Mi ero ripromesso di non farne parola, del resto Amy Winehouse ha sfiorato il cinema solo di riflesso, considerando che le sue canzoni hanno accompagnato diversi film, da "Rehab" in I Love Shopping a "Me and Mr. Jones" in Diverso da chi?, fino ad arrivare a "You Know I'm No Good" in Tre all'improvviso o "Cupid" in Appuntamento con l'amore.
Mi ero ripromesso più volte di non fare più mio quel They tried to make me go to rehab and I say "no, no, no". Ma non ce l'ho fatta. Cazzo, è la maledizione dell'età che incombe, lo spleen di baudeleariana memoria che accompagna ancora una volta chi non riesce a trovare un posto nel mondo, chi si ferisce per troppa sensibilità di fronte a una vita che ad ogni angolo gira le spalle e ti fionda ghiaccio dritto dentro le vene...
Compratele una Mercedes Benz, accendete il suo fuoco, riempitele galloni di alcool ma non lasciate che qualcuno pagato dalla redazione di una rivista che tutti noi consideriamo nostra annunci magno gaudio che un'altra imbecille se n'è andata. Perché, mio caro Filippo Carlo Jacopo Mazzarella, se prima credevamo che la tua presenza fosse inutile, adesso hai oltrepassato ogni limite. Che cazzo ne sai di cosa passa nella mente di chi non ha più voglia di lottare? Quale sarebbe il tuo pensiero più profondo? Chi credi di essere per pontificare su vite, esistenze o scelte legate al margine? Questo è il rispetto per chi ha cercato di scacciare i fantasmi che la tormentavano? Questa la sensibilità nei confronti prima di tutto di un'artista che, piaccia o meno, è riuscita ad entrare nella storia della musica con pochissimo materiale prodotto grazie a quella voce graffiata che lasciava segni anche nell'anima di chi ascoltava?
Deduciamo, e non sono il solo, che integralisti del genere non possano rientrare tra coloro che rispecchiano lo spirito che ha sempre contraddistinto FilmTv e i suoi giornalisti, redattori o collaboratori. Passino le battute su un film, su un attore ma non sulla morte. Fittante può dire addio ad un altro lettore.
Mandatemi un fax o una cartolina se non vedete più il suo nome tra le firme, solo allora potrò cambiare idea.
Vi rimando anche alla playlist di Travis, allibito quanto me da quello che ci è toccato leggere.
Noi lettori, gente che ti fa campare caro mio, preferiamo ricordarla così: Una giornata storta... / Ciao, Amy.
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