Il Festival di Berlino 2025 accoglie tra i titoli in concorso un'opera che si distingue per la sua delicata poetica e la sua profondità emotiva: il film The Message, diretto dall'argentino Iván Fund. Girato in bianco e nero, il film si muove tra il road movie e la favola contemporanea, esplorando il sottile confine tra realtà e magia in un'Argentina sospesa tra passato e presente.
Un viaggio tra innocenza e inganno
Nel cuore polveroso della campagna argentina, una bambina dotata di un dono straordinario diventa il centro di un'attività commerciale improvvisata dai suoi tutori: sedute spiritiche per clienti desiderosi di comunicare con i propri cari scomparsi. Ma quello che sembra un inganno si rivela essere qualcosa di più complesso: il talento della bambina è reale, e la sua innocenza diventa il fulcro di una narrazione che riflette sulla natura umana e sulla capacità di credere.

The Message (2025): locandina
Un'estetica sospesa nel tempo
Fund si allontana dalle convenzioni visive tradizionali scegliendo per il film The Message il bianco e nero in formato 1.85:1, un richiamo nostalgico al cinema classico e al tempo stesso una scelta che conferisce al tutto un'aura senza tempo. Le immagini del direttore della fotografia Gustavo Schiaffino, immerse in una luce naturale morbida e in una grana evocativa, amplificano la sensazione di trovarsi in un mondo parallelo, tra il reale e il metafisico. La regia evita il didascalico, preferendo un approccio immersivo che cattura l'essenza dei personaggi con uno sguardo intimo e contemplativo.
Le radici del realismo magico
Il film di Fund si inserisce nel solco della tradizione sudamericana del realismo magico, senza però aderirvi in maniera convenzionale: "The Message è un ritratto realistico di un mondo fantastico. O forse il contrario", afferma il regista. L'influenza della letteratura e del cinema argentino contemporaneo è evidente nella narrazione che si sviluppa con una fluidità onirica, in cui il soprannaturale non è un elemento di rottura, ma una naturale estensione della realtà quotidiana.
Il cuore pulsante del film è l'interpretazione di Anika Bootz nel ruolo della giovane Eloísa. La sua performance, tra stupore infantile e consapevolezza crescente, incarna perfettamente il tema della perdita dell'innocenza. Accanto a lei, veterani come Mara Bestelli e Marcelo Subiotto costruiscono un equilibrio perfetto tra opportunismo e affetto genuino, rendendo il racconto ancora più stratificato.

The Message (2025): Mara Bestelli, Anika Bootz
Musica e atmosfera: il ruolo della colonna sonora
La colonna sonora di Mauro Mourelos, costruita attorno a melodie di flicorno e tromba, contribuisce a definire l'identità sonora del film. Una scelta musicale sorprendente è l'inclusione della celebre Always on My Mind dei Pet Shop Boys, nata da un'improvvisazione sul set e diventata un elemento chiave nella caratterizzazione della protagonista. Il film The Message trova così un ulteriore livello di connessione emotiva con il pubblico, sottolineando il legame tra cinema e casualità della vita.
Una fiaba moderna sulla verità
Fund ambienta la storia nella sua terra natale, Entre Ríos, sfruttando la topografia e le atmosfere di quei paesaggi per creare una connessione tra la storia e la realtà socioeconomica del paese. La crisi argentina si insinua nella narrazione in modo sottile ma potente, trasformando il film in una riflessione sulla sopravvivenza e sulla resilienza.
Con The Message, Iván Fund realizza un'opera che interroga il concetto stesso di realtà e finzione, mescolando con sapienza elementi di folklore, spiritualità e umanità. Un film che, con la sua delicatezza e il suo sguardo profondo, si candida a essere uno dei titoli più significativi della Berlinale 2025. Come dice lo stesso Fund: "Se ti senti solo, vai al cinema e scoprirai di non esserlo". E con un film come questo, non potremmo essere più d'accordo.
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