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Bette Davis...la grande Strega
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Nata agli inizi del secolo scorso, questa piccola, grande, donna è riuscita nell'arco di cinquant'anni e 120 pellicole (tra lungometraggi, corti e tv) a dimostrare di essere un'attrice di serie A, stirpe reale di Hollywood.

Non bella, fuori dagli standard della bellezza classica in stile Jean Harlow, seppe sviluppare un modo di recitare tutto personale e pieno di manierismi. L'esperienza teatrale degli inizi le permise di aprire le porte di Hollywood. Giovanissima si recò alla stazione di Los Angeles per firmare un contratto con la Universal e non fu riconosciuta.


Iniziò la sua carriera cinematografica a 23 anni con il film The Bad Sister (di Hobart Henley) al fianco della grande attrice del muto Zasu Pitts (Rapacità). La Universal non sapeva cosa fare di questo "scricciolo marrone" e prima del 1932 le rescisse il contratto.

Prima di ripartire la Davis ricevette una telefonata dal grande attore inglese George Arliss (vincitore di un Oscar per Disraeli) e le propose una parte nel suo film, The Man Who Played God e distribuito dalla Warner. La casa di produzione le fece un contratto che durò diciotto anni (fino al 1949) e trasformò la giovane in una Diva.

Nota per le sue lotte con i produttori, la Davis divenne famosa per gli occhi sporgenti, le sigarette e per la camminata "scattosa". Nel 1932 fece il suo primo ruolo di cattiva in The Cabin in the Cotton (Tentazioni, Michael Curtiz) e nel 1934 bissò il successo ottenendo la parte della cameriera senza scrupoli, Mildred Rogers nel film di John Cromwell, Of Human Bondage (Schiavo d'amore)per il quale ottenne una nomination scritta agli Oscar.

Il riscatto morale lo avrà l'anno successivo con il film Dangerous (Paura d'amare, Alfred E. Green, 1935), vincendo, così, l'ambita statuetta (la Davis dirà in seguito che fu un premio di consolazione).
Dopo aver girato The Petrified Forest (La foresta pietrificata, Archie Mayo) insieme a Leslie Howard e Humphrey Bogart, le furono affidati brutti copioni che per contratto dovette interpretare. Accettò di girare due film all'estero con il magnate Ludovico Toeplitz per la somma di ventimila sterline a film e i legali della Warner le fecero causa. Scoppiò uno scandalo e l'attrice perse la causa ma non il suo orgoglio di donna. Convinta da Arliss a tornare, la Davis da quel momento fu rispettata come donna di talento e girò nel 1937 due film interessanti: Marked Woman (Le cinque schiave, Lloyd Bacon)e Kid Galhad (L'uomo di bronzo, Michael Curtiz).

Nel 1938 avendo rifiutato la parte di Scarlett O'Hara in Via col vento, accettò invece la parte di un'altra bellezza del Sud nel film di William Wyler, Jezebel (Figlia del vento), per il quale vinse il suo secondo Oscar. Volle e ottenne a tutti i costi la parte di una donna malata di tumore al cervello nel film di Edmund Goulding, Dark Victory (Tramonto) e ottenne un'altra candidatura all'Oscar (la terza di dieci). Dopo aver girato insieme alla rivale Miriam Hopkins il film The Old Maid (Il grande amore, 1939), sempre per la regia di Goulding, la Davis, a trent'anni accettò di interpretare un ruolo molto difficile: quello della regina Elisabetta I nel film, The Private Lives of Elizabeth and Essex (Il conte di Essex)insieme a Olivia De Havilland e Errol Flynn. Questo ruolo le permetterà di mettere a nudo la sua grande recitazione.

Negli anni 40 lavorerà di nuovo con il grande William Wyler (l'unico regista dispotico che riuscì a tener testa alla Davis) nel film The Letter (Ombre malesi) e in The Little Foxes (Piccole volpi). Per entrambi ottenne la nomination all'Oscar. Nel 1942 recitò di nuovo al fianco dell'amica di sempre, Olivia De Havilland, nel dramma di John Huston, In This Our Life (In questa nostra vita) e nel film di Irving Rapper Now,Voyager (Perdutamente tua) con Gladys Cooper e Claude Rains. Durante la seconda guerra mondiale fondò insieme a James Cagney, l'Hollywood Canteen, una factory per i soldati di guerra e accettò di girare nel 1943 il film Old Aquaintance (L'amica) per la regia di Vincent Sherman con la nemica Miriam Hopkins. Nel 1944 ottenne un'altra candidatura sempre sotto la regia di Sherman del film, Mr. Skeffington (La signora Skeffington) e nel 1945 accettò il ruolo di Miss Moffat nel film The Corn is green (Il grano è verde).

Dopo aver prodotto e interpretato il duplice ruolo di due gemelle nel film, A Stolen Life (L'anima e il volto), la carriera dell'attrice subì un arresto. Il contratto con la Warner si concluse nel 1949 dopo aver girato un brutto film con Joseph Cotten chiamato Beyond the forest (Peccato). Nel 1950 torna sul grande schermo sostituendo Claudette Colbert nel ruolo di Margo Channing, nel film di J. Mankiewicz, All about Eve (Eva contro Eva) con un cast stellare. Si sposa in quarte nozze con l'attore e collega Gary Merrill e adotta due bambini (la Davis aveva avuto una figlia naturale nel 1947, Barbara Davis Sherry, detta B.D.).

Nel 1952 ricevette un'altra candidatura per il film, The Star (La Diva) insieme a Natalie Wood e Sterlyng Hayden e nel 1955 (a quasi 50 anni) accettò di rifare il ruolo della regina Elisabetta I nel film, The Virgin Queen (Il favorito della grande regina) per la regia di Henry Koster. Agli inizi degli anni 60 girò l'ultimo film di Frank Capra, Pocketful of Miracles (Angeli con la pistola) e nel 1961 cominciò le riprese del film che avrebbe rilanciato la carriera della Diva, What ever happened to Baby Jane? (Che fine ha fatto Baby Jane?) per la regia di Robert Aldrich. Messa a confronto con un'altra grande attrice, Joan Crawford, la Davis diede una spettacolare prova recitativa e ottenne la decima e ultima candidatura all'Oscar. Da questo momento in poi, reciterà in parti da vecchia strega in pellicole thriller-horror tra cui ricordiamo, Dead Ringer (Chi giace nella mia bara?), Where Love has gone (Quando l'amore se ne è andato), Hush...Hush...Sweet Charlotte (Piano...piano, dolce Carlotta), sempre per la regia di Aldrich che sostituì la Crawford con la De Havilland.

La Davis nel 1965 si recò a Londra dove girò un altro film horror, The Nanny (Nanny, la governante) per la regia di Seth Holt e The Anniversary (L'anniversario, Roy Ward Baker, 1968). Negli anni 70 prese parte a pellicole di successo medio alto, tra cui Lo scopone scientifico (girato in Italia) di Luigi Comencini con Alberto Sordi, Silvana Mangano, Joseph Cotten e Domenico Modugno e nel film horror, Burnt Offerings (Ballata macabra) con Karen Black e Oliver Reed nel 1976.

Nel 1978 fece parte del cast stellare nel film tratto da un romanzo di Agatha Christie, Death on the Nile (Assassinio sul Nilo) e nel 1980 sotto la regia di John Hough fece un altro film fanta-horror dal titolo, The Watcher in the Woods (Gli occhi del parco). In questo periodo lavorò molto in televisione, vincendo nel 1979 un Emmy per il suo ruolo in Strangers (Abisso: storia di una madre e di una figlia) con Gena Rowlands. Ammalatasi di tumore nel 1983 mentre stava girando il plot di una serie televisiva (Hotel di Aaron Spelling), l'attrice subì una mastectomia ed ebbe un inctus.

La figlia B.D. scrisse un libro di memorie che pubblicò nel 1985 dal titolo, My Mother's Keeper (Mia madre è un'aguzzina) nel quale screditò la madre facendola passare per un'alcolizzata. La Davis non si riprenderà del tutto da questo duro colpo ma aiutata dalla fedele segretaria Kathryn Sermak, scrisse nel 1987 un libro autobiografico dal titolo, This and That (Questo e quello), e prese parte al suo penultimo film, The Whales of August (Le balene d'agosto) per la regia di Lindsay Anderson con Lillian Gish, Vincent Price e Ann Sothern.

Il suo ultimo film risale all'anno successivo, Wicked Stepmother (Strega per un giorno).

Si spegne in Francia il 6 ottobre 1989 a 81 anni. Due giorni prima dalla morte, aveva ritirato il premio alla carriera al Festival di San Sebastiano.

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