Beh, sapete che vi dico? lo faccio anch'io il post sulle Condi-visioni.
M'ero consultata col similFoscolo messer panflo, aspettavamo direttive dall'alto,non sono arrivate in tempo utile e il post stava marcendo. E poi la nipotina (poi capirete) friggeva dalla curiosità di leggerlo,e allora vai con le...
NIPOVISIONI (sì sì, avete letto bene, nipo non nippo, niente paura!)
Fiammiferi, fiammiferi… quei simpatici pezzettini di legno chiaro con la bella capocchietta rosso mattone.
Ci giocavamo a far figure sul tavolo finchè arrivava la mamma a levarceli di mano, accidenti, mica sono giocattoli!
In bella vista un tempo nelle cucine dentro la sobria scatoletta di cartone modello dopoguerra, vicino alla stufa economica (la stufa economica! i nomi che si davano alle cose!), poi sul ripiano della cucina a gas, e infine un bel giorno spariti…cric crack, sfrrrrr, crcrcrc e l’accensione elettrica celebrò i suoi trionfi.
Se arrivava un black out c’era sempre l’accendino, nostalgico residuo di vecchi fumatori convertiti al salutismo.
In vena di amarcord prendo in mezzo Cristina, nipotina di dieci anni e poco più (ed ecco spiegato il titolo)
Cris mi chiama zia Polly, è la mia preferita, anche perchè è l'unica femmina in mezzo a un branco di figli e nipoti maschi, intelligente, impunita, si difende alla grande e attacca ancora meglio.
Chissà da chi ha preso?
L'ho trovata che guardava la scatoletta scovata chissà dove a mò di reperto archeologico, e allora decido di costruirle un bel pezzo di memoria storica. Parto dalla fiaba di Andersen, ma devo promettere subito che dopo vedremo film,aveva due punti esclamativi al posto delle pupille :
La trascrivo tutta qui, chissà quanti l'hanno letta e chissà quanti la ricordano? E poi è il momento giusto, Natale incombe minaccioso...
Evvai...
La piccola fiammiferaia
Era la fine dell'anno faceva molto freddo.Una povera bambina camminava a piedi nudi per le strade della città. La mamma le aveva dato un paio di pantofole, ma erano troppo grandi e la povera piccola le aveva perdute attraversando la strada.
Un monello si era precipitato e aveva rubato una delle pantofole perdute.Egli voleva farne una culla per la bambola della sorella.La piccola portava nel suo vecchio grembiule una gran quantità di fiammiferi che doveva vendere.
Sfortunatamente c'era in giro poca gente, infatti quasi tutti erano a casa impegnati nei preparativi della festa e la poverina non aveva guadagnato neanche un soldo.
Tremante di freddo e spossata, la bambina si sedette nella neve, non osava tornare a casa, poiché sapeva che il padre l'avrebbe picchiata vedendola tornare con tutti i fiammiferi e senza la più piccola moneta.
Le mani della bambina erano quasi gelate.Un pochino di calore avrebbe fatto loro bene! La piccola prese un fiammifero e lo sfregò contro il muro.
Una fiammella si accese e nella dolce luce alla bambina parve di essere seduta davanti a una grande stufa! Le mani e i piedi cominciavano a riscaldarsi, ma la fiamma durò poco e la stufa scomparve. La piccola sfregò il secondo fiammifero e, attraverso il muro di una casa, vide una tavola riccamente preparata.In un piatto fumava un'oca arrosto...
All'improvviso, il piatto con l'oca si mise a volare sopra la tavola e la bambina stupefatta, pensò che l'attendeva un delizioso pranzetto.Anche questa volta, il fiammifero si spense enon restò che il muro bianco e freddo.
La povera piccola accese un terzo fiammifero e all'istante si trovò seduta sotto un magnifico albero di Natale.
Mille candeline brillavano e immagini variopinte danzavano attorno all'abete.Quando la piccola alzò le mani il fiammifero si spense.
Tutte le candele cominciarono a salire in alto verso il cielo e la piccola fiammiferaia si accorse che non erano che stelle.Una di loro tracciò una scia luminosa nel cielo: era una stella cadente.La bambina pensò alla nonna che le parlava delle stelle.
La nonna era tanto buona! Peccato che non fosse più al mondo.
Quando la bambina sfregò un altro fiammifero sul muro, apparve una grande luce. In quel momento la piccola vide la nonna tanto dolce e gentile che le sorrideva.
-Nonna, - escalmò la bambina - portami con te! Quando il fiammifero si spegnerà, so che non sarai più là. Anche tu sparirai come la stufa, l'oca arrosto e l'albero di Natale!
E per far restare l'immagine della nonna, sfregò uno dopo l'altro i fiammiferi.
Mai come in quel momento la nonna era stata così bella.La vecchina prese la nipotina in braccio e tutte e due, trasportate da una grande luce, volarono in alto, così in alto dove non c'era fame, freddo né paura.
Erano con Dio.
Mmmm, mentre leggevo con grande immedesimazione la sbirciavo, come si dice, sottecchi, e non mi sembrava al colmo dell’entusiasmo.
“Ma Cri, non è bellissima????? Io ho pianto tanto quando me la lessero alla tua età!”
“Zia Pollastrella, tu piangeresti anche adesso! ahahaha”
(come sanno ferire i bambini quando ridono di noi!)
Oddio oddio, ma che mostri abbiamo generato? Non mi dò pace, e così adesso la punisco.
“Bene Cri - dico con malcelato sussiego - adesso vediamo un film sempre sul tema fiammiferi, ti potrebbe piacere, niente melassa, il regista scommise una volta che si può fare un film anche con un fiammifero”
Fa distrattamente cenno di sì con la testa, poi mi guarda divertita, ha capito che oggi non è giornata, ma mi vuole bene e mi accetta così.
Parte il DVD, La Fiammiferaia di Kaurismaki.
La fiammiferaia (1989)
di Aki Kaurismäki con Kati Outinen, Elina Salo, Esko Nikkari, Vesa Vierikko, Silu Seppälä
Forse dieci anni non è l’età migliore per vedere questo film, certo la reazione non è stata catatonica come la prima, spero di non aver spezzato qualcosa di fondamentale nel suo immaginario e che venga su normale, era proprio galvanizzata, non riusciva a capire perché le cose andassero in quel modo, ma Iris le è piaciuta e, non mi vorrei sbagliare, ma un po’ di commozione c’era, anche se me l’ha tenuta accuratamente nascosta.
Tempo due minuti e arriva il commento da dura: “A ziè, ma chi gliel’ha fatto fa’ a Iris ad ammazza’ tutti, così poi è finita in prigione? Se ci metteva un bel po’ di guttalax nei bicchieri ci facevamo quattro risate! ahahaha! Comunque mi è piaciuto vedere come si fanno i fiammiferi”
E meno male!
Ragazzi, non ho parole! Il gap generazionale! Non ci credevo una volta, ma c’è, è incolmabile, inutile far sforzi ( e sulla sua commozione m'ero proprio sbagliata).
Tento l’ultimo colpo, poi getto la spugna.
“Senti Cri, abbi pazienza, ma adesso vedi un film che, se non ti piace da morire, ti ripudio. Tra l’altro è girato a Teramo, almeno un po’ di sano amor di patria!”
“Ok, ok, ma poi andiamo a comprare la…” non so cosa ha detto, un nome strano che capiscono solo lei e il bottegaio che gliela venderà.
Bene, tocca a L’uomo fiammifero di Marco Chiarini, stavolta vado sul sicuro, porca puzzola!
Evvai! giuro che le è piaciuto da morire, non glielo chiedo per non metterla in difficoltà, ha deciso di assumere un’aria scettica con me, mi vuole tenere in pugno, e io faccio finta di niente.
Però, dopo un po’ che sta zitta a rimuginare, mi fa:
“Zia, ma questo Marco Chiarini è proprio di Teramo?”
“Certo, e la tua mamma è stata compagna di scuola della sua… ma adesso preparati che usciamo” dico affettando indifferenza.
“Zia, non è che lo potrei conoscere per chiedergli un po’ di cose?”
“Proveremo, non si sa mai... ma cosa vuoi chiedergli?”
" Cose di bambini, i grandi non possono capire..."
E già,i grandi non possono, è vero...usciamo va'...
Vuol parlare al regista! Boh! E’ nata una piccola cinefila? E chi lo sa, però meno male che non ci tocca andare fino in Finlandia a chiedere a Kaurismaki perché non ha usato il guttalax invece che il veleno per topi!!
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