Nella sezione Perspektive del Festival di Berlino, tra le opere che si distinguono per la loro profondità artistica e la potenza del messaggio, spicca Come la notte, il nuovo film del regista filippino-italiano Liryc Dela Cruz. Con una narrazione intima e visivamente evocativa, il film esplora le complesse dinamiche della diaspora filippina attraverso il microcosmo di una famiglia segnata dalla separazione e dal sacrificio.
Una notte di verità e rivelazioni
La storia si sviluppa attorno a tre fratelli filippini, tutti lavoratori domestici in Italia, che si riuniscono nella villa ereditata dalla sorella maggiore, Lilia. L'incontro, tanto atteso quanto temuto, diventa un palcoscenico per antiche ferite, memorie sepolte e rancori mai del tutto sopiti. La notte si fa testimone di una lotta interiore ed esteriore: l'affetto si mescola alla frustrazione, il desiderio di connessione si scontra con il peso dell'assenza. In un crescendo di tensioni emotive, il film Come la notte si snoda tra dialoghi sussurrati e silenzi carichi di significato, restituendo un ritratto struggente della condizione migratoria e delle cicatrici che essa lascia nelle relazioni familiari.

Come la notte (2025): locandina
Una metafora della diaspora e delle sue ferite
Come la notte non è solo un dramma familiare, ma una riflessione più ampia sulla storia e sull'identità filippina. Il regista scava nella memoria collettiva del suo popolo, esponendo l'eredità dolorosa del colonialismo e la sua capacità di frammentare non solo le nazioni, ma anche i nuclei più intimi della società.
La villa in cui si svolge il film assume un valore simbolico: rappresenta non solo un rifugio, ma anche una prigione emotiva, un luogo dove i protagonisti si confrontano con i fantasmi del passato. Lo spazio fisico diventa specchio della loro condizione interiore, un limbo in cui la nostalgia per le radici si scontra con la realtà dell'esilio.
Una voce potente del cinema contemporaneo
Nato a Tupi, nella regione di Mindanao, e cresciuto artisticamente tra le Filippine e l'Italia, Liryc Dela Cruz, il regista del film Come la notte, si è affermato come una delle voci più significative del cinema contemporaneo. Con un background che spazia dal documentario alla performance artistica, il suo lavoro è permeato da una costante ricerca sulla memoria, il trauma e la resistenza. Come la notte segna un ulteriore passo nella sua esplorazione delle conseguenze del colonialismo e della diaspora, temi già centrali nella sua filmografia.
Nel corso degli anni, Dela Cruz ha ricevuto riconoscimenti in prestigiosi festival internazionali, tra cui Locarno e Venezia, e ha collaborato con istituzioni artistiche di rilievo. Il suo approccio sperimentale e profondamente politico lo ha reso un autore imprescindibile per comprendere il cinema post-coloniale e le sue implicazioni sociali.

Come la notte (2025): Benjamin Vasquez Barcellano jr., Tess Magallanes, Jenny Llanto Caringal
Talento e impegno sociale
Come la notte è prodotto da Pelírcula, la piattaforma cinematografica indipendente fondata dallo stesso Dela Cruz, in collaborazione con OZONO Studio e Reckless Natarajan Pictures. Ma ciò che rende questo progetto ancora più significativo è il coinvolgimento dell'Il Mio Filippino Collective, un'organizzazione di lavoratori domestici filippini in Italia che da anni si batte per i diritti dei migranti. La loro partecipazione non è solo simbolica: attraverso il film Come la notte, la loro voce trova uno spazio di espressione, rendendo l'opera non solo un prodotto artistico, ma un atto politico di resistenza.
Ad incarnare i tre fratelli protagonisti Lilia, Rosa e Manny, sono Tess Magallanes, Jenny Llanto Caringal e Benjamin Vasquez Barcellano Jr., attori che con le loro interpretazioni riescono a trasmettere con straordinaria sensibilità il dolore e la speranza dei loro personaggi. La loro alchimia sullo schermo contribuisce a rendere la narrazione ancora più autentica e commovente.
Un film necessario
Come la notte è più di un film: è una testimonianza, una riflessione sulla condizione migratoria, una denuncia della violenza silenziosa del colonialismo. Liryc Dela Cruz firma un'opera di straordinaria potenza emotiva e politica, capace di lasciare un segno profondo nello spettatore.
Nel buio della notte, tra sussurri e silenzi, emergono le verità più dolorose. Eppure, come suggerisce il titolo, è proprio nel cuore della notte che si può intravedere l'alba di una nuova consapevolezza.
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