Cos'è La Stanza Accanto? Una scelta difficilissima dell'individuo? O l'accettazione, da parte della comunità, di una libera decisione personale, senza giudizi morali di sorta? Pedro Almodovar, al suo primo film in lingua inglese, premiato con il Leone d'Oro all'81esima Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, non rinuncia alla propria vena polemica nell'affrontare una storia di forte amicizia femminile minata dalla scelta di Martha (Tilda Swinton) di porre fine alla propria vita prima che il cancro le faccia perdere lucidità. Heidegger, il filosofo dell'essere, teorizzava come, solo attraverso la morte, l'uomo potesse vivere un'esistenza autentica. Ingrid (Julianne Moore) abbraccia la consapevolezza della propria e altrui finitudine (da notare la sdraio rossa sulla quale riposa: simbolo di una nuova visione) attraverso il gesto controverso eticamente ma di estrema dignità compiuto da Martha. Esclusa ogni possibilità trascendente, così come ogni empatia da parte della società, non resta che affidarsi ai pochi e veri legami rimanenti prima che una coltre di neve finisca con il coprire i vivi ed i morti.
Ne parlano Lorenzo Sartor (Leman), Stefano Scaramuzzo (Steno79) e Carmine Marzano (Antisistema)
Link rapidi:
00:00:00 - Sigla
00:01:02 - Introduzione: un Leone D’Oro molto atteso
00:02:58 - Il tema della Morte in Almodovar
00:05:36 - Il personaggio di Tilda Swinton
00:08:50 - Almodovar, tra citazionismo e prese di posizione
00:12:02 - La Burocrazia che opprime i Corpi
00:19:30 - Il significato ultimo del film
00:23:56 - La Performance: maschere e dualismi bergmaniani
00:33:13 - Un ricordo per Marisa Paredes e le donne di Almodovar
00:39:39 - Il neopuritanesimo americano e il menefreghismo della politica
00:49:45 - Il melodramma e le sue forme
00:52:00 - Gli anni 90 e la maturità registica di Almodovar
00:54:55 - Non solo un film a tesi: generi e finzione
00:57:00 - I possibili difetti e conclusioni
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