Il cinema ci restituisce una figura iconica del XX secolo con il film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori, un biopic che promette di andare oltre la semplice narrazione politica. Diretto da Sean McNamara e interpretato da Dennis Quaid, il film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori esplora la vita di Ronald Reagan attraverso uno sguardo inedito e sorprendente: quello di Viktor Petrovich, un ex agente del KGB, impersonato da Jon Voight. Attraverso questa prospettiva inaspettata, la pellicola (in streaming e homevideo) ci guida in un viaggio che parte dalle radici polverose delle piccole città del Midwest, attraversa il luccichio di Hollywood e culmina sul palcoscenico mondiale della politica.

Dennis Quaid nel film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori.
Una vita come un film
La storia del film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori non si limita a un elenco di traguardi politici, ma si sviluppa come un'epopea personale, un "Rocky" della vita reale, come amava dire il compianto regista John G. Avildsen, inizialmente coinvolto nel progetto. Il film segue Ronald Reagan dalle sue umili origini a Dixon, Illinois, passando per il lavoro come bagnino e speaker radiofonico, fino all'ascesa come attore a Hollywood. Qui, la sua figura inizia a destare l'attenzione non solo del pubblico, ma anche dei servizi segreti sovietici, incarnati dal personaggio di Petrovich.
"Non è solo la storia di un presidente, ma di un uomo che ha imparato a rialzarsi ogni volta che la vita lo metteva al tappeto", ha affermato Dennis Quaid, protagonista nei panni del Presidente.
La narrazione si intensifica con la carriera politica di Reagan: la sua elezione a governatore della California e poi a presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, il cuore pulsante della storia rimane la resilienza di un uomo che affronta ogni ostacolo con determinazione, sostenuto dall'amore incondizionato della moglie Nancy, interpretata da Penelope Ann Miller.
Personaggi e interpretazioni
Dennis Quaid offre una performance che va oltre la semplice imitazione, catturando l'essenza di Reagan: il suo ottimismo incrollabile, il carisma genuino e le insicurezze nascoste. "Interpretare Reagan è stato come scalare una montagna emotiva. Ogni scena rivelava una nuova sfaccettatura del suo carattere", racconta Quaid.
Jon Voight, nei panni dell'agente Petrovich, funge da osservatore critico ma, col tempo, quasi ammirato, creando un contrasto che arricchisce la narrazione.
Mena Suvari e David Henrie completano il cast, offrendo interpretazioni che aggiungono spessore alle figure che hanno circondato Reagan nella sua ascesa. Lesley-Anne Down e Kevin Dillon portano sullo schermo personaggi chiave del panorama politico e sociale dell'epoca.

Dennis Quaid nel film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori.
Oltre la politica
Reagan - Un Presidente sotto i riflettori non è un film politico, ma una storia di resilienza, speranza e sogni realizzati. Il regista Sean McNamara, cresciuto in una famiglia cattolica democratica, racconta come la sua stessa visione si sia evoluta affrontando il progetto: "Non si tratta di destra o sinistra, ma del viaggio di un uomo che ha superato le avversità per realizzare il proprio destino".
Il film esplora anche il tema della percezione e della propaganda: mentre Reagan è visto come un eroe da alcuni e come una figura controversa da altri, la prospettiva dell'ex spia sovietica aggiunge complessità alla narrazione, ricordandoci che la storia è spesso una questione di punti di vista.
Un viaggio nel tempo
La produzione del film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori è stata un'impresa titanica, segnata da sfide logistiche e sanitarie. Le riprese sono iniziate nel 2020 a Guthrie, Oklahoma, città scelta per il suo aspetto da cartolina d’epoca. Il Scottish Rite Temple, con i suoi 400.000 piedi quadrati e stili architettonici che spaziano dal Barocco all'Art Deco, è stato trasformato in set per innumerevoli scenari, tra cui studi cinematografici anni '40, casinò di Las Vegas e persino il Cremlino.
"Girare a Guthrie è stato come tornare indietro nel tempo. Ogni angolo della città sembrava raccontare un pezzo della vita di Reagan", ha spiegato il produttore Mark Joseph.
Particolarmente suggestive sono le scene girate a Rancho Del Cielo, il ranch californiano tanto amato da Reagan, mantenuto intatto come se il presidente fosse appena uscito per fare la spesa. Il film include anche riprese presso la Biblioteca Presidenziale Reagan, con l’iconico Air Force One SAM 2700 come sfondo di momenti chiave.
L’uso degli effetti visivi è stato cruciale per coprire il vasto arco temporale della storia. Oltre 1.500 inquadrature VFX hanno consentito di ringiovanire gli attori, ricostruire eventi storici come l’abbattimento del volo Korean Air 007 e riempire le scene di folla, limitate dalle restrizioni COVID.
Un omaggio all’American Dream
Alla fine, il film Reagan - Un Presidente sotto i riflettori si rivela un omaggio non solo all’uomo politico, ma all’essenza stessa del sogno americano. Il film ci ricorda che, indipendentemente dalle convinzioni politiche, le storie di determinazione, sacrificio e speranza parlano a tutti.
Come ha detto il regista McNamara: "È la storia di un uomo che ha affrontato la vita come una sfida, cadendo e rialzandosi, sempre con uno sguardo rivolto all’orizzonte. E questo è qualcosa che tutti possiamo comprendere e ammirare".
Per chi crede che la storia di un presidente possa ispirare i sogni più audaci, con impegno e coraggio, per trasformarli in realtà.
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