Proseguiamo la nostra carrellata sui listini per la prossima stagione.
01 Distribution punta al solito molto sul cinema italiano, allineando autori di grosso calibro (Olmi per “Il villaggio di cartone”, Amelio per “Le premier homme”) altri già con un loro bel seguito (Cristina Comencini per “Quando la notte”, Crialese per “Terraferma”, Corsicato per “Il volto di un’altra”), perenni incognite come Roberto Faenza con “Un giorno questo dolore ti sarà utile”, esordienti di lusso (Francesco Bruni per “Scialla” con Bentivoglio e Boboulova), giovani in cerca di rilancio (Matteo Rovere che dopo l’indigeribile “Un gioco da ragazze” è alle prese con “Gli sfiorati” dal romanzo di Giovanni Veronesi). La commedia sarà affidata a “Bar sport” (da Stefano Benni), “Ex – Amici come prima” dei Vanzina, ma spazio anche per “Il giorno in più” con Fabio Volo. Per il 2012 i nuovi Garrone, Ozpetek, Giordana e Sollima, il cui “A.C.A.B” si presenta come un poliziesco duro e puro, con Favino e Nigro.
In ambito internazionale grossi nomi con lo Scorsese in 3D (necessario dargli fiducia) di “Hugo Cabret”, il Cronenberg prossimo venturo (“Cosmopolis” da Don DeLillo con Robert Pattinson alla prova del fuoco), Clooney apripista a Venezia con il suo “Le idi di Marzo” (confido nel fiuto di Marco Muller) interpretato dal prezzemolo Ryan Gosling, protagonista anche di “Drive” forse il titolo più intrigante della prima fase della stagione.
“The fields” è invece il debutto alla regia della figlia di Michael Mann alle prese con un thriller ispirato ad una storia vera, mentre “Margin call” è un thriller finanziario dal cast lussuoso (Spacey, Irons, Bettany) molto vicino a “Wall street” e relativo seguito. Meno interesse suscitano “Professione assassino” con il granitico Jason Statahm, “Conan the Barbarian” (entrambi previsti per agosto), “I tre moschettieri 3D” e “Bel ami” ancora con Pattinson. Per il 2012, oltre a Cronenberg, anche “Immortals” di Tarsem Singh, “Snow White” con Julia Roberts nelle inedite vesti di strega, “Red lights” con Bob De Niro e Sigourney Weaver e “The way” (il cammino di un padre – non poteva che essere Martin Sheen - con l’urna contenente le ceneri del figlio lungo il cammino di Santiago): Emilio Estevez tenta così di confermare l’ottimo esito di “Bobby”. E la bella opinione di OGM
Opinione di OGM su The Way (2010) Film.tv.it
Opinione di OGM su The Way (2010), un film di Emilio Estevez, con Emilio Estevez, Martin Sheen, James Nesbitt, Deborah Kara Unger, Joaquim de Almeida, Yorick van Wageningen, Tchéky Karyo, Spencer Garrett, Ángela Molina, Antonio Gil. Cast completo, critica e rassegna stampa, trailer, poster e locandina, premi, recensioni del pubblico
nè è una conferma.
La BIM di Valerio De Paolis ha preso il meglio di Cannes: il Kaurismaki di “Le Havre” (per molti il vincitore morale), il Von Trier di “Melancholia” e “The Artist” (film muto che ha regalato il premio per il miglior attore al suo protagonista). Pezzi da novanta “A dangerous Method” di Cronenberg e “The iron lady” con Meryl Streep nei panni di Margaret Thatcher. Possibile sorpresa “One Day” commedia romantica su cui la BIM punta molto (il trailer è accattivante assai) con Anne Hathaway e Jim Sturgess, senza trascurare “Shame” di Steve McQueen con Michael Fassbender, già straordinario protagonista per il regista nell’interessante “Hunger”, e in questo film trentenne incapace di gestire la propria vita sessuale.
Chissà quando verrà distribuito “Kaboom” di Gregg Araki (doveva uscire tra maggio e giugno). In compenso a fine agosto esce “I segreti della mente” di un dimenticato Hideo Nakata. Prevista anche la distribuzione dell’epico “The eagle” di Kevin Macdonald, forse penalizzato dall’insuccesso che ha incontrato nel resto del mondo. Infine segnalazione doverosa per Wim Wenders e il suo “Pina 3D” dedicato alla coreografa di fama mondiale Pina Bausch.
Eagle Pictures ha nel listino “The Twilight saga: Breaking Dawn” e questo potrebbe anche bastare. Accanto al film italiano “Mozzarella stories” ambientato a Caserta e definito dal suo autore “una commedia malavitosa a base di caglio”, si possono incontrare il Nicolas Cage di “Solo per vendetta” (regia di Roger Donaldson), Ashley Judd e Patrick Dempsey per “Le regole della truffa”, Brendan Gleeson “Poliziotto da guinness” e Antonio Banderas diretto da Jean Jacques Annaud in “L’oro nero” avventura esotica distribuita a Natale.
La Filmauro è reduce da una stagione disastrosa (due flop colossali – Manuale d’amore 3” e “Amici miei. Come tutto ebbe inizio” e un risultato oltre modo insoddisfacente con “Natale in Sud Africa”) De Laurentiis punta a rilanciare “Vacanze di Natale” e parla di reboot (?!?) tornando a Cortina. Legittimo dubitare del risultato. L’altro grosso titolo italiano della stagione è “Posti in piedi in Paradiso” di Carlo Verdone, mentre sul fronte internazionale tre piccoli film: “Insidious” dal regista di “Saw” (film che ha ottenuto un po’ ovunque risultati lusinghieri), “Bloody Story” (remake americano del cult “Lasciami entrare”, ma perché mettergli un titolo così idiota?) e “Attack the block” action comedy inglese su un gruppo di ragazzi pronti a difendere il loro quartiere da un’invasione aliena, film che peraltro in patria ha deluso le alte aspettative.
Lucky Red si affida al coreano “Sex & Zen 3D” per … rialzare le sue quotazioni. La commedia giovanilistico sentimentale “Almeno tu nell’universo” desta perplessità, più curiosità invece per l’esordio di Ivan Cotroneo con “La Kryptonite nella borsa” (da un suo romanzo) con Valeria Golino e Luca Zingaretti. Non mancano mai almeno un film francese (“Piccole bugie tra amici” di Giullaume Canet) e l’animazione dello studio Ghibli di Miyazaki, affidata ad “Arrietty”, cartoon che si preannuncia splendido.
Concludiamo con il colosso Medusa.
Il cinema italiano serio ed affidabile è nelle mani di Sorrentino (“This must be the place”), Bertolucci (“Io e te” da Ammaniti) e Avati (“Il cuore grande delle ragazze”), più l’incognita Patierno con “Cose dell’altro mondo”. Il resto mette tristezza e una certa inquietudine: il solito Pieraccioni (“Finalmente la felicità”), l’ennesimo Boldi (“Matrimonio a Parigi”), lo stanco Salemme (“Baciato dalla fortuna”), due sequel poco incoraggianti (“Benvenuti al nord” e “Immaturi – Il viaggio”), un Brizzi che sa di riciclo (“Com’è bello far l’amore”), un Tognazzi da tempo in caduta libera (“Tutta colpa della musica”), una commedia romantica firmata Marco Ponti il cui titolo già mette in allarme (“Ti amo troppo per dirtelo”) ed un Muccino americano (“Playng the field”) che, nonostante l’altisonante cast, dalla mielosa trama non promette nulla di buono. Come se non bastasse, la definitiva legnata in mezzo alle gambe arriva da “Amori e tradimenti” di Federico Moccia.
Meglio allora guardare all’estero con Roman Polanski e il suo gioco al massacro “God of Carnage” (bel duetto d’attrici tra Kate Winslet e Jodie Foster, ma ci sono anche John C. Reilly e Christoph Waltz) ed un doppio Woody Allen (il magico e fortunato “Midnight in Paris” ed il romanesco “Bop Decameron”). Su “Larry Crowne” di Tom Hanks, anche interprete con Julia Roberts, giungono dagli Stati Uniti notizie poco confortanti, “Niente da dichiarare” è l’ennesimo trionfo francese di Dany Boon dopo “Giù al Nord”, “Ghost Rider: spirit of vengeance” è il Nicolas Cage tamarro della stagione. Può essere infine intrigante “La talpa” da John Le Carré con Gary Oldman e Colin Firth per la regia di Tomas “Lasciami entrare” Alfredson.
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