Dopo i 29 milioni di euro incassati da Benvenuti al Sud era normale che in casa Medusa si pensasse a un sequel, Benvenuti al Nord, visto che lo spunto per la vicenda da raccontare era già scritto: se nel primo il milanese Alberto (Claudio Bisio) veniva mandato in punizione al sud, a Castellabate, incontrando una realtà differente da quella "nordica" e riavvicinandosi alla moglie Silvia (Angela Finocchiaro), stavolta il postino Mattia (Alessandro Siani) è costretto, causa una riunione aziendale, a fare il percorso inverso e arrivare nella capitale meneghina, sperando in cuor suo di poter recuperare anche il rapporto con la moglie Maria (Valentina Lodovini).
E, poiché squadra che vince non si cambia, il cast è rimasto invariato con la sola aggiunta di Paolo Rossi, nel ruolo del dottor Palmisan, un tagliatore di teste chiamato a riorganizzare l'agenzia postale in cui i due protagonisti lavorano, che ha riassunto la sua filosofia nella sigla "e.r.p.e.s." (efficienza, rapidità, puntualità, energia, sorriso), un personaggio che Bisio descrive come «una sorta di Marchionne nel corpo di Brunetta».
Proprio ieri si è tenuta a Lodi la conferenza stampa di presentazione, dove di fronte al regista Luca Miniero, ognuno degli attori ha accennato a come si evolverà la storia.
TRAMA
Dopo l'esperienza nel piccolo ufficio postale campano, Alberto (Claudio Bisio) è ritornato nella sua Milano, dedicandosi esclusivamente al lavoro, tanto che la moglie Silvia (Angela Finocchiaro) ha deciso di lasciarlo. A Castellabate, invece, Mattia (Alessandro Siani) ha continuato ad essere ancora più irresponsabile finendo anche lui per essere mollato dalla moglie Maria (Valentina Lodovini), dalla quale ha avuto un figlio. Tuttavia, il campano è costretto a mettersi in viaggio verso Milano per partecipare a una convention per impiegati postali. Nel capoluogo lombardo Mattia si ritrova però catapultato in un universo a lui totalmente estraneo e incomprensibile, fatto di ossessioni per il lavoro, stili di vita all'ultima moda e ansie secessioniste. Toccherà al ritrovato amico Alberto aiutarlo a conoscere meglio la giungla metropolitana.
Lodi ovviamente è solo una delle location prescelte (per l'esattezza qui ha sede il palazzo - nella realtà edificio che ospita il centro direzionale di una banca e famoso per essere stato progettato dall'architetto Renzo Piano - dove lavora il personaggio interpretato da Paolo Rossi e in cui si terrà la riunione aziendale da cui dipendono i destini dei due protagonisti). Milano e Castellabate (ovviamente) faranno da sfondo a tutta la vicenda, con un giro fino a Macugnaga, sul Monte Rosa, dove Silvia (Angela Finocchiaro), la moglie di Alberto, vorrebbe prender casa per riconciliarsi col marito, seguendo i consigli della madre Erminia, una vecchia e petulante leghista convinta, interpretata sempre dalla stessa Finocchiaro.
Al centro della vicenda sarà ancora una volta il tema del superamento dei pregiudizi, come ha avuto modo di ribadire il regista:
«Nel primo film abbiamo fotografato i pregiudizi del Nord verso il Sud, Benvenuti al Nord è un film diverso che gradirà chi ha amato il primo ma si puo' vedere anche non vedendo l'altro ed è la conferma che se ci si allea tra Sud e Nord si raggiungono sempre obiettivi prefissati».
L'unica paura è che il napoletano Siani si lasci un po' troppo prendere la mano e finisca con il calcare la mitica coppia di turisti napoletani in trasferta a Milano di Totò, Peppino e la Malafemmina, arrivando in città munito di giubbotto con fari fendinebbia e alle prese con gli innumerevoli ristoranti di sushi sparsi in giro, simbolo delle mode che impervarsano in una città sempre più caotica e con la "paura dell'altro". Il 25 gennaio 2012, giorno di uscita in sala, ogni dubbio avrà le sue risposte.
VIDEO DAL SET
VIDEO CONFERENZA STAMPA - PAOLO ROSSI
FOTO SET E CONFERENZA STAMPA
TRAILER E BACKSTAGE
ALTRI SET IN ANTEPRIMA
ANCHE SE È AMORE NON SI VEDE - FICARRA&PICONE
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