"Gli stili si evolvono naturalmente man mano che si va avanti. Il mio approccio alla pittura è sempre stato spontaneo, senza alcun intervento intellettuale: se il mio stile cambia, succede e basta". [Boris Vallejo]

 

"Osservo i cambiamenti nel mio stile così come una madre guarda il proprio figlio crescere: con profondo rispetto per la sua natura". [Julie Bell] 

Nel 1989 la vita di Boris Vallejo giunge a una svolta inaspettata: conosce, infatti, Julie Bell, una delle modelle del suo studio. Sarà un incontro "fatale", coronato nel 1994 dal matrimonio e dall'inizio di una fruttuosa collaborazione tra i due artisti: nata nel 1958 a Beaumont, in Texas, Julie Bell trascorre infanzia e giovinezza nell'ammirazione totale per l'arte e l'illustrazione. È appassionata di fumetti, di arte fantasy, è una body builder professionista (con tanto di prestigiosi riconoscimenti nazionali, fino all'abbandono, dopo cinque anni, dell'attività agonistica): l'incontro con Vallejo, che diviene suo insostituibile mentore, le consentirà di apprendere tecniche e segreti del mestiere, di sviluppare in piena libertà creativa la propria personalità artistica e di emergere nel panorama internazionale dell'illustrazione come una delle personalità più influenti e innovative. "Sono stata sempre affascinata dalle forme del corpo umano", racconta Julie Bell, "e questa è stata una delle ragioni per cui iniziai a praticare il body building: senza questa attività non avrei mai potuto apprendere tutto quello che ora conosco sui muscoli e sulla struttura scheletrica del corpo. Poi ho studiato danza per moltissimi anni (balletto, tip tap, danza classica e moderna) e questo mi ha permesso di comprendere meglio la rappresentazione grafica di pose e movimenti". A partire dall'inizio degli anni Novanta arrivano i primi incarichi: illustrazioni pubblicitarie, copertine per libri, dischi (memorabili le sue cover per Bat Out of Hell III: The Monster Is Loose e Hang Cool Teddy Bear di Meat Loaf), riviste (Heavy Metal), fumetti (per Marvel, DC Comics e Image) e videogiochi, oltre a un celeberrimo set di trading cards per la Marvel che la lancerà definitivamente nell'Olimpo degli artisti più osannati. Il suo dipinto raffigurante Lilandra (personaggio del serial degli X-Men), infatti, costituisce uno dei capolavori più influenti nell'ambito dell'illustrazione fantasy e supereroistica: per descrivere la straordinaria abilità con cui l'artista riuscì a rendere graficamente la flessibilità muscolare del metallo venne coniato il termine "metal flesh", ancora oggi utilizzato dagli appassionati per sintetizzarne l'esaltante maestria ("Dipingere il metallo è stato un bene: mi ha permesso di aprire porte che altrimenti sarebbero rimaste sempre chiuse"). La pelle d'acciaio delle sue creature mitologiche o delle sue combattive e sensuali amazzoni si flette, infatti, con la stessa fluidità di movimento dei muscoli umani, esaltando ogni curva e bicipite del corpo nell'iperrealistica plasticità delle forme e nelle magiche armonie cromatiche della pittura a olio.

Nel video, una rapida antologia dei capolavori di Julie Bell:

Tra il 1990 e il 1994 Boris Vallejo realizza cinque poster cinematografici: si tratta dei manifesti del pessimo Ultra Warrior, sci-fi apocalittica di bassa lega (e fondi di magazzino) diretta da Kevin Tent e Augusto Tamayo San Romàn; del quarto capitolo della saga di Deathstalker (Deathstalker IV: Match of Titans), diretto da Howard R. Cohen; della commedia Nient'altro che guai (1991), diretta da Dan Aykroyd e interpretata dallo stesso Aykroyd insieme a Chevy Chase, Demi Moore e John Candy (immagine, splendida, poi non utilizzata dalla produzione); del sequel di Barbarian Queen, diretto da Joe Finley nel 1992 (Barbarian Queen II: The Empress Strikes Back, per il quale Vallejo "adatta" una sua immagine del 1988); e, dulcis in fundo, di Dinosaur Island (1994), trashissimo (e inguardabile) prehistoric movie diretto da Fred Olen Ray e Jim Wynorski e prodotto da Roger Corman, nobilitato oltre ogni possibile merito dalla meravigliosa Primeval Princess dipinta da Vallejo nel lontano 1977 (e tra i suoi capolavori assoluti).

Dopo un silenzio di ben 13 anni, Vallejo torna a realizzare due manifesti cinematografici nel 2007 e nel 2010, in collaborazione con sua moglie Julie Bell: il primo è il poster di Aqua Teen Hunger Force Colon Movie Film for Theaters, film d'animazione diretto da Matt Maiellaro e Dave Willis e tratto dall'omonima serie Tv. 

Il secondo, altrettanto splendido, è quello dedicato a Rubber, commedia horror diretta da Quentin Dupieux: 

Ammirandone la stupefacente qualità non si può che constatare quanto, ripercorrendo la carriera dei due artisti, la costante ricerca della perfezione abbia sempre caratterizzato il punto di partenza di ogni loro sperimentazione o evoluzione stilistica: la raffinatezza e lo smalto dei colori, la dinamicità dei movimenti e la plasticità classica dei corpi, il gusto per la caricatura, frutto di un evidente e irresistibile sense of humour, il fascino del mistero e della fantasia, la seduzione dell'erotismo. E poi carne, sangue, sesso, paura e follia...

Ancora oggi i loro guerrieri, le amazzoni, gli schiavi e i gladiatori, le regine e le fanciulle indifese, fino alle creature più mostruose e selvagge, alle divinità mitologiche o agli alieni più raccapriccianti (ma anche un semplice copertone, come quello, gigantesco, che campeggia nel manifesto di Rubber...), continuano a deliziare gli appassionati di tutto il mondo, popolando con la propria strabordante fisicità ogni tenebroso incanto della fantasia.

Bibliografia consigliata:

Boris Vallejo & Julie Bell - The Ultimate Collection [Harper Design, 2009]

Boris Vallejo & Julie Bell - Fantasy Workshop: A Practical Guide [Running Press, 2003]

Julie Bell & Boris Vallejo

Il sito ufficiale di Boris Vallejo e Julie Bell, meravigliosa rassegna on line della loro esaltante carriera artistica, da cui è possibile accedere anche ad un aggiornatissimo blog: http://imaginistix.blogspot.com/