Stamattina è stato reso noto che ad aprire, in concorso, la prossima edizione del Festival di Venezia sarà il film che segna il ritorno alla regia di George Clooney, The Ides of March, una storia incentrata sul potere della stampa di oggi, capace di decidere anche le sorti politiche del candidato alle presidenziali degli Stati Uniti. E così un'altra certezza va ad aggiungersi a un cartellone che sulla carta punta a concorrere direttamente con la qualità presente all’ultimo Festival di Cannes, come suggerisce già la presenza di Carnage di Roman Polanski, di Wilde Salome di Al Pacino, del documentario Pearl Jam Twenty, omaggio che il regista Cameron Crowe ha realizzato per celebrale la ventennale carriera della band guidata da Eddie Vedder, e di A Dangerous Method di David Cronenberg. Dall’Italia, inoltre, sarebbero già decise anche le presenze dell’atteso e attuale Terraferma di Crialese, de Il primo uomo di Amelio e di Quando la notte di Cristina Comencini, registi abituati all’atmosfera dei festival e degli scenari internazionali.
Le Idi di Marzo (2011)
di George Clooney con Ryan Gosling, George Clooney, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, Philip Seymour Hoffman, Max Minghella, Jeffrey Wright, Danny Mooney, Lauren Mae Shafer
Carnage (2011)
di Roman Polanski con Christoph Waltz, Kate Winslet, Jodie Foster, John C. Reilly
Wilde Salome (2011)
di Al Pacino con Al Pacino, Jessica Chastain, Kevin Anderson, Estelle Parsons, Roxanne Hart, Barry Navidi, Joe Roseto, Jack Huston, Phillip Rhys, Geoffrey Owens
Pearl Jam Twenty (2011)
di Cameron Crowe con Eddie Vedder, Chris Cornell, Layne Staley, Stone Gossard, Jeff Ament, Jack Irons, Mike McCready, Matt Cameron, Dave Abbruzzese
A Dangerous Method (2011)
di David Cronenberg con Viggo Mortensen, Keira Knightley, Michael Fassbender, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, André Dietz, Andrea Magro, Bjorn Geske, Christian Serritiello
Terraferma (2011)
di Emanuele Crialese con Donatella Finocchiaro, Filippo Pucillo, Mimmo Cuticchio, Beppe Fiorello, Tiziana Lodato, Martina Codecasa, Francesco Casisa, Timnit T., Filippo Luna
Il primo uomo (2011)
di Gianni Amelio con Maya Sansa, Jacques Gamblin, Denis Podalydès, Régis Romele, Catherine Sola, Elsa Levy, Christophe Dimitri Réveille, Laurence Lafiteau, Nacim Ben Younes, Michael Batret
Rimarcando che la presenza di The Ides of March fa presupporre l’assenza di The Descendant, l’altro atteso film di cui Clooney è protagonista, cercherò adesso di mostrarvi con largo anticipo parte dei titoli che potrebbero trovare la prima proiezione proprio sulla Laguna, basandomi su dati e indiscrezioni che sono frutto di una ricerca tra materiali di produzione, dettagli e sceneggiature “rovinosamente” sfuggite alle troupe o sottoposte al vaglio dell’attenzione di esperti cinematografici. Non si tratta di un vedemecum o di una guida dettagliata, divisa per sezioni. A oggi, nessuno può dire con certezza a quali sezioni aspirano i titoli. Anzi, se dovessimo azzeccarne almeno il 25% saremmo avanti anni luce con il lavoro di molti uffici stampa o di molte redazioni web, costrette come al solito a doversi barcamenare tra le informazioni sibilline e scarne fornite dagli operatori del settore (chi ha lavorato all’ultimo Festival di Cannes sa cosa voglio dire e quante camicie si son sudate per trovare una notizia certa sulla struttura dell’ultimo film di Kim Ki-Duk).
Con una prima parte, a cui nei prossimi giorni ne seguirà altre due, entriamo adesso nel dettaglio, specificando che i titoli suggeriti sono ormai tutti completati o in fase di postproduzione, a volte con date di uscita certe nei loro paesi, e che la lista ufficiale arriverà tra più di un mese. E mi piace dare il via con tre nomi che hanno fatto la storia del cinema, tre registi che nonostante la loro età trovano ancora l’entusiasmo e la voglia di stare dietro la macchina da presa: Manoel de Oliveira, Alain Resnais e Michael Haneke. Il primo, che va ormai spedito verso i 103 anni, ha appena ultimato A Igreja do Diablo (la cui prima mondiale è prevista in Brasile nel mese di novembre), un dramma che porta alla riflessione sui rapporti uomo/donna e che lega il concetto di fedeltà alle imposizioni dettate dal cattolicesimo, basato su un popolare racconto scritto dal brasiliano Machado de Assis nel lontano 1889 in cui tutta l’azione si svolgeva durante la messa della notte di Natale. Argomento diverso e quasi metacinematografico per Alain Resnais che a 85 anni ha riunito un cast di tredici attori sfidandoli sul concetto di recitazione stessa in Vouz n’avez encore rien vu, in cui gran parte dell’innesto della sceneggiatura riprende l’Orfeo e Euridice del commediografo francese Jean Anouilh, puntando sui nomi di Mathieu Almaric e Michel Piccoli. Il “giovane” Haneke invece tornerebbe con Amour, un dramma sulla degenerazione fisica che colpisce la vecchiaia, con tutte le drammatiche conseguenze sui familiari.
The Church of the Devil (2014)
di Manoel de Oliveira con Fernanda Montenegro, Ricardo Trêpa, Alex Sander
Vous n'avez encore rien vu (2012)
di Alain Resnais con Lambert Wilson, Mathieu Amalric, Anne Consigny, Michel Piccoli, Sabine Azéma, Hippolyte Girardot, Pierre Arditi, Denis Podalydès, Andrzej Seweryn, Anny Duperey
Amour (2012)
di Michael Haneke con Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, William Shimell, Emmanuelle Riva, Rita Blanco, Laurent Capelluto
Di carattere nettamente più visionario e fantascientifico, sarebbe invece la pellicola Upside Down di Juan Diego Solanas, una sorta di rivisitazione di Romeo e Giulietta che vivono il loro disperato e impossibile amore su due dimensioni differenti, due mondi di cui l’uno è l’immagine sottosopra dell’altro, che vede come protagonista Kirsten Dunst , fresca vincitrice del premio alla migliore attrice a Cannes. E, sempre in ambito blockbuster, sarebbe pronto allo sbarco anche il nuovo thriller di Joel Schumacher, Trespass, che racconta in tempo reale l’odissea di una famiglia presa in ostaggio per una notte intera da un gruppo di rapinatori, recuperando la stessa tensione di uno dei film più riusciti del regista (In linea con l’assassino) e usando come insolita protagonista Nicole Kidman.
Upside Down (2011) di Juan Diego Solanas con Kirsten Dunst, Jim Sturgess, Heidi Hawkins, Larry Day, Timothy Spall, John Maclaren, Holly O'Brien, Don Jordan, James Kidnie, Neil Napier, Vincent Messina
Trespass (2011) di Joel Schumacher con Nicolas Cage, Nicole Kidman, Cam Gigandet, Liana Liberato, Jordana Spiro, Ben Mendelsohn, Dash Mihok, Nico Tortorella, Emily Meade, Brandon Belknap
Simili per tematica ma affrontati con prospettive diverse sono invece Belle du Seigneur di Glenio Bonder (basato sul romanzo dello scrittore Albert Cohen, La bella del Signore) e Take This Waltz di Sarah Polley, alla sua seconda regia dopo il fortunato Away from Here. Entrambi i film scrutano l’universo del sentimento dell’amore, cogliendo i differenti aspetti dell’amore passionale e dell’amore eterno, dell’amore carnale e dell’idea che si ha dell’amore, contando il primo sull’interpretazione di Jonathan Rhys Meyers e il secondo sulla bravura, ancora poco riconosciuta, di Michelle Williams, alle prese con un’altra donna incerta dopo il Blue Valentine che le è valso la nomination come miglior attrice agli ultimi Oscar.
Belle du Seigneur (2012) di Glenio Bonder con Jonathan Rhys Meyers, Natalia Vodianova, Marianne Faithfull, Ed Stoppard, Maria Bonnevie, Janine Horsburgh, Leslie Woodhall, Jimmy de Brabant, Stefan Weinert, Gilbert Johnston
Take This Waltz (2011) di Sarah Polley con Seth Rogen, Michelle Williams, Sarah Silverman, Luke Kirby, Aaron Abrams, Jennifer Podemski, Raoul Bhaneja, Vanessa Coelho, Matt Baram, Diane D'Aquila
Arriverebbe invece dalla Francia Elles, film che vede Juliette Binoche nei panni di una giornalista che, indagando sulla prostituzione giovanile all’interno delle università, finisce con il mettere in bilico anche le sue credenze morali, mentre il talentuoso Oren Moverman porterebbe la sua seconda regia che, dopo The Messenger, si preannuncia attesissima, Rampart, un thriller che strizza l’occhio al noir e all’action, costruito a partire da uno scandalo che nel 1990 interessò più di 70 poliziotti californiani.
Elles (2011) di Malgorzata Szumowska con Juliette Binoche, Anaïs Demoustier, Joanna Kulig, Louis-Do de Lencquesaing, Krystyna Janda, Ali Marhyar, François Civil, Pablo Beugnet, Valérie Dréville, Jean-Louis Coullo'ch
Rampart (2011) di Oren Moverman con Woody Harrelson, Ben Foster, Robin Wright, Sigourney Weaver, Steve Buscemi, Anne Heche, Brie Larson, Don Creech, Ice Cube, Cynthia Nixon
Sempre con il condizionale d’obbligo, pronto a sbarcare a settembre nelle sale francesi, ci sarebbe in rampa d’arrivo anche Café de flore, opera di Jean- Marc Vallée, ricordato da noi per il riuscito C.R.A.Z.Y.: sinossi criptica che divide il film in due diverse parti destinate a incrociarsi, una ambientata nella Parigi degli Anni Sessanta e una nell’attuale Quebec, con atmosfere abbastanza drammatiche che trattano la diversità, da sempre cara al regista, della sindrome di Down. A sorpresa, dato che se ne è parlato pochissimo, potremmo vedere anche un’insolita Monica Bellucci, con lo chador sul volto e il trucco che la invecchierebbe di una trentina d’anni, in Rhinos Season, pellicola dell’iraniano Ghodabi che, dopo I gatti persiani, torna ad indagare sulla storia del suo paese a partire dalla rivoluzione che portò al potere l’ayatollah Khomeini.
Café de Flore (2011) di Jean-Marc Vallée con Vanessa Paradis, Kevin Parent, Hélène Florent, Evelyne Brochu, Joanny Corbeil-Picher, Rosalie Fortier, Evelyne de la Chenelière, Émile Vallée, Chanel Fontaine, Michel Dumont
Rhino Season (2011) di Bahman Ghobadi con Monica Bellucci, Behrouz Vossoughi, Yilmaz Erdogan, Caner Cindoruk, Belcim Bilgin, Beren Saat, Arash Labaf, Ali Pourtash
Dopo il Certain Regard vinto a Cannes del 2007 con La banda, è pronto anche il nuovo film dell’israeliano Eran Kolirin: un dramma intimista che porta un uomo comune a isolarsi all’interno della sua stessa casa, rischiando di perdere il senso della realtà, The Exchange. Mentre Vicente Ferraz, assente dai nostri schermi dai tempi di Soy Cuba, ha finito di girare proprio in Italia una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale e incentrata su una vicenda poco nota, l’arrivo nella nostra penisola di 22 mila soldati brasiliani, decimati dal fatto di non essersi adattati al rigido clima invernale degli Appennini, La montagna.
The Exchange (2011) di Eran Kolirin con Rotem Keinan, Sharon Tal, Dov Navon, Shirili Deshe, Shiri Ashkenazi, Zvika Fishzon, Michael Kfir, Arie Mark
Titolo interessante ma che sicuramente non potrà mai essere in concorso, dato che esce tra luglio e agosto in Usa, è l’esordio alla regia di Ami Canaan Mann, la figlia del regista Michael Mann, in un noir che si presenta come degno erede delle opere realizzate proprio da Mann padre e che si basa su un fatto realmente accaduto sulle coste del Texas e di cui ancora oggi non si conoscono i responsabili: The Fields. E, in tema noir, dall’Italia si potrebbe assistere alle prime proiezioni del film di Luigi Sardiello, Il pasticciere, di cui in anteprima assoluta trovate la trama nella scheda del database del sito.
Le paludi della morte (2011) di Ami Canaan Mann con Sam Worthington, Jeffrey Dean Morgan, Chloe Moretz, Jessica Chastain, Stephen Graham, Annabeth Gish, Jason Clarke, Sheryl Lee, Leanne Cochran, Sean Michael Cunningham
Il pasticciere (2011) di Luigi Sardiello con Antonio Catania, Maria Rosaria Russo, Ennio Fantastichini, Sara D'Amario, Ivan Zerbinati, Antonio Stornaiolo, Silvana Bosi, Emilio Solfrizzi
Altri due titoli italiani ma stavolta siamo nel campo della commedia: la trasposizione cinematografica del romanzo di Stefano Benni, Bar Sport, con protagonista Claudio Bisio nei panni del “tecnico”, e I più grandi di tutti di Carlo Virzì, sul ritorno alla normalità dei membri di una band musicale, richiamati però anni dopo per un concerto speciale. E, in tema di musica, certa è la proiezione del documentario Questa storia qua, incentrato sulle origini e sulla vita del rocker italiano per eccellenza, Vasco Rossi.
Bar Sport (2011) di Massimo Martelli con Giuseppe Battiston, Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Lunetta Savino, Antonio Catania, Bob Messini, Antonio Cornacchione, Teo Teocoli, Vito, Roberta Lena, Aura Rolenzetti, Leo Mantovani, Gianpiero Impastato, Alessandro Sampaoli, Claudio Amendola
I più grandi di tutti (2011) di Carlo Virzì con Claudia Pandolfi, Alessandro Roja, Marco Cocci, Corrado Fortuna, Frankie Hi-Nrg, Dario Cappanera, Catherine Spaak, Claudia Potenza
Questa storia qua (2011) di Alessandro Paris, Sibylle Righetti con Vasco Rossi
Spostiamo adesso lo sguardo a oriente. Ha girato in Giappone Amir Naderi, con una violentissima storia che coinvolge nella sceneggiatura anche una riflessione amara sul mondo del cinema, in cui è sempre più difficile realizzare un film, Cut. Come già detto altrove, potrebbe arrivare anche la trasposizione live action del manga Ninja Kids!!!, realizzata da Takashi Miike, a cui farebbe compagnia la straordinaria tenerezza del film I wish, nuovo lavoro di Hirokazu Koreeda, che si confronta con il tema degli effetti del divorzio su due piccoli fratelli che, con l’aiuto di un’antica leggenda, provano a riunire la famiglia. Così come ad alta velocità arriverebbe anche Motorway, definito da molti la versione orientale di Fast & Furious.
Cut (2011) di Amir Naderi con Hidetoshi Nishijima, Takako Tokiwa, Takashi Sasano, Shun Sugata, Sei Ashina, Denden, Takuji Suzuki, Ikuji Nakamura, Satoshi Nikaido, Jun'ichi Hayakawa
Ninja Kids!!! (2011) di Takashi Miike con Shidô Nakamura, Susumu Terajima, Hiroki Matsukata, Mikijiro Hira, Rei Dan, Seishirô Katô, Takahiro Miura, Takuya Mizoguchi
I Wish (2011) di Hirokazu Koreeda con Koki Maeda, Ohshirô Maeda, Ryôga Hayashi, Cara Uchida, Kanna Hashimoto, Rento Isobe, Hoshinosuke Yoshinaga, Hiroshi Abe, Yoshio Harada, Isao Hashizume
Motorway (2011) di Pou-Soi Cheang con Anthony Wong Chau-Sang, Josie Ho, Shawn Yue, Ka Tung Lam, Barbie Hsu, Michelle Ye, Xiaodong Guo
Legato all’Oriente ma in maniera traumatica e drammatica è The Impossible di Juan Antonio Bayona. Il regista di The Orphanage abbandona le storie gotiche e dai risvolti horror per dedicarsi a uno dei più grandi orrori della natura, lo tsunami che colpì la Thailandia nel Natale del 2004. Altro regista ispanico, Rodrigo Garcia, ma per una storia in costume, una riflessione sui ruoli che gli uomini e le donne avevano nell’Irlanda del 19° secolo: Albert Nobbs, con una Glenn Close che recita in abiti maschili per l’80% della pellicola.
The Impossible (2012) di Juan Antonio Bayona con Ewan McGregor, Naomi Watts, Tom Holland, Samuel Joslin, Oaklee Pendergast, Marta Etura, Sönke Möhring, Geraldine Chaplin, Ploy Jindachote, La-Orng Thongruang, Dominic Power, Natalie Lorence, Gitte Witt, Byron Gibson
Albert Nobbs (2011) di Rodrigo Garcia con Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Jonathan Rhys Meyers, Brendan Gleeson, Maria Doyle Kennedy, Brenda Fricker, Janet McTeer, Pauline Collins, Bronagh Gallagher
Chi si ricorda poi della freschezza e leggerezza di Julie Delpy nel suo 2 giorni a Parigi (di cui a breve si girerà anche il seguito, 2 giorni a New York), spera anche nell’arrivo del recentissimo Le Skylab, delicata commedia su tre generazioni alle prese con i cambiamenti causati nella loro famiglia dall’approdo nello spazio nel 1979 dello Skylab, sfortunata sonda della Nasa. Mentre le musiche degli anni 80 tornerebbero a vivere grazie a Bye Bye Blondie, la storia di un amore lesbo diretta da Virginie Despentes, che già anni fa scandalizzò le platee con il suo Scopami.
Le Skylab (2011) di Julie Delpy con Julie Delpy, Denis Menochet, Noah Huntley, Aure Atika, Jean-Louis Coullo'ch, Eric Elmosnino, Sophie Quinton, Bernadette Lafont, Noémie Lvovsky, Valérie Bonneton, Emmanuelle Riva, Vincent Lacoste, Lou Alvarez
Bye Bye Blondie (2011) di Virginie Despentes con Emmanuelle Béart, Béatrice Dalle, Pascal Greggory, Soko, Stomy Bugsy, Clara Ponsot, Hanna Novak, Eric Larcin
Sempre dalla Francia, potrebbe arrivare Pollo alle prugne, prima regia con attori in carne e ossa della regista e disegnatrice Marjane Satrapi, che a partire da una sua celebre graphic novel porta in scena le vicende di un suonatore iraniano, alle prese con la morte sullo sfondo dell’Iran di Khomeini. Altro dramma e altra guerra, in arrivo sempre dalla Francia: Les hommes libres, che parla della difficile amicizia tra un musulmano e un ebreo sullo sfondo della seconda guerra mondiale.
Pollo alle prugne (2011) di Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi con Mathieu Amalric, Isabella Rossellini, Maria De Medeiros, Golshifteh Farahani, Jamel Debbouze, Chiara Mastroianni, Edouard Baer, Eric Caravaca, Frédéric Saurel, Dustin Graf
Les hommes libres (2011) di Ismaël Ferroukhi con Tahar Rahim, Michael Lonsdale, Mahmud Shalaby, Lubna Azabal, Christopher Buchholz, Farid Larbi, Stéphane Rideau, Youssef Hajdi, Jean-Pierre Becker, Salim Halali
Antonio Campos ha invece lasciato tutti di stucco con la sua prima regia, Afterschool, e la sua opera seconda, Simon Killer, è pronta per essere esibita al pubblico e chissà che Venezia non sia l’occasione giusta per offrire la discesa agli inferi della città di Parigi di un giovane turista americano che vede la propria esistenza stravolta e rivoluzionata per colpa di un’esotica donna. E, sempre alla Biennale, potrebbero giungere tre opere di tre registi americani, avvolte dal mistero più assoluto: J. Edgar di Clint Eastwood (qualora Clint vinca la sua resistenza agli aerei), Killer Joe di William Friedkin (lasciatemelo dire, non vedo l’ora!) e Twist Now and Sunrise, il ritorno all’horror di Francis Ford Coppola, dopo quasi vent’anni dal suo Dracula, che si preannuncia rivoluzionario sin a partire dalla scelta dei dialoghi in rima.
Simon Killer (2012) di Antonio Campos con Brady Corbet, Mati Diop, Alexandra Neil, Lila Salet, Michaël Abiteboul, Solo, Nicolas Ronchi, Constance Rousseau
J. Edgar (2011) di Clint Eastwood con Leonardo DiCaprio, Naomi Watts, Josh Lucas, Lea Thompson, Ed Westwick, Armie Hammer, Dermot Mulroney, Judi Dench, Jeffrey Donovan, Stephen Root
Killer Joe (2011) di William Friedkin con Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, Juno Temple, Marc Macaulay, Scott A. Martin, Kylie Creppel, Danny Epper, Edward J. Clare
Twixt (2011) di Francis Ford Coppola con Val Kilmer, Bruce Dern, Ben Chaplin, Elle Fanning, Joanne Whalley, David Paymer, Alden Ehrenreich, Anthony Fusco, Don Novello, Ryan Simpkins
Presenza telefonata (considerata l’uscita a novembre nelle sale italiane) è la commedia in costume di Tanya Wexler, su cui sicuramente si scriverebbero fiumi e fiumi di inchiostro: Hysteria narra la nascita degli usatissimi vibratori nella pudica Londra vittoriana.
Hysteria (2011) di Tanya Wexler con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Felicity Jones, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Tobias Menzies, Gemma Jones, Anna Chancellor, Sheridan Smith, Kate Linder
Finirà invece di girare tra una settimana Pappi Corsicato: la riflessione sulla differenza tra l’essere e l’apparire del film Il volto di un’altra ben si presta, ad esempio, all’accoglienza nella sezione Controcampo, presieduta quest’anno dalla regista Roberta Torre, dove sarebbe previsto anche il nuovo lavoro di Ermanno Olmi, Il villaggio di cartone, una storia di integrazione possibile grazie all'aiuto di un prete "in pensione".
Il volto di un'altra (2012)
di Pappi Corsicato con Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte, Angela Goodwin, Franco Giacobini, Fabrizio Contri, Giancarlo Cauteruccio, Arnaldo Ninchi, Paolo Graziosi, Elisa Di Eusanio
Il villaggio di cartone (2011)
di Ermanno Olmi con Michael Lonsdale, Rutger Hauer, Massimo De Francovich, Alessandro Haber, Elhadji Ibrahima Faye, Irma Pino Viney, Fatima Ali
(1 - Continua)
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