"L'intero XX secolo è considerato l'Età dell'Oro dell'arte dell'illustrazione. C'erano dei giganti in quei giorni: artisti di ineguagliabile visionarietà, dall'immaginazione prodigiosa e dall'entusiasmo contagioso. Artisti come Frank Frazetta."
Sono parole di Arnie Fenner, estratte dal magnifico Icon, monumentale volume retrospettivo sull'arte di Frank Frazetta (nello specifico dal saggio Frank Frazetta: Master of Imagination): nato il 9 febbraio 1928, newyorkese di Brooklyn, Frazetta è stato pittore, illustratore e scultore tra i più prestigiosi e leggendari dell'arte fantasy. Bambino prodigio, a soli otto anni frequentava già la Brooklyn Academy of Fine Arts, a sedici aveva disegnato i suoi primi fumetti, a poco più di trenta aveva già pubblicato per la EC Comics, la Avon e la National Comics, permettendosi anche il lusso di rifiutare un vantaggioso contratto per Walt Disney per poter continuare a realizzare le strisce di Li'l Abner in coppia con Al Capp. La svolta della carriera arrivò negli anni Sessanta: ai primi incarichi per le copertine dei romanzi d'avventura e dei capolavori di Edgar Rice Burroughs, infatti, seguiranno e si sovrapporranno, in un vorticoso ed esaltante crescendo, i lavori per Creepy, Eerie, Vampirella, i suoi valorosi guerrieri, le sue sensuali fanciulle, Conan il barbaro (con i dieci milioni di copie vendute nel 1966 per la storica edizione Lancer di Conan the Adventurer di Robert E. Howard e L. Sprague De Camp), il Death Dealer, i suoi reami incantati ed i suoi orrori terrificanti, sublime apoteosi dello sword & sorcery più affascinante e coinvolgente. Oltre, naturalmente, tra il 1965 e il 1996, ad una serie (poco più di una dozzina in tutto) di meravigliosi poster cinematografici. Sulla folgorante carriera, le dinamiche e le tecniche (dalla pittura ad olio agli acquarelli) delle creazioni artistiche di Frazetta, recentemente scomparso (stroncato da un infarto il 10 maggio 2010 a Fort Myers in Florida), si consiglia ad ogni appassionato, oltre alla lettura del volume segnalato in bibliografia, la visione dello splendido documentario Frank Frazetta: Painting with Fire, realizzato nel 2003 da Lance Laspina. Ad omaggiare il maestro sfilano alcune tra le firme più scintillanti della storia dell'illustrazione americana (John Buscema, Neal Adams, Joe Jusko, Mike Kaluta, Al Williamson, William Stout, Bernie Wrightson, Simon Bisley) e del mondo della cultura e dello spettacolo (Forrest J. Ackerman, Ralph Bakshi, John Milius, Glenn Danzig, Bo Derek). Questo il trailer:
Per ripercorrere in dettaglio la carriera "cinematografica" di Frazetta giunge in prezioso soccorso il resoconto (Frank Frazetta: Motion Picture & Television Advertising Artist) stilato da William Stout e contenuto nel volume citato. Il suo primo poster, commissionatogli nel 1965, è quello realizzato per Ciao Pussycat di Clive Donner, delirante commedia dal ritmo spumeggiante e dal cast strepitoso (Peter Sellers, Peter O'Toole, Romy Schneider, Capucine, Paula Prentiss, Woody Allen e Ursula Andress): il poster fruttò a Frazetta (come raccontò egli stesso) ben 5000 dollari, ovvero "l'intera paga di un anno di lavoro guadagnata in un pomeriggio".
Ciao Pussycat (1965)
di Clive Donner con Peter O' Toole, Peter Sellers, Romy Schneider, Capucine, Woody Allen
È la prima di una serie di scene "in corsa", dove i personaggi del film si inseguono con movenze cartoonesche: la caricatura è l'elemento distintivo con cui Frazetta sintetizza magistralmente la vicenda narrata, rielaborando con il suo personalissimo tratto (in quella che diverrà una consuetudine per le commedie del periodo) la costruzione della vignetta inaugurata da Jack Davis nel 1963 per il poster di Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo di Stanley Kramer, ovvero il cast di protagonisti al completo che insegue qualcuno/qualcosa o che da questo viene minacciosamente inseguito.
Segue, nello stesso anno, il poster per The Secret of My Success, sgangherata commedia britannica diretta da Andrew L. Stone per l'interpretazione di Shirley Jones, Stella Stevens, Honor Blackman, James Booth e Lionel Jeffries.
Il segreto del mio successo (1965)
di Andrew L. Stone con James Boot, Lionel Jeffries, Amy Dalby, Richard Jordan
Tra allegre e disinibite fanciulle, ragnoni giganteschi, un cadavere in una fossa, mitragliatrici e dinamite, Frazetta lancia a briglie sciolte la propria fantasia contaminando in un'unica immagine commedia e horror molto più efficacemente dell'intero film...
Dei due poster realizzati da Frazetta nel 1966, il primo (Caccia alla volpe, di Vittorio De Sica, con Peter Sellers, Victor Mature, Britt Ekland, Paolo Stoppa e Akim Tamiroff, a cui si aggiungono la sceneggiatura di Neil Simon e Cesare Zavattini e la colonna sonora di Burt Bacharach), si rivela tra i suoi lavori più complessi, impreziosito, oltre tutto, da una splendida caricatura di Victor Mature.
Caccia alla volpe (1966)
di Vittorio De Sica con Peter Sellers, Victor Mature, Britt Ekland, Paolo Stoppa
Nel secondo, Hotel Paradiso (regia di Peter Glenville, con Alec Guinness, Gina Lollobrigida e Robert Morley), riecheggiano, nel caos evocato dall'immagine di Frazetta, il ritmo travolgente e i disastri sentimentali delle pochades di Feydeau alla base del film. Famoso, oltre che per la cura dei dettagli, anche per i due piedi sinistri con cui è ritratta Gina Lollobrigida.
Hotel Paradiso (1966)
di Peter Glenville con Alec Guinness, Gina Lollobrigida, Robert Morley, Peggy Mount
Tre poster nel 1967: il primo, realizzato per The Busy Body, adattamento di William Castle dell'omonimo romanzo di Donald E. Westlake (in Italia uscì nella collana Il Giallo Mondadori tradotto come Venticinque: morto che scappa) interpretato da Sid Caesar, Robert Ryan, Anne Baxter e un giovanissimo Richard Pryor all'esordio sul grande schermo.
Corpi affaccendati (1967)
di William Castle con Sid Caesar, Robert Ryan, Anne Baxter, Richard Pryor
Ancora cimiteri e cadaveri dissotterrati (inseriti nella consueta scena di inseguimento) ad evocare le atmosfere lugubri delle contemporanee illustrazioni di Frazetta su storiche riviste come Creepy, Vampirella e Eerie.
È la volta, poi, del poster per Roman Polanski e il suo Per favore, non mordermi sul collo!, travolgente e dissacrante commistione tra horror e commedia.
Per favore non mordermi sul collo (1968)
di Roman Polanski con Roman Polanski, Sharon Tate, Jack Mac Gowran, Alfie Bass, Jessie Robins, Ferdy Mayne, Iain Quarrier, Terry Downes, Fiona Lewis, Ronald Lacey
In realtà Frazetta realizza "soltanto" il pannello inferiore del poster (il disegno principale venne aggiunto dalla produzione), sarabanda indiavolata di mostri, pipistrelli, un antico castello e, naturalmente, una prorompente Sharon Tate.
Sempre nel 1967 è la volta del poster per Mad Monster Party, film d'animazione in stop-motion diretto da Jules Bass (con Boris Karloff in veste di doppiatore):
Per il film, sceneggiato, tra gli altri, da Harvey Kurtzman, suo amico e collaboratore, Frazetta realizza tre bozzetti a matita e acquarello: la direzione artistica del film, però, blocca la lavorazione e Frazetta abbandona il progetto. Con suo grande stupore scoprirà, pochi mesi dopo, che alla fine due dei suoi sketch erano stati utilizzati per il poster del film.
Nel 1968 ancora due lavori: il primo a beneficiare dell'arte di Frazetta sarà William Friedkin per il suo Quella notte inventarono lo spogliarello, con Jason Robards, Britt Ekland e Elliott Gould.
Quella notte inventarono lo spogliarello (1968)
di William Friedkin con Jason Robards, Britt Ekland, Norman Wisdom, Elliott Gould
Quello per il delizioso ed irriverente gioiellino di Friedkin si rivelerà come il poster più complesso ed articolato tra i lavori di Frazetta. Tante, troppe donne, obiettò la produzione, che fu costretta ad intervenire per "ammorbidire" alcuni dettagli eccessivamente spregiudicati.
Segue, a pochi mesi di distanza, il poster per la scoppiettante commedia Appuntamento sotto il letto di Melville Shavelson (con Henry Fonda, Lucille Ball, Van Johnson e Tom Bosley), suddiviso in tre pannelli che vanno ad unirsi come le due famiglie protagoniste del film:
Appuntamento sotto il letto (1968)
di Melville Shavelson con Lucille Ball, Henry Fonda, Van Johnson, Tom Bosley, Louise Troy
Dopo tre anni di assenza dalle platee cinematografiche, Frazetta torna nel 1971 a realizzare un nuovo poster, questa volta per Mrs. Pollifax-Spy, commedia spionistica diretta da Leslie H. Martinson ed interpretata da Rosalind Russell, alla sua ultima apparizione sul grande schermo. Ennesimo capolavoro di Frazetta per la meticolosità e la cura dei dettagli, dipinto ad olio:
La gemma più scintillante della produzione cinematografica di Frazetta risponde, però, al nome di Luana, la figlia della foresta vergine, co-produzione italo-tedesca realizzata nel 1968 ed uscita nelle sale soltanto nel 1973.
Tra i suoi poster, di cui realizzò due versioni, è l'unico che lo soddisfò completamente, nonostante la lavorazione travagliata: produzione del film sospesa improvvisamente, con Frazetta che aveva già ultimato il suo incarico ed era stato pagato, rischiando, quindi, di non vedere mai pubblicato il suo lavoro.
Luana la figlia della foresta vergine (1968)
di Roberto Infascelli con Mei Chen, Glenn Saxson, Pietro Tordi, Evi Marandi, Raf Baldassarre
L'anno successivo è la volta del poster per Una squadra una famiglia, commediola diretta da Melville Shavelson ed interpretata da Barbara Harris, Joseph Bologna e Tom Bosley, per il quale Frazetta riproporrà una delle sue consuete illustrazioni d'ambiente domestico, suddivisa nuovamente in tre pannelli.
Una squadra, una famiglia (1974)
di Melville Shavelson con Barbara Harris, Joseph Bologna, Tom Bosley
Nel 1977 Frazetta realizza uno dei suoi poster più celebri, quello per L'uomo nel mirino di Clint Eastwood, pagatogli alla cifra record, per l'epoca, di 20000 dollari:
L'uomo nel mirino (1977)
di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Sondra Locke, Pat Hingle, William Prince, Bill McKinney
Clint telefonò a Frazetta per esternargli la propria ammirazione e domandargli se fosse disponibile a collaborare con lui per realizzare il poster del suo prossimo film, L'uomo nel mirino. Al telefono rispose Ellie, sua moglie e manager. Frazetta, seccato ed indaffarato, le rispose: "Se è veramente Clint Eastwood, richiamerà". Eastwood, naturalmente, richiamò...
Dopo un silenzio di alcuni anni, durante i quali Frazetta rifiutò alcuni incarichi che non lo convincevano (per il remake di King Kong allestito da Dino De Laurentiis, per Taverna Paradiso di Stallone e, infine, anche per la premiata ditta Lucas & Spielberg), nel 1982 realizza il poster per Fire and Ice di Ralph Bakshi, film d'animazione per il quale si occuperà anche della stesura della sceneggiatura e della realizzazione grafica dei personaggi e dei fondali.
Fire and Ice - Fuoco e ghiaccio (1983)
di Ralph Bakshi
Anche di questo poster realizzò due versioni: una per il mercato statunitense, in cui fu costretto a seguire direttive e consigli impostigli dai produttori, ed una, ideata in completa libertà creativa, per la Germania: quando i vertici della produzione si accorsero della qualità superiore della versione tedesca, sostituirono immediatamente il poster per l'edizione americana.
L'ultimo poster cinematografico realizzato da Frazetta gli viene commissionato da un suo ammiratore, Robert Rodriguez, per Dal tramonto all'alba (1996): lo splendido lavoro, però, non verrà utilizzato, sostituito in post-produzione da un collage di immagini del film. Eppure la vicenda del film si sposava perfettamente con la fervida immaginazione di Frazetta: demoni, una donna di folgorante bellezza, un serpente gigantesco. Piace considerarlo, nell'ambito esclusivo di questa particolare sezione della produzione artistica di Frazetta, come il suo ultimo, affascinante gioiello.
Bibliografia consigliata:
Frank Frazetta: Icon - A Retrospective by the Grand Master of Fantastic Art [Edited by Cathy & Arnie Fenner - Underwood Books 1998-2003]
Il sito ufficiale di Frank Frazetta, corredato di un’ampia sezione biografica e da tre gallerie retrospettive delle sue opere
Unofficial Frank Frazetta Fantasy Art Gallery
Mastodontico ed imprescindibile compendio della produzione artistica di Frazetta
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