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Buenos Aires come Manhattan
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Piccolo gioiello del cinema latinoamericano contemporaneo, l’esordio dell’argentino Gustavo Taretto Medianeras raccoglie risate e applausi al BFI London Film Festival 2011. Presente alla proiezione, il regista risponde alle domande del pubblico partendo dal suo rapporto con Buenos Aires: “Sono nato e cresciuto nella grande metropoli e, come il protagonista Martin, ho sempre avuto problemi nei rapporti umani. Così mio padre mi ha regalato una macchina fotografica ma, siccome le persone sfuggivano l’obiettivo, ho iniziato a fotografare le case e gli edifici di Buenos Aires, interrogandomi sulla relazione tra la città e i suoi abitanti.”

La scelta di Buenos Aires, terza protagonista della storia tra Martin e Mariana, non risponde unicamente a ragioni autobiografiche: “Credo che questa città più di altre rispecchi pienamente il modo in cui i suoi abitanti concepiscono le relazioni umane. Buenos Aires è enorme, caotica e senza alcuna pianificazione. La gente che vive in questi palazzi non si conosce, non è in grado di comunicare, è isolata e si sente in trappola.”

Da qui, l’idea di rompere i muri che costringono la vita di ciascuno aprendo una nuova finestra sul mondo, proprio nella parte meno adatta: la medianera, cioè la parete laterale, “di scarto” degli edifici, che si affaccia sul nulla. “Grazie a questa via di fuga illegale, i protagonisti iniziano a guardare le proprie vite da un altro punto di vista, illuminandole con una nuova luce e respirando un’aria diversa.”

I giovani attori di Medianeras sono una vera e propria scoperta, in particolare Pilar Lopez de Ayala: “Nonostante l’origine spagnola, Pilar è molto credibile nei panni di un’argentina, ne imita l’accento alla perfezione. I produttori hanno avuto molto coraggio a finanziare una pellicola sudamericana con una protagonista spagnola.” Il protagonista maschile Martin è interpretato da Javier Drolas, esordiente al cinema ma con un lungo curriculum teatrale in Argentina. “Tra i due attori si è creata da subito una buona alchimia, e ciò è tanto più visibile se si pensa che si sono conosciuti solo un’ora prima della prima sequenza girata insieme.”

Nella galassia di modelli e icone artistiche citati nel film, Taretto omaggia in particolare Woody Allen con un brevissimo frammento di Manhattan: “Sono cresciuto guardando i suoi film e in Medianeras ne ho imitato lo spirito, cercando di raccontare drammi e nevrosi in modo lieve, ridendoci sopra.” 

Presentato alla Berlinale lo scorso inverno, Medianeras è in attesa di un distributore per il Regno Unito, in Italia uscirà con Bolero Film. Taretto nel frattempo non ha intenzione di fermarsi: “Ho in cantiere tre sceneggiature di cui una già completa, sarà una storia di un gruppo di donne che impazzisce per aver preso troppo sole.”

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