Dal 6 marzo, arriva al cinema distribuito da Notorious Pictures Il nibbio, il nuovo e atteso film di Alessandro Tonda che riporta alla luce una delle vicende più drammatiche e significative della storia recente italiana. Attraverso un'avvincente narrazione tra thriller politico e spy story, il film Il nibbio racconta i ventotto giorni che precedettero il sacrificio di Nicola Calipari, l’alto dirigente del SISMI che perse la vita per salvare la giornalista Giuliana Sgrena, rapita in Iraq nel 2005. Con un cast d’eccezione guidato da Claudio Santamaria e Sonia Bergamasco, il lungometraggio rappresenta un tributo alla memoria e al valore di un uomo che ha incarnato l’ideale del servizio al Paese.
Una storia di coraggio e sacrificio
Il film Il nibbio ripercorre gli eventi cruciali che segnarono la missione di Nicola Calipari, interpretato da un intenso Claudio Santamaria. Il racconto si sviluppa nell’arco di quattro settimane, dal 4 febbraio 2005, giorno del rapimento di Giuliana Sgrena (Sonia Bergamasco) da parte di una cellula terroristica del Jih?d Islamico, fino alla sua liberazione e all'uccisione di Calipari da parte di militari statunitensi il 4 marzo, durante il trasferimento all’aeroporto di Baghdad. Una tragedia che, a distanza di vent’anni, resta ancora avvolta nel mistero e che il film restituisce con un’attenzione scrupolosa alla verità storica.

Il nibbio (2025): Sonia Bergamasco, Claudio Santamaria
Il genere spy story secondo Tonda
Alessandro Tonda firma la regia con una visione cinematografica ambiziosa, inserendosi nel filone dello spy thriller con un’impronta marcatamente europea. Lontano dalle esagerazioni hollywoodiane, il film Il Nibbio si distingue per il suo approccio realistico, con una messa in scena essenziale e una fotografia dal taglio documentaristico curata da Bruno Degrave. L’uso di lenti anamorfiche e la predilezione per la luce naturale contribuiscono a creare un’estetica autentica e immersiva, capace di trasportare lo spettatore nella Baghdad devastata dalla guerra.
Un film di denuncia e riflessione
Oltre all’azione e alla tensione tipiche del genere, Il nibbio è anche un film di memoria storica e politica. La sceneggiatura, firmata da Sandro Petraglia con il contributo di Lorenzo Bagnatori, ricostruisce con rigore gli eventi del 2005, ponendo l’accento sulla figura di Calipari come innovatore dell’intelligence italiana. La sua strategia operativa, volta a salvaguardare la vita umana e a perseguire la pace, si scontrò con una realtà geopolitica complessa e contraddittoria, mettendolo in rotta di collisione con le logiche di potere internazionali.
L’interpretazione di Claudio Santamaria restituisce tutta la profondità e il carisma di Nicola Calipari, portando sullo schermo un personaggio eroico ma umano, diviso tra il dovere e la famiglia. Al suo fianco, Sonia Bergamasco offre una performance intensa nel ruolo della giornalista Giuliana Sgrena, mentre Anna Ferzetti dà vita a un commovente ritratto di Rosa Villecco Calipari, la moglie del protagonista. Il cast si arricchisce inoltre della presenza di Maurizio Tesei, Sergio Romano e Antonio Zavatteri, che contribuiscono a delineare un quadro sfaccettato della vicenda.

Il nibbio (2025): Claudio Santamaria
Un’eredità da non dimenticare
Coproduzione italo-belga realizzata da Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communication, il film Il nibbio si distingue per l’accuratezza della ricostruzione storica e scenografica. Girato tra Italia e Marocco, ha potuto contare sul supporto della Presidenza del Consiglio e dell’AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), che hanno fornito accesso a luoghi strategici come Forte Braschi e la Prefettura di Roma. La colonna sonora, firmata da Paolo Vivaldi, accompagna la narrazione con una partitura evocativa che amplifica la tensione e l’emozione delle scene chiave.
Oltre a essere un’opera cinematografica di grande impatto, Il nibbio rappresenta un doveroso omaggio alla memoria di Nicola Calipari, insignito postumo della Medaglia d’Oro al Valor Militare. In un periodo storico in cui le dinamiche internazionali continuano a essere segnate da conflitti e crisi geopolitiche, il film ci invita a riflettere sul significato dell’eroismo e sulla responsabilità di chi lavora nell’ombra per proteggere la sicurezza nazionale. Una storia che, dopo vent’anni, merita di essere raccontata e ricordata.
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