Uscirà in sala il prossimo 23 novembre Anche se è amore non si vede, il nuovo e atteso film del duo Ficarra e Picone che per la prima volta si cimentano da soli alla regia.
Coprotagoniste del film, alla cui sceneggiatura ha partecipato anche Francesco Bruni, sono tre donne: Ambra Angiolini, Diane Fleri e Sascha Zacharias.
Oggi, ne vediamo alcune immagini direttamente dal trailer definitivo, dai microtrailer, dal backstage e ce lo facciamo raccontare dai diretti interessati.
Salvo e Valentino (Ficarra e Picone) sono due amici che hanno una piccola società di servizi per il turismo. Il loro mezzo, un restaurato e coloratissimo autobus inglese di qualche anno fa, trasporta i turisti tra i monumenti di Torino, una delle più belle città italiane. Salvo e Valentino sono due personaggi totalmente opposti tra loro. Valentino è abbastanza timido e riservato, mentre Salvo è parecchio intraprendente e sfacciato. Alle loro dipendenze c'è Natascha (Sascha Zacharias) una giovane e bella guida turistica, totalmente ignorante sull’argomento. Valentino ha una relazione stabile con Gisella (Ambra Angiolini): la sua fidanzata storica, che ama di un amore morboso, totalizzante e oppressivo. Ecco che questa relazione arriva inevitabilmente al capolinea. Entra quindi in gioco il fidato amico Salvo, con l’obiettivo di fargli riscoprire la passione per l’universo femminile. Desiderio di Valentino, invece, è quello di trovare la compagna di vita all’amico e collega di lavoro per mettere fine alla sua vita scanzonata e frivola. Ovviamente gli obiettivi di entrambi sono sconosciuti ai diretti interessanti e per questo la strada delle buone intenzioni sarà lastricata di difficoltà, incomprensioni, disguidi, equivoci, gelosie e tanto altro. Venire a capo di questa situazione non sarà cosa facile. E come se non bastasse a complicare tutto, arriva dagli States un’amica di vecchia data Sonia, (Diane Fleri), che di certo non aiuterà a sbrogliare l’intricata vicenda.
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Anche se è amore non si vede è il nostro quarto film. Dopo tre film girati in Sicilia abbiamo sentito l'esigenza di confrontarci con un'ambientazione diversa. Sarebbe una facile battuta dire che in Sicilia emigrano pure i film. E, da buon siciliano, questo film è emigrato a Torino. La scelta della location è stata abbastanza semplice: il lavoro dei due protagonisti, autisti di un autobus turistico, presupponeva la necessità di una città d'arte. E, fra queste, la meno esposta, cinematograficamente, ci sembrava appunto Torino. Con la sua eleganza da capitale, con la sua geometria, con i suoi tricolori, appesi alle finestre della gente comune, a ricordarci i nostri 150 anni di storia. Torino crocevia di gente e di storie. Lì, appena arrivati con la nostra scenografa Paola Bizzarri, abbiamo visto prendere vita la nostra storia. Abbiamo immaginato il nostro autobus d'antan viaggiare tra i monumenti, Sascha Zacharias trasformarsi in Natasha, improbabile guida turistica esposta agli assalti amorosi di Ficarra. Abbiamo immaginato, ancora, Ambra vivere il suo tormento d'amore accanto a Picone e Diane Fleri tornare dall'America con il suo antipaticissimo fidanzato per complicare ulteriormente la storia, il tutto mentre una comitiva di amici si prepara a un matrimonio.
Poi, presa la decisione sulla location, è stato un attimo: è arrivato Cesare Accetta ad impostare la fotografia, Cristina Francioni con i suoi costumi, e poi tutti i reparti, i camion, i camper, i cestini, le notti infinite, le albe impossibili, gli acquazzoni imprevisti, e il sole accecante, l'afa asfissiante, le attese snervanti. E tutti noi, attori e tecnici, lì a litigare e a scornarci come se, da ogni metro di pellicola girato, dipendessero le sorti del mondo. Poi, così come è arrivato, il grande carrozzone del cinema, se ne è andato e con lui tutti gli amici che ci accompagnano, con la promessa di rivederci per il prossimo film il prima possibile. A noi sono rimasti diverse migliaia di metri di pellicola da montare con il nostro amato Claudio Di Mauro e la sensazione di avere vissuto un'avventura meravigliosa. Un piccolo viaggio tra le assurdità, i disguidi e le complicazioni di un sentimento che ci fa tribolare, perché spesso... Anche se è amore non si vede.
Ficarra e Picone
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Ambra Angiolini
Che esperienza è stata per te lavorare con Ficarra e Picone?
L’esperienza più interessante è stata conoscere Salvo e Valentino: una volta entrata nelle loro dinamiche, tra le loro fragilità, la grande esperienza, la loro unicità, non si può più parlare di LAVORARE con loro ma di APPASSIONARSI a quello che diventerà il "nostro" film.
Raccontaci qualcosa del personaggio di Gisella.
Gisella è una donna apparentemente schiacciata da tutto quello che sopporta e che per assurdo, rende lei insopportabile.
All'inizio non avevo ben capito quanto potesse diventare simpatica e umana ai miei occhi... Poi una mattina in una scena importante del film l'ho incontrata e me ne sono innamorata. Da quel giorno la mia hostess di ferro, fidanzata di Valentino e complice, suo malgrado, di Salvo, l'amico molesto, mi è sembrata meravigliosa.
Una donna nevrotica e speciale come tante, quindi validissima da raccontare. GISELLONA adesso è miaaaaaa na na na na nannanna!
Gli equivoci dell'amore sono alla base di questa nuova commedia diretta da Ficarra e Picone. L'amore è un tema molto ricorrente nei film.
Cos’ha di diverso questo lungometraggio dagli altri, che trattano lo stesso argomento?
L'argomento AMORE per definizione ha molte facce, tante prospettive che ognuno guarda da varie angolazioni e con un suo modo.
Ficarra e Picone hanno raccontato tutto quello che NON SI VEDE.
Il mistero dell'innamorarsi sempre per sottrazione e quasi mai per il suo contrario.
Una vera commedia degli equivoci con tutta la genialità del mio duo comico preferito (prometto che lo dirò anche finita la promozione).
LOVE U – GisellAmbra
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Diane Fleri
Sei finita sul set di due attori-registi. Raccontaci un po' la tua esperienza.
Il fatto che siano due ha reso tutto più vivo, fonte di dibattito, anche perché per fortuna si assomigliano poco e nessuno dei due è stato mai disposto a cedere facilmente sulle proprie idee.
Inoltre ascoltavano volentieri pareri esterni.
Il fatto che siano attori è stato di grande godimento per me, poiché non avevo mai lavorato prima d'ora con attori comici e il loro ritmo, i loro toni, le loro espressioni, i loro corpi portano nuovo gioco alla recitazione, dal quale è inevitabile farsi prendere. Ho avuto anche qualche splendido momento di improvvisazione.
Il fatto che siano registi ha reso tutto più facile dal punto di vista attoriale, perché mentre reciti non ti devi chiedere se al regista, che sta chissà dove, sta piacendo la scena, ma semplicemente dialoghi e lavori direttamente con loro.
Si toglie una patina dalla figura del regista, è più chiaro ciò che vogliono, anzi lo fanno essi stessi.
Chi è Sonia, e quanto di Sonia c'è in Diane?
Sonia è una ragazza solare, e in questo ci assomigliamo.
È molto legata ai suoi amici di vecchia data Ficarra e Picone, e anche in questo siamo simili anche se non sono di vecchia data. A un certo punto va a vivere all'estero, e torna a trovarli in occasione di un matrimonio. Crede nell'amore e non ha mai smesso di rimanere quella ragazza semplice e vispa che era prima di partire: grazie al cielo ci assomigliamo anche in questo.
Crede nell'amicizia, ma ha le idee confuse e tende a complicarsi la vita. Purtroppo le assomiglio anche in quest'ultimo aspetto.
Gli equivoci dell'amore sono alla base di questa commedia. L'amore è un tema molto ricorrente nei film. Cosa ha di diverso questo lungometraggio dagli altri, che trattano lo stesso argomento?
M'immagino che si siano ritrovati un giorno a guardarsi nelle palle degli occhi e si siano detti "vogliamo tirarci su le maniche e affrontare anche noi questo benedetto tema dell'amore???".
Ma credo che più che di una vocazione, si sia trattata di una sfida. E per essere sicuri di non scapparne strada facendo, hanno voluto mettersi ben bene i bastoni tra le ruote, scegliendo non una, ma tre donne diverse, per raccontare amori, cotte e stati d'animo…e non hanno avuto pietà! Ci prendono e si prendono in giro portando all'estremo ogni situazione, rendendo buffe anche le donne, cosa rara in Italia, e infierendo con la loro comicità sui momenti più drammatici.
Nonostante ciò traspare poesia e delicatezza nelmloro modo di guardare all'amore.
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Sascha Zacharias
Com'è stato l'incontro con Ficarra e Picone?
Il primo incontro è avvenuto al provino. È stato difficile ma stimolante perché Salvo mi ha messo alla prova prendendomi un po’ in giro. Forse stavano immaginando già il mio ruolo nel film!
Durante tutta la lavorazione del film, accanto a questi due affiatati e divertentissimi attori, ho conosciuto due brave persone che hanno fatto in modo che noi attori del cast fossimo importanti tutti allo stesso modo.
Sono attori generosi, registi onesti ed entusiasti. Ero serena e felice mentre lavoravo e posso solo dire che voglio loro un bene dell’anima.
Se dovessi descrivere il personaggio di Natascha, cosa ci racconteresti?
Il mio fratellino è venuto sul set a vedermi girare. E dopo la prima scena gli ho chiesto: “Come ero?”. E mi ha risposto “Te stessa”.
La realtà è che con i ruoli che sento vicini al mio modo di essere cerco più di vivere che recitare. Ma Natascha non è esattamente come Sascha e il mio personaggio rientra in una tipologia di satira vicina alla commedia dell’arte.
Mi diverte molto recitare in Italia, è come essere bambini, ti puoi sfogare quanto vuoi, non è mai troppo, al contrario della Svezia, dove sono cresciuta, ho lavorato e studiato.
Natascha è una ragazza molto stupida, ma questa stupidità la rende anche coraggiosa tanto da accettare un lavoro che non conosce e non ha mai svolto.
Deve per esempio sapere la storia di Torino e poiché non la conosce, dice si a tutto. Natascha è sicuramente viziata ma anche maltrattata dagli uomini e non sa capire i segnali che questi le mandano sul suo modo di vestire e di parlare.
È onesta e una buona amica, è fedele, dolce ma anche molto disorganizzata e immatura.
Gli equivoci dell'amore sono alla base di questa nuova commedia.L'amore è un tema molto ricorrente nei film. Cosa ha di diverso questo lungometraggio dagli altri, che trattano lo stesso argomento?
È un racconto dove s’intrecciano le storie di cinque personaggi con diversi problemi d’amore.
Credo che anche se l’argomento non è nuovo, tutto dipende da come lo fai, da come lo racconti!
Ficarra e Picone riescono a creare un’atmosfera molto personale con tempi e battute comiche che piacciono molto.
È una commedia sull’amore che fa ridere e fa pensare: a volte è meglio non prendersi troppo sul serio nella vita, e sicuramente in questo film non lo fa nessuno!
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