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Il Camorrista - La Serie: il ritorno dell’opera perduta di Tornatore
di PC1979
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A quasi quarant’anni dalla sua realizzazione, Il Camorrista - La Serie emerge dagli archivi come una reliquia cinematografica ritrovata, pronta a svelare al pubblico un’opera che il tempo e le controversie avevano reso invisibile. Presentata in anteprima alla 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma e ora disponibile in streaming, Il Camorrista - La Serie rappresenta un evento straordinario per la storia della televisione e del cinema italiano.

Ben Gazzara nel poster di Il Camorrista - La Serie.

Un progetto visionario tra cinema e serialità

Nel 1985, un giovane Giuseppe Tornatore, non ancora trentenne, si confrontava con una delle storie più oscure della criminalità organizzata italiana. Su proposta di Goffredo Lombardo, leggendario produttore della Titanus, il regista girò contemporaneamente il film Il Camorrista e una versione seriale destinata alla televisione, anticipando di decenni la tendenza odierna alla serialità cinematografica.

Tuttavia, il destino dell’opera fu segnato da ostacoli insormontabili. Il film, ispirato alla figura di Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata, suscitò polemiche tali da portarne al ritiro dalle sale dopo poche settimane. La serie televisiva, mai trasmessa, fu relegata nell’oblio per quasi quattro decenni, fino al recente ritrovamento e restauro in 4K supervisionato dallo stesso Tornatore.

 

Un restauro che rende giustizia a un’opera dimenticata

Il restauro di Il Camorrista - La Serie non è una semplice operazione di recupero, ma un’autentica rinascita. Tornatore ha seguito ogni fase del processo, curando una rinnovata correzione del colore, una riconversione del sonoro dal mono al 5.1 e un adattamento del formato dall’originale 1:33 al più contemporaneo 16:9. Il montaggio è rimasto invariato, con lievi interventi per adeguare la durata degli episodi a circa 55 minuti.

Il risultato è sorprendente: una serie girata negli anni ’80 che, grazie alla qualità del restauro e alla straordinaria visione registica di Tornatore, mantiene una freschezza e una modernità capaci di conquistare anche il pubblico odierno.

 

Le dichiarazioni di Tornatore

Giuseppe Tornatore ha commentato il ritorno della serie con grande emozione: “È un destino curioso quello del mio primo film, Il Camorrista. Per garantirne la produzione, Goffredo Lombardo propose di realizzare anche una versione serializzata per la televisione. Fu un azzardo in anticipo sui tempi, eravamo nel 1985 e la febbre per le serie TV era ancora lontana. Grazie alla lungimiranza di Lombardo, ottenemmo il budget necessario per il progetto. Tuttavia, il film non ebbe vita facile a causa dei temi scottanti che trattava e scomparve dalla circolazione poco dopo l’uscita nelle sale. Scoraggiati, i distributori non mandarono mai in onda la serie televisiva, che rimase perduta nei magazzini delle bobine in 35mm. Oggi, dopo quasi quarant’anni, grazie alla rinascita del marchio Titanus, quei cinque episodi sono riemersi dall’ombra e ho accettato con entusiasmo la sfida di restaurarli”.

Ascesa e caduta di un boss

Il filone narrativo delle storie di mafia è da sempre affascinante per il cinema e la televisione, come dimostrano classici immortali quali Il Padrino, Scarface o Quei bravi ragazzi. Il Camorrista - La Serie si inserisce in questa tradizione, raccontando la scalata al potere criminale di un uomo attraverso un viaggio ricco di tensione e brutalità.

La storia segue “O’ Professore” (Ben Gazzara), un boss della Camorra che, dalla prigione, riesce a costruire un nuovo impero criminale. Attraverso strategie spietate e alleanze, il Professore elimina i rivali e stabilisce un nuovo ordine nel mondo della malavita napoletana. Dalla sua infanzia segnata da violenze, alla sfida contro i vecchi boss in carcere, fino al dominio assoluto della sua organizzazione, la serie mostra l’evoluzione del personaggio in un crescendo di potere e ferocia, evidenziando il legame tra criminalità e politica.

La narrazione si apre con due flashback cruciali che segnano la vita del Professore: il primo mostra la sua infanzia, quando i suoi genitori lo coinvolgono inconsapevolmente in un affare criminale e lui assiste al suo primo omicidio; il secondo racconta l’omicidio di un uomo che aveva osato fare un’avances a sua sorella Rosaria (interpretata da Laura del Sol).

Da qui, la storia si sposta dieci anni avanti, nel carcere dove il Professore sta scontando la sua pena. Come nella realtà, il personaggio di Gazzara inizia a costruire la sua reputazione tra i detenuti e a formare la Nuova Camorra direttamente dalla prigione. Offrendo aiuto legale e sostegno economico ai compagni di cella e alle loro famiglie, conquista la loro fiducia. La svolta avviene quando sfida apertamente uno dei capi della vecchia Camorra in prigione, O’ Malacarne (interpretato da Lino Troisi), guadagnandosi ulteriore rispetto e fedeltà. Il suo obiettivo è quello di creare un’organizzazione criminale che parta proprio dal carcere e diventi il pilastro della sua futura ascesa. Con l’aiuto della sorella Rosaria e dei suoi fedelissimi camorristi, O’ Professore inizia a dominare il sottobosco criminale di Napoli, fino a infiltrarsi anche nei meccanismi della politica italiana e della società. Tutto è governato con il pugno di ferro, e le principali fonti di reddito provengono dall’estorsione e da altre attività illecite.

Anche se gran parte della serie si svolge in prigione, il racconto si arricchisce grazie ad altri personaggi. Rosaria è l’unica persona che il Professore ama e rispetta, ma il suo coinvolgimento negli affari criminali segna il suo destino. Alfredo (Nicola Di Pinto), il fidato braccio destro, è una figura chiave per comprendere la crudeltà del protagonista, mentre il commissario Iervolino (Leo Gullotta) rappresenta la lotta onesta contro il crimine.

 

Un’eredità cinematografica tra Il Camorrista e Gomorra

Se negli anni successivi il cinema e la televisione italiani hanno prodotto titoli come Gomorra o Suburra, Il Camorrista rappresenta un’autentica pietra miliare, precursore di un genere che ancora oggi appassiona e scuote gli spettatori. La serie non si limita a raccontare la malavita, ma la disseziona con uno sguardo freddo e analitico, restituendoci il clima sociale e politico dell’Italia di quegli anni.

I critici hanno sottolineato come già nel 1985 Tornatore dimostrasse una padronanza del mezzo cinematografico sorprendente per un esordiente. La sua regia, capace di combinare un’estetica potente con una narrazione avvincente, rende Il Camorrista - La Serie un’esperienza imperdibile.

 

Un capolavoro ritrovato

Dopo la proiezione alla Festa del Cinema di Roma, Il Camorrista – La Serie è arrivata in streaming su Rarovideo Channel, Minerva Classic, The Film Club (Prime Video Channels e TimVision) e sul canale Minerva Pictures di Apple TV+. Un episodio a settimana accompagnerà il pubblico fino al 1° aprile, un’occasione unica per riscoprire un’opera che la storia aveva cercato di cancellare.

Se la serialità televisiva è oggi la nuova frontiera della narrazione cinematografica, Il Camorrista - La Serie dimostra che Tornatore era già un pioniere di questa rivoluzione negli anni ’80. Un’opera che, grazie alla tecnologia e alla passione per il cinema, torna a vivere dopo decenni di silenzio, pronta a impressionare nuove generazioni di spettatori e a riscrivere la sua storia.

Ben Gazzara

Il camorrista - La serie (2023): Ben Gazzara

 

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