Si sa che negli Stati Uniti la diffusione di un trailer ha quasi la stessa importanza della premiere del film stesso.
Mentre in Italia il trailer è visto come pubblicità ai film in sala, nel Paese a stelle e strisce serve a creare vera e propria attesa nei confronti di un titolo candidato a diventare un blockbuster.
Oggi sono stati rilasciati tre differenti trailer: Cars 2, The Mechanic e Red Riding Hood.
Per curiosità mi sono soffermato a vedere soltanto il terzo, attratto più che altro dalla locandina e dal nome della regista, Catherine Hardwicke.
La Hardwicke esordisce nel 2003 con un film dedicato alle ragazze adolescenti e ai loro problemi, con una rappresentazione abbastanza "favolistica" americana, Thirteen.
La sua opera procede nel 2005 con quello che al momento è decisamente il suo miglior lavoro, Lords of Dogtown, storia della nascita del fenomeno dello skateboarding, con una straordinaria colonna sonora e con dei giovanissimi Emile Hirsch e Heath Ledger. Ancora una volta adolescenti, di sesso maschile questa volta.
Nel 2006 sorprende tutti girando un film apparentemente lontano dalle sue tematiche, Nativity, storia dell'incontro di Maria e Giuseppe, fino alla nascita del Gesù Bambino. Scrivo apparentemente lontano: in realtà, in questo film la figura di Maria è proprio quella di un'adolescente di altri tempi.
Il successo planetario arriva però nel 2008, quando la regista adatta per il grande schermo il primo best seller di Stephenie Meyer, Twilight, storia di un amore impossibile tra un'adolescente e un vampiro, eternamente adolescente.
E rimanendo nel fantastico la regista adesso sconvolge la favola di Charles Perrault (e dei fratelli Grimm), Cappuccetto Rosso. Recluta per il ruolo della protagonista la nuova sex symbol, sogno erotico degli americani, Amanda Seyfried. Il pubblico femminile viene attirato dalla presenza di Shiloh Fernandez e dal fascino immortale di Gary Oldman, indimenticato Dracula per Francis Ford Coppola.
Vedendo il trailer, si ha l'impressione che anche questa volta siamo di fronte a ciò che stamattina scriveva sul Corriere della Sera Paolo Mereghetti riguardo al nuovo Harry Potter e il dono della morte: non è un film per bambini. Del resto, già Tim Burton con il suo Alice in Wonderland ci aveva dimostrato che non sempre le fiabe son roba da pargoli!
Personalmente rimango colpito dal colore del mantello della protagonista: profondamente rosso. Rispetto al suo film precedente, c'è un'esplosione di colori, come se fossero stati fin troppo trattenuti. La ricostruzione del villaggio medievale è un esempio di pura architettura.
E la trama? Beh, manco a dirlo, è un complicato triangolo amoroso! Ecco la sinossi, ufficialmente distribuita dalla Warner:
"La Seyfried interpreta la bella Valerie, innamorata di Peter (Shiloh Fernandez) ma promessa in sposa dalla famiglia ad Henry (Max Irons).
Per non essere divisi, Valerie e Peter progettano la fuga, ma vengono a sapere che la sorella maggiore della protagonista è stata brutalmente uccisa da un lupo mannaro che si aggira nella foresta che circonda il loro villaggio.
Per anni, la popolazione del luogo ha mantenuto una difficile tregua con la bestia, offrendo alla creatura un sacrificio animale mensile. Ma sotto una luna rosso sangue, il lupo ha alzato la posta in gioco prendendo una vita umana. Affamata di vendetta, la gente chiama il famoso cacciatore di lupi mannari, padre Solomon (Gary Oldman), per aiutarli ad uccidere la bestia.
L’ arrivo di Solomon porta conseguenze inaspettate, l’uomo avverte infatti che il lupo, che assume forma umana durante il giorno, potrebbe essere uno qualsiasi degli abitanti del villaggio. Mentre il bilancio delle vittime aumenta con ogni luna, Valerie inizia a sospettare che il lupo mannaro possa essere qualcuno che ama.
Il panico prende il sopravvento in città, Valerie scopre di avere un forte legame la bestia - un legame che li attira inesorabilmente insieme, facendo di lei sia una sospettata … che un’esca."
Rivedendo il trailer mi sorge un dubbio: le immagini non vi ricordano un po' il Tim Burton di "Sleepy Hollow"?
p.s. Altro piccolo deja-vu: ma la locandina non ricorda un po' troppo quella di Hard Candy? Colpa forse del rosso del cappuccetto?
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