La notizia ha quasi dell'incredibile, considerando che si tratta di un film indipendente mai uscito in sala di cui l'80% di voi non ha mai sentito parlare. E, ancora più incredibile, è il fatto che arrivi dalla Cina: pensate un po', molti di voi si prodigano alla ricerca di film orientali per ammirarne regia e trama e da quelle parti, invece, guardano e scoprono il cinema di casa nostra che noi puntualmente snobbiamo.
Ainom di Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo ha vinto il premio alla miglior regia al Golden Rooster & Hundred Flowers Film Festival, evento con sterminata platea e giuria tale da essere definito l'Oscar cinese, battendo film come Poetry e Potiche.
Il film racconta di immigrazione e integrazione ma, udite udite - e questa è una bella novità -, senza ricorrere ai soliti cliché visti in ultime pellicole più blasonate e "nominate". Lo ha prodotto una piccola società milanese, la Apropositodifilm, con il sostegno della regione Piemonte, e ha tutti gli aspetti del thriller immerso nel bianco delle Alpi.
Il biglietto da visita per arrivare in sala mi sembra più che ottimo: quale distributore accetterà la sfida di portarlo sugli schermi? Io lancio l'amo, chissà che qualche pesce non abbocchi e dimentichi i mille discorsi sull'appeal commerciale, sui nomi noti e sul ritorno economico.
"Ainom, narrativamente costruito sull’attesa della fuga (riuscirà o no la nostra eroina? E come?), resta comunque un film che indaga la psiche; l'attenzione della sceneggiatura e della regia è focalizzata sulle relazioni di potere e di ribellione tra i personaggi, con un occhio particolare alle dinamiche di genere donna-uomo: Ainom-Enrico; Ludovica-Alberto.
La questione dell'immigrazione è affrontata più da un punto di vista privato che politico, perché ogni riflessione sulla società deve partire da un'indagine sui suoi tipi psicologici.
Dal punto di vista visivo, la montagna e la neve, il piccolo paese, la stazione sciistica, il monastero, contribuiscono a sottolineare e rappresentare le dinamiche dell'intreccio e dei personaggi".
Mario Garofalo, Lorenzo Ceva Valla
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Mi sa che dicendo che l'80% della gente non ne ha sentito parlare sei andato anche cauto! Direi una bella storia (l'avventura del film), che adesso andrebbe conclusa con un'uscita in sala ...
Eh, Dany... la mia è stata una statistica calcolata in maniera forfettaria: "Ainom", al di là del premio, merita di arrivare in sala per motivi più che altro artistici :)
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