Tra i film recenti che hanno saputo coniugare romanticismo e fascino paesaggistico, Il faro di Moriah su Tv8 il 7 marzo si distingue come una delle produzioni più suggestive di Hallmark. Basato sul romanzo di Serena B. Miller, il film ha subito una significativa trasformazione geografica: se la storia originale era ambientata in Canada, l’adattamento televisivo si sposta nel cuore della Bretagna francese, una scelta che ha aggiunto un tocco di magia visiva grazie a scenari mozzafiato e un’ambientazione dal sapore fiabesco. Ma oltre alla bellezza della location, il film di Tv8 Il faro di Moriah si concentra su tematiche profonde come la ricerca delle proprie radici, la passione per il restauro e il conflitto tra sogni personali e cambiamenti inaspettati.

Un dettaglio del poster del film di Tv8 Il faro di Moriah.
La trama: un incontro che cambia tutto
La protagonista, Moriah (interpretata da Rachelle Lefevre), è un’artigiana specializzata nella lavorazione del legno, che vive in un pittoresco villaggio francese con il desiderio di restaurare il faro locale, un tempo appartenuto alla sua famiglia. La sua vita scorre tra il lavoro meticoloso e l’attaccamento alle tradizioni del luogo, fino all’arrivo di Ben (Luke Macfarlane), un architetto americano incaricato di progettare una nuova residenza per il misterioso acquirente della struttura.
Lo scontro tra i due è immediato: Moriah vede in Ben la minaccia ai suoi sogni, mentre lui, pragmatico ma incuriosito dal fascino di Moriah e della sua passione, cerca di comprendere il legame profondo che la donna ha con il faro. Con il passare del tempo, però, il confronto si trasforma in un’inaspettata alleanza e, infine, in un sentimento più profondo. Tra segreti familiari, rivelazioni sorprendenti e un viaggio interiore, entrambi impareranno a guardare al futuro con nuovi occhi.
Personaggi: un cast che dà vita alla storia
Rachelle Lefevre regala nel film di Tv8 Il faro di Mariah una performance carismatica nei panni di Moriah, una donna tenace e legata alle sue radici. Parlando della sua esperienza sul set, l’attrice ha raccontato un momento particolarmente intenso: “Dopo aver ripetuto una scena al freddo più e più volte, ho alzato le mani al cielo e urlato: ‘Amo il mio lavoro!’. Nonostante le condizioni difficili, ero solo grata di poter fare ciò che amo”.
Il suo entusiasmo si riflette nella sua interpretazione, rendendo Moriah un personaggio autentico e appassionato. Luke Macfarlane, che interpreta Ben, ha un ruolo che evolve nel corso della storia. Inizialmente scettico, il suo personaggio impara a vedere il faro attraverso gli occhi di Moriah. “Mi sono divertito tantissimo a interpretare Ben”, ha detto Macfarlane. “È un uomo pratico, ma con un lato romantico nascosto che emerge gradualmente”. L’attore, che nella vita reale è appassionato di falegnameria, ha persino improvvisato alcune battute basandosi sulla sua esperienza personale.
A completare il cast troviamo la nostra Valeria Cavalli nel ruolo di Catherine, la zia di Moriah, che funge da figura materna, e una vivace comunità locale che arricchisce la storia con calore e umanità.

Il faro di Moriah (2022): Rachelle Lefevre, Luke Macfarlane
Dove si trova il faro di Moriah
Elemento centrale del film di Tv8 Il faro di Moriah, il faro di Ploumanac’h è un vero gioiello architettonico e storico situato sulla costa della Bretagna, in Francia. Costruito originariamente nel 1860, fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale dai tedeschi e successivamente ricostruito nel 1946. Questo faro, in granito rosa, si erge tra formazioni rocciose spettacolari e offre una vista incredibile sull’oceano e sulle isole circostanti.
Il suo legame con la storia locale è profondo: da sempre punto di riferimento per i marinai, è oggi una delle attrazioni più amate dai turisti.
La scelta di ambientare il film qui non è casuale: il faro simboleggia stabilità, memoria e il desiderio di illuminare il futuro senza dimenticare il passato. Nel film, questo significato si riflette perfettamente nel percorso di Moriah, il cui sogno di restaurare l’edificio è un tributo alla sua famiglia e alla comunità che lo ha sempre considerato parte integrante della propria identità.
Oltre il romanticismo
Oltre alla classica storia d’amore, il film di Tv8 Il faro di Moriah affronta tematiche universali e profonde. Il valore della memoria è un elemento fondamentale: il faro rappresenta la continuità tra passato e presente, un simbolo di appartenenza e identità. L’arte del restauro, di cui Moriah è appassionata, diventa una metafora del desiderio di preservare ciò che conta davvero, di proteggere e ridare nuova vita alle cose preziose.
Anche l’accettazione del cambiamento gioca un ruolo centrale: inizialmente Moriah teme che l’arrivo di Ben stravolga il suo mondo, ma il loro rapporto dimostra che l’evoluzione non equivale alla perdita. Infine, il film esalta la bellezza della semplicità, ponendo al centro della narrazione la comunità, la famiglia e i piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza nella vita delle persone.
Il faro di Moriah è una produzione che conquista per la sua atmosfera incantata, i paesaggi mozzafiato e una storia che, pur seguendo i canoni delle romantiche produzioni Hallmark, offre una riflessione più ampia su ciò che significa appartenere a un luogo e lottare per i propri sogni. La scelta di ambientare la storia in Bretagna ha donato al film una qualità visiva straordinaria, rendendolo una vera e propria cartolina cinematografica. Per gli amanti delle storie romantiche con un tocco di nostalgia e autenticità, è un viaggio imperdibile nel cuore della Francia e nelle emozioni di due anime destinate a incontrarsi.
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