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Le assaggiatrici: Il nuovo film di Silvio Soldini sulle giovani tedesche della ‘Tana di Hitler’
di PC1979
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Esce al cinema il 27 marzo per Vision Distribution, dopo l’anteprima al Bari Film Festival 2025, Le assaggiatrici, il film che il regista Silvio Soldini ha tratto dal romanzo di Rosella Pastorino. Con nel cast Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche, il film Le assaggiatrici – così come il romanzo - porta alla luce una vicenda poco conosciuta della Seconda Guerra Mondiale.

 

Basato sulla storia vera di Margot Wölk, l'ultima assaggiatrice di Hitler sopravvissuta, esplora il lato umano della guerra e la disperata lotta per la sopravvivenza in un contesto di costante terrore. Era il 2012 quando, a 95 anni, poco prima di morire, Margot Wölk ha rivelato di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler. Nessuno aveva mai saputo prima dell'esistenza delle assaggiatrici. Margot Wölk è stata l'unica tra loro a sopravvivere alla fine della guerra.

Thea Rasche, Olga von Luckwald, Elisa Schlott, Emma Falck

Le assaggiatrici (2025): Thea Rasche, Olga von Luckwald, Elisa Schlott, Emma Falck

 

Un’ispirazione reale per una storia di finzione

Margot Wölk ha rivelato la sua incredibile storia solo all'età di 96 anni: costretta a vivere nel quartier generale segreto di Hitler, la Wolfsschanze (Tana del Lupo), insieme ad altre donne, mangiava ogni giorno i pasti del dittatore per testarne la sicurezza. Postorino non ha mai incontrato Wölk, ma ha trasformato quellaa testimonianza in un romanzo potente, scegliendo come protagonista Rosa Sauer, una giovane berlinese che si trova intrappolata in un destino imposto dal regime nazista. A interpretare Rosa nel film che Soldini ha tratto da Le assaggiatrici è l’attrice Elisa Schlott.

Trama e tematiche

La storia del film Le assaggiatrici si apre nel 1943. Rosa Sauer, dopo aver perso i genitori nei bombardamenti su Berlino e con il marito Gregor al fronte, si trasferisce dai suoceri in un villaggio vicino alla Wolfsschanze. Qui viene reclutata dalle SS come assaggiatrice di Hitler, insieme ad altre nove donne del posto. Ogni pasto potrebbe essere l'ultimo: dopo aver mangiato, devono attendere un’ora per verificare se il cibo sia avvelenato. Questo quotidiano gioco con la morte non solo le pone in una posizione ambigua di servitrici involontarie del Führer, ma le trasforma anche in prigioniere della propria paura e della necessità di sopravvivere.

Postorino, nel suo romanzo, costruisce una narrazione che non si limita al contesto storico, ma indaga le dinamiche umane. Le assaggiatrici non formano un fronte unito: alcune sono fanatiche sostenitrici del regime, altre, come Rosa, vivono un conflitto interiore tra la loro identità e il ruolo imposto. L’autrice esplora la complessità del legame tra vittime e carnefici, tra chi è costretto a compiere azioni in nome della propria sopravvivenza e chi, invece, vi si abbandona con convinzione.

Kriemhild Hamann, Elisa Schlott, Thea Rasche, Olga von Luckwald, Alma Hasun, Emma Falck

Le assaggiatrici (2025): Kriemhild Hamann, Elisa Schlott, Thea Rasche, Olga von Luckwald, Alma Hasun, Emma Falck

Il ruolo dell’amore e del desiderio

Nonostante il costante pericolo, Le assaggiatrici lascia spazio anche ai sentimenti e alle pulsioni umane. Rosa, sposata da appena un anno, si trova a fronteggiare la solitudine e l’assenza del marito, dichiarato disperso. La sua vulnerabilità la porta a intrecciare una relazione proibita con il crudele SS Ziegler. Il legame, intriso di paura, desiderio e senso di colpa, sottolinea come in tempi di guerra l’amore e la passione possano diventare mezzi per anestetizzare il dolore e la solitudine. Ovviamente, ciò avviene nel romanzo Le assaggiatrici ma speriamo di ritrovare le stesse atmosfere anche nel film di Soldini.

Un finale controverso

Mentre la guerra volge al termine, Rosa si trova di fronte alla consapevolezza che, nonostante le sue intenzioni, verrà sempre considerata dalla storia come una collaboratrice involontaria del nazismo. Riuscirà a fuggire, ma l’ombra del passato continuerà a perseguitarla. La conclusione del romanzo, per alcuni lettori, si discosta dall’incipit, lasciando un senso di smarrimento. Se da un lato la storia delle assaggiatrici sembra perdere centralità, dall’altro Postorino mette in luce un altro tema fondamentale: come si può ricominciare a vivere dopo essere stati dalla parte sbagliata della storia?

Alma Hasun, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Boris Aljinovic, Thea Rasche, Olga von Luckwald, Elisa Schlott

Le assaggiatrici (2025): Alma Hasun, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Boris Aljinovic, Thea Rasche, Olga von Luckwald, Elisa Schlott

Dal libro al cinema

Il grande successo internazionale di Le assaggiatrici ha attirato l’attenzione del mondo cinematografico, e il regista Silvio Soldini ha deciso di trasporre questa storia sul grande schermo con un film che promette di restituire l’atmosfera claustrofobica e tesa del romanzo, oltre a esplorare i tormenti interiori della protagonista. La trasposizione cinematografica potrebbe offrire nuove chiavi di lettura e una maggiore immersione nel dramma psicologico di Rosa e delle sue compagne.

Le assaggiatrici, del resto, non è solo un romanzo storico, ma un’indagine sulle sfumature dell’animo umano di fronte all’orrore. La scrittura di Postorino è intensa, coinvolgente, capace di farci sentire il sapore amaro della paura e della disperazione. Sebbene alcuni lettori abbiano trovato il finale meno incisivo rispetto all’incipit, il libro rimane una testimonianza potente e necessaria su una pagina dimenticata della storia. E, con il film di Soldini in arrivo, Le assaggiatrici sono destinate a lasciare ancora il segno.

 

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