Non voglio scrivere un'opinione sul film “This must be the place”, perché non me la sono fatta. E' un film carino, simpatico, banale e pieno di simbolismi che sinceramente non ho molto apprezzato, soprattutto nel finale...Ma non voglio scrivere un'opinione sul film.
Non voglio scrivere sul personaggio di Cheyenne, interpretato da Sean Penn, non voglio soffermarmi sulla “troppa carne al fuoco” o “sulle mancate risposte alle troppe (forse) aspettative”....sinceramente ho anche letto poche opinioni proprio per non esserne in qualche modo influenzata, vedevo però schizzare dalle 2 alle 3 alle 4 stelle, perciò ero preparata a tutto.
Al mio circolino ho chiesto ai miei amici che avevano già visto il film, cosa ne pensassero:
“Sean Penn è un grande”, “Bellissimo l'ho visto due volte”, “Non ho capito dove volesse andare a parare”, “Mah...ha voluto strafare”, “Mi ha fatto inc....are”, “L'America gli ha dato alla testa”, “A me è garbato di molto”....
...ma nessuno che mi abbia detto qualcosa sulla colonna sonora!
Non voglio parlare del film, ma di una scena soltanto, quella dove Cheyenne solo in una camera d'albergo, balla “The Passenger” di Iggy Pop. Beh...con mio marito ci siamo dati una gomitata pazzesca al cinema, perché io quella canzone l'ho ballata fino a finire la suola dei miei anfibi, per quelli della mia età “The Passenger” era quasi il biglietto d'ingresso per entrare in discoteca: primo e ultimo pezzo della serata, come dire: “ben arrivati” e “tornate presto”.
La Maghella a 15 anni ballava “The Passenger” esattamente come Cheyenne la balla nella camera d'albergo, e anche ora mi capita (proprio come a lui) di ballettare qualche canzone di quegli anni in quella maniera mentre mi lavo i denti.
Cappotto lungo, capelli cortissimi, pantaloni stretti maglione nero largo, anfibi...questo era l'abbigliamento per la Maghella il sabato sera, quando grazie ad un fratello più grande di un'amica si riusciva ad andare a ballare al “Black Doors” (sparito ora, naturalmente).
Devo dire che Cheyenne la balla benissimo, e quella scena mi ha davvero commosso, perché veramente nostalgica e carica di emozioni. Un passato che schiaffeggia come una ventata fredda, una vecchia e super sentita canzone, inflazionata, ormai poco sopportata, che non riascolterei più sul mio i-pod, ma che se “capita” inaspettatamente, senza preavviso, mentre mi lavo i denti la DEVO ballare, come se ubbidissi ad un vecchio richiamo, quasi fastidioso, ma al quale è impossibile disubbidire.
“The Passenger” è veramente il passato, impossibile da cancellare, non è come un trucco di make-up, non è come un vestito fuori moda, non è come una capigliatura diventata ingestibile...è la memoria, quel flusso di energia che continua a passare nei fluidi del corpo e ci fa muovere, ci fa ballare, e in qualche caso ci fa versare qualche lacrima.
Non parlerò del film nel suo complesso, né se mi ha deluso o meno, se gli attori sono stati bravi o no...perché più che un film da vedere, mi è sembrato un film da ballare questo, per “This must be the place” dei Talking Heads, e soprattutto per “The passenger” di Iggy Pop....Peccato che non ho trovato la scena da postare, ma soltanto nel trailer si intravede qualche attimo...
Sì...forse ero in vena nostalgica quando ho visto questo film, ma con canzoni così “vissute” era impossibile per me non parlarne.
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