che nascono e si impongono registi e attori di nuova leva destinati a divenire star internazionali (l'ultimo caso è ad esempio La fuga di Martha, che dal Sundance ha fatto conoscere a tutto il mondo la terza - e la migliore - delle sorelle Olsen, Elizabeth).

 

 

PREMI DELLA GIURIA

Il Gran Premio della Giuria per i lungometraggi è andato al più curioso dei film, Beasts of the Southern Wild di Benh Zeitlin, l'incredibile storia di una bambina alle prese con la devastazione della natura in un luogo immaginifico e preistorico. Tanta fantasia e tecnica per una pellicola che gioca su registri metaforici dove è possibile cogliere un'aspra critica alla società moderna e alle dinamiche socioculturali.

 

Per la sezione documentari, la Giuria ha assegnato il maggiore dei riconoscimenti a The House I Live In di Eugene Jarecki, che affronta in chiave critica, analizzandone pregi e difetti e riconoscendone gli errori, le politiche adottate dal governo statunitense nella guerra contro la dipendenza dalle droghe e il complicato legame tra sostanze stupefacenti, mondo della criminalità e comunità afroamericane.

 

25% - I segreti della guerra alla droga (2012)

di Eugene Jarecki

 

 

Miglior documentario proveniente dall'estero è risultato essere The Law in These Parts di Ra’anan Alexandrowicz,un lavoro di forte impatto sociale ed emotivo dove per la prima volta a raccontare il conflitto israelo-palestinese sono i militari dell'esercito israeliano, impegnati da 43 anni nell'esercizio (e nell'abuso) del potere. 

 

The Law in These Parts (2011)

di Ra’anan Alexandrowicz

 

 

Sempre per la Giuria, miglior lungometraggio internazionale è Violeta Went to Heaven di Andrés Wood (visto anche a Locarno 2011), la biografia della cantante ed esule cilena Violeta Parra, il cui Gracias a la vida è divenuto quasi un inno internazionale.

 

 

PREMI DEL PUBBLICO

Di diverso avviso le scelte del pubblico che, interessato più agli aspetti emotivi che a quelli tecnici, ha assegnato il titolo di miglior film a The Surrogate di Ben Lewin, film incentrato sulla vicenda dello scrittore Mark O'Brien, costretto a vivere dentro a un polmone d'acciaio e determinato a perdere la propria verginità. Cast d'eccezione, con John Hawkes (lo zio di Un gelido inverno), Helen Hunt e William H. Macy.

 

Miglior documentario è The Invisible War di Kirby Dick, un'agghiacciante inchiesta sugli episodi di stupro e violenze sessuali consumatisi tra le file dell'esercito americano e sui tentativi di insabbiamento da parte delle autorità.

 

The Invisible War (2012)

di Kirby Dick

 

 

Premio principale per i film stranieri assegnato invece all'indiano Valley of Saints di Musa Syeed, storia di amicizia e amore sullo sfondo dei conflitti tra India e Kashmir sospesa tra realismo e onirismo.

 

A trionfare, infine, tra i documentari stranieri è Searching for Sugar Man, opera del danese Malik Bendjelloul, che si rimette sulle tracce della rockstar Anni Settanta Sixto Rodriguez.

 

Sugar Man (2011)

di Malik Bendjelloul con Sixto Rodriguez

 

 

 

 

ALTRI PREMI

Tra i premi minori, si segnalano anche (per trama, cast e foto aprire le schede, tutte presenti nel database di FilmTv):

Premio dei Registi al miglior documentario: The Queen of Versailles

Premio dei Registi al miglior lungometraggio: Middle of Nowhere

Premio dei Registi al miglior documentario straniero: 5 Broken Cameras

Premio dei Registi al miglior film straniero: Teddy Bear

 

Premio Waldo Salt per la miglior sceneggiatura: Safety Not Guaranteed

Premio Waldo Salt per la miglior sceneggiatura (film straniero): Young & Wild

 

Premio al miglior montaggio per un doc Usa: Detropia

Premio al miglior montaggio per un doc internazionale: Indie Game: The Movie

 

Premio per la miglior fotografia a un doc Usa: Chasing Ice

Premio per la miglior fotografia a un film Usa: Beasts of Southern Wild

Premio per la miglior fotografia a un film internazionale: My Brother the Devil

Premio per la miglior fotografia a un documentario straniero: Putin's Kiss

 

Premio speciale: Love Free or Die

Premio speciale: Ai Weiwei: Never Sorry

 

Premio speciale per l'eccellenza: Smashed

Premio speciale per l'eccellenza: Nobody Walks

 

Premio speciale al miglior cast: The Surrogate

Premio speciale per la miglior visione artistica: Can

Premio speciale per lo spirito artistico: Searching for Sugar Man

 

 

 

 

 

 

 

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