♦ Classe: 1981

 ♦ Nazionalità: Statunitense

 ♦ Film d'esordio: Mooz-lum (2010)

 ♦ Genere: Drammatico.

 Ama definirsi un Muslimerican, un cittadino americano di fede musulmana. Ed il suo cinema ci parla del problema di credere in Allah, di coprirsi la testa con il kufi o lo hijab,  e di rispettare il ramadam nell'America della guerra al terrorismo.

Quando i due aerei si schiantano sulle Twin Towers, Qasim ha vent'anni. Frequenta un college di Detroit, dove studia per diventare avvocato. Alle spalle ha un'infanzia difficile: la madre, insofferente nei confronti dell'intransigenza religiosa del marito, si era separata da lui, e si era ritrovata ad allevare da sola, senza un reddito, i suoi cinque figli. Tariq e i suoi fratelli crescono circondati dalla solidarietà della comunità musulmana; ma al di fuori di quest'ultima, quando si trovano a scuola, o in compagnia dei loro coetanei, si sentono irrimediabilmente diversi, appartenenti ad una tradizione e soggetti ad una disciplina apparentemente incompatibili con i costumi occidentali.  

Questa esperienza, pur dolorosa e gravida di conseguenze, non sarebbe bastata a fare di Qasim un regista.  A segnare la svolta fu, nel 2002, un terribile incidente d'auto, al quale il ragazzo riuscì miracolosamente a sopravvivere. Solo allora gli fu chiaro che avrebbe dovuto mettere a frutto la sua sofferenza per rivolgere al mondo un messaggio importante.  

Nel 2004 scrive, dirige, produce ed interpreta  1 Nation 2 Worlds: un film che affronta le tematiche dell'integrazione razziale  mettendo a confronto le storie di due giovani laureati in legge - un bianco ed un afroamericano - che concorrono per lo stesso posto di lavoro. Qasim porta il video in giro per le scuole e le università americane, con l'intento di stimolare il dibattito tra gli studenti.

Nel 2007,  Qasim vince, con il cortometraggio Glimpse, un concorso nazionale riservato ai film sulle problematiche dei musulmani d'America. Della giuria fa parte l'attore Danny Glover, che, una volta conosciuto Qasim, si offrirà come interprete per il suo successivo progetto. Il premio ed il fortunato incontro getteranno le basi per Mooz-lum (2010), il primo lungometraggio di Qasim Basir, che sviluppa il contenuto autobiografico della precedente opera: il protagonista è Tariq, un giovane musulmano, nato e cresciuto in America, che, nonostante la contrarietà della madre, viene inviato dal padre in una scuola coranica affinché diventi un hafiz, ossia un maestro del libro sacro, in grado di recitarne a memoria tutti i versetti. Il regime oppressivo del collegio condizioneranno il suo carattere in una fase delicata del suo sviluppo, compromettendone la capacità di socializzare. Gli attentati dell'11 settembre e la conseguente ondata di odio contro di lui e i suoi correligionari aggraveranno la sua crisi d'identità, ponendolo di fronte ad una drammatica scelta.

Per Qasim Basir, il vero dilemma, per chi vive a cavallo tra due culture, è tra la disciplina, che conduce alla chiusura difensiva nella tradizione, e l'equilibrio, che, invece, utilizza la fede per costruire un rapporto pacifico con l'umanità, soprattutto con coloro che non condividono le stesse usanze e le stesse idee. 

Sono questi i termini della discordia che, in Glimpse, contrappone la madre ed il padre di Tariq. Di seguito, il video, della durata di 5 minuti, in lingua originale inglese. (Ma non è finita qui...)

 Qasim Basir è stato anche l'autore, nel 2008, di una serie di video a sostegno della campagna presidenziale di Barack Obama: sette cortometraggi ispirati al motto Yes, we can, in cui la figura del candidato democratico è  presentata come fonte di ispirazione e di fiducia per le minoranze e le fasce deboli della popolazione: gli afroamericani, gli immigrati messicani, gli anziani. Su Vimeo, alcuni degli spot:

Video 1  Video 2  Video 3  Video 4

Mooz-lum è uscito lo scorso febbraio nelle sale americane, e dal 14 giugno è disponibile il dvd. In Italia il film è stato proiettato il 23 maggio a Milano, in anteprima nazionale, alla presenza del regista.