" Durante tutte le riprese di The Lady,ho fatto mie le parole di Obama:Aung San Suu Kyi è per me un'eroina e una sorgente continua di ispirazione.
"Perchè il coraggio e la determinazione dell'attivista pacifista birmana hanno creato in tutto il mondo una sorta di catena di forte fratellanza,in nome della libertà,della democrazia e dei diritti umani." dice il regista Luc Besson,che ha portato il film al 36°Festival di Toronto e il 27 ottobre inaugurerà quello di Roma.
Al fianco di Besson erano a Toronto tutti i protagonisti del film,a cominciare da Michelle Yeoh,l'attrice 46enne nata in Malesia,protagonista di Memorie di una geisha e La tigre e il dragone.E' stata la Yeoh che ha portato a Besson il copione, scritto, in tre anni di lavoro,da Rebecca Frayn,e ideato prima ancora che alla leader birmana fosse assegnato nel 1991 il Premio Nobel per la pace.
Racconta Besson:" Sia io che Michelle abbiamo incontrato diverse volte Suu Kyi,attraverso inenarrabili difficoltà.La prima volta ero molto turbato dall'emozione,dicevo a me stesso che era come se avessi dovuto incontrare Gandhi.Quando Suu Kyi fu liberata nel novembre 2010 pensai per un attimo che il nostro lavoro avrebbe perso alcuni significati,ma mi convinsi subito che non era così.Gli arresti domiciliari sono stati durissimi per lei e con inumane restrizioni.Il suo partito politico è stato smembrato dai generali,se lasciasse il Paese non potrebbe mai tornarvi e per lei sono stati cancellati tutti i fondamentali diritti umani di parola ed espressione."
Abbondano sugli schermi di Toronto i film biografici e storici,ma Besson puntualizza:"The Lady trascende la figura della protagonista,nell'affresco di una tirannia,che elimina qualsiasi voto popolare e vieta il privato,con estreme e dolorose conseguenze."
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