Questa potrebbe essere una favola che aspetta trepidante il lieto fine. Stasera al Centro Elsa Morante alle 21 per la Vetrina dei Giovani Cineasti Italiani si presenta Silver Case di Christian Filippella, una pellicola che aveva fatto la sua prima comparsa al Mercato del Film di Cannes lo scorso maggio.
Si tratta di una produzione indipendente girata interamente a Hollywood con un cast che farebbe invidia alle migliori produzioni d'oltreoceano. Chi ha visto il film, parla ad esempio di una memorabile interpretazione di Eric Roberts (si, il fratello di Julia), in forma come ai tempi de Il Papa di Greenwich Village, e di Seymour Cassel, il cui nome è legato principalmente a Volti di John Cassavetes. A completare il cast, arriva anche il nome di Shalim Ortiz, celebre per il suo ruolo nella serie tv Heroes.
A dirigere la storia è un giovane regista italiano: Christian Filippella, laureatosi in regia all'American Film Institute di Los Angeles (qui un'intervista radio).
«Dopo aver perfezionato i miei studi di regia sia in Europa che in America, mi aspettavo di trovare molte opportunità di lavoro. Ma la verità era un'altra: nessuna porta sembra aprirsi di fronte a un giovane regista. Avevo davanti a me due vie da perseguire: ritornare in Italia e accedere ai fondi governativi che il Ministero mette a disposizione delle opere prime o rimanere negli States a tentare la strada della produzione indipendente. Ho scelto la seconda strada e Silver Case ne è il risultato: di questo film sono produttore, regista, autore, direttore della fotografia e montatore. Non è stato facile, il budget era limitato ma il risultato è di grande fascino: io stesso penso al film come a una donna bellissima, con i capelli corti e molto sex appeal.
Ho scritto il copione di questo thriller con venature da commedia in soli tre giorni. Tre settimane dopo già giravo con un cast di attori che avevo avuto modo di conoscere in precedenza: Eric Roberts era perfetto per il ruolo del "Senatore". Non vedo l'ora che lo si proietti e la gente lo veda».
E se Eric Roberts definisce Filippella un "actor's director", ovvero un regista che piace agli attori per la sua esperienza, il biglietto da visita mi sembra più che promettente.
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