Alla 75a edizione della Berlinale, fuori concorso, fa il suo debutto mondiale Köln 75, il nuovo film di Ido Fluk. Un'opera che riporta sul grande schermo una delle storie più incredibili della musica jazz: la genesi di The Köln Concert, il leggendario album dal vivo di Keith Jarrett, frutto di una serata che sembrava destinata al fallimento. Ma al centro della narrazione non c'è solo la figura di Jarrett, bensì quella di Vera Brandes, la giovanissima promoter che ha reso possibile quell'evento epocale.
Una storia di passione e ribellione
Vera Brandes (interpretata nel film Köln 75 daMala Emde) è una diciottenne ribelle con una passione bruciante per il jazz. Cresciuta in un ambiente conservatore, decide di sfidare il destino e di organizzare un concerto di Keith Jarrett all'Opernhaus di Colonia nel gennaio del 1975. Nonostante le innumerevoli difficoltà - dalle resistenze familiari alla mancanza di fondi, fino alla scoperta dell'ultimo minuto che il pianoforte fornito non era quello concordato - Vera riesce a trasformare l'imprevisto in magia. Il risultato? Un concerto indimenticabile e un disco che venderà oltre quattro milioni di copie, diventando l'album jazz per pianoforte più venduto di tutti i tempi.
Koln 75 vanta un cast internazionale di primo livello. Mala Emde brilla nel ruolo di Vera, portando sullo schermo una giovane donna determinata, vulnerabile ma indomabile. Al suo fianco, John Magaro (Past Lives, September 5) interpreta Keith Jarrett con un'intensità magnetica, restituendoci il tormento e il genio di un artista all'apice della sua carriera ma fisicamente esausto. Completano il cast nomi del calibro di Alexander Scheer, Ulrich Tukur, Jördis Triebel e Susanne Wolff.

Köln 75 (2025): Mala Emde, Alexander Scheer, John Magaro
Tra realismo e sogno
Ido Fluk, già noto per The Ticket, dimostra una sensibilità straordinaria nel raccontare la storia del film Köln 75. La sua regia è immersiva, con una fotografia che cattura alla perfezione l'atmosfera vibrante degli anni Settanta, tra il fervore jazzistico di Colonia e l'austerità della Germania Ovest. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Fluk, è basata sulle testimonianze dirette di Vera Brandes, il che conferisce al film un'autenticità rara.
La produzione ha dovuto affrontare una vera e propria odissea per trovare le location adatte. L'Opernhaus di Colonia non era disponibile per le riprese, costringendo il team a cercare alternative in Polonia e Belgio, rendendo il progetto un'affascinante coproduzione internazionale.
Un film che parla a diverse generazioni
Köln 75 non è solo un film sulla musica, ma un inno alla perseveranza e alla passione. La figura di Vera Brandes emerge come un'eroina moderna, una giovane donna che sfida le convenzioni per seguire il proprio sogno. Il film è un tributo alla forza di volontà, alla magia dell'improvvisazione e al potere trasformativo della musica.
Con la sua combinazione di tensione narrativa, performance straordinarie e una colonna sonora che celebra il jazz nella sua forma più pura, Köln 75 è un’opera che che emoziona, ispira e rende omaggio a una serata che ha cambiato per sempre la storia della musica. Con buona pace di Jarrett, che ha dichiarato pubblicamente di non amare gli “omaggi”.

Köln 75 (2025): locandina
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