Arrivato decisamente a sorpresa tra i film in Fuori Concorso a Venezia 2011, Scossa è uno di quei film che merita un po’ di attenzione sotto vari punti di vista. Innanzitutto, perché riunisce alla regia tre nomi che hanno partecipato a creare il mito del cinema italiano e un regista troppo sottovalutato: Carlo Lizzani, Ugo Gregoretti, Citto Maselli e Nino Russo. Secondo motivo, Scossa è un film che pur nella sua storicità affronta un tema sempre attuale: il terremoto, con la conseguente devastazione e ricostruzione. Terza ragione, Scossa è un piccolo film nato e portato avanti con ostinazione e caparbietà da tutti coloro che ne erano coinvolti, superando talvolta difficoltà che un palermitano si vergogna a raccontare, a cominciare dal divieto dell’autorizzazione municipale a concedere degli spazi ormai in rovina per le location.
Non volendo rinverdire vecchie polemiche, ormai sepolte nei cassetti della memoria, vi rinfresco un attimo le idee sul progetto, già mostrato qui. Nato in occasione del centenario del terremoto che distrusse le due città dello Stretto, Messina e Reggio, il film vede finalmente la luce ma, anziché presentare sei episodi (diventati poi cinque), ne presenta quattro. Tranquilli, nessuno ha litigato con nessuno, solo impegni diversi hanno allontanato Andrea Frezza dal girarne un quinto.
I temi sono rimasti sempre gli stessi: vedremo quello che succede prima, durante e dopo quella notte di catastrofe naturale del dicembre 1908 che, con oltre 100 mila morti, mise in ginocchio una popolazione già martoriata dalla povertà, che costringeva a cercar fortuna oltreoceano, ma capace di rialzare la china, grazie alla solidarietà e all’aiuto insperato di una flotta della marina russa che viaggiava nelle vicinanze.
Gli episodi saranno i seguenti: Speranza di Carlo Lizzani con protagonisti Lucia Sardo e Gioacchino Cappelli; Lungo le rive della morte di Ugo Gregoretti con protagonista Paolo Briguglia; Sciacalli di Citto Maselli con protagonisti Massimo Ranieri e Amanda Sandrelli; Sembra un secolo di Nino Russo con protagonista Gianfranco Quero.
Oggi, grazie alla casa di produzione (la Paco Cinematografica) ne possiamo vedere trailer e immagini, in cui già si intravede l’ennesima magistrale prova di Lucia Sardo, un nome che meriterebbe molta più fortuna nel nostro cinema (sfido chiunque a non ricordare la struggente Felicietta Impastato dei Cento Passi).
NOTE DI PRODUZIONE
Il progetto “Scossa” ha riunito quattro “sguardi interpretativi” particolari, tradotti in altrettanti racconti filmati da quattro registi italiani: Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani, Francesco Maselli, Nino Russo. Ogni film (ciascuno della durata compresa tra i quindici e i venti minuti ciascuno) è stato realizzato in totale libertà personale di struttura e di linguaggio. Ne consegue che essi risultano totalmente diversi l’uno dall’altro. Strettamente connessi, peraltro, dal comune, insieme umile e ambizioso intento di interpretare – ciascuno a suo modo – un singolo aspetto particolare della catastrofe.
Affrontandolo a partire da uno dei dati del reale emersi dalla primitiva inchiesta; ma tentando anche una similitudine con altri dati del reale comuni a tante altre catastrofi, a tante altre “scosse” inferte alla storia dell’umanità. E questa è, certamente, ambizione.
Indispensabile umiltà è per contro essere perfettamente coscienti della “misura” dei racconti. E non solo del ridotto spazio-tempo-metraggio a disposizione di ciascuno, ma soprattutto nell’aver scelto di aprire cinque “porte d’ingresso” coscientemente minimaliste, su quattro “momenti”, “microcosmi”, su quella sconvolgente “fine di un mondo”.
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