Così recita un famosissimo brano del 1930 scritto da Hoagy Carmichael and Stuart Gorrell e reso immortale dalla versione del 1960 di Ray Charles. Si tratta di un pezzo popolare dalle soavi sonorità jazz celebrativo nei confronti dello Stato della Georgia, in cui è anche ambientato Giurato numero 2, quarantunesimo lungometraggio di finzione del novantaquattrenne Clint Eastwood, da sempre grande appassionato di jazz e blues. La dimessa malinconia evocata da un brano che ha saputo intercettare le corde di milioni di nordamericani a tal punto da essere inserita nel Great American Songbook sembra essere diventata la cifra estetica degli ultimi lavori di Eastwood. Quella che alcuni analisti hanno considerato una regia "un po' a corto di immagini" (Andrea Bellavita, Cineforum, 14/11/2024) altro non è che la coerente e forse definitiva prosecuzione di un discorso che ha fatto della propria estraneità alle dinamiche del contemporaneo il proprio punto di forza. Se Giurato numero 2 non sarà l'ultimo film del maestro, ne rappresenta di certo la chiusura di un cerchio che va da Un mondo perfetto (1993) a Million Dollar Baby (2004).
Per celebrarlo F For Filmtv ha pensato a una live streaming, la prima in assoluto del canale YouTube, tenuta da Luigi De Raho (Alvy) giovedì 20 dicembre e che ha visto il contributo di alcuni commentatori in chat live
Il 1° febbraio 2025 uscirà in tutte le edicole l'annuario della rivista Filmtv. Piccola anticipazione: ben quattordici (!) critici professionisti hanno inserito Giurato numero 2 nella propria lista dei migliori film dell'anno. Un motivo in più per accaparrarsene una copia.
Buone Feste a tutti!
BIBLIOGRAFIA
Alessandro Canadè, Giulia Cervini, Clint Eastwood, Pellegrini Editore, 2012
Roberto Silvestri, Mariuccia Ciotta, Spettri di Clint. L'America del mito nell'opera di Eastwood, Baldini + Castoldi, 2023
https://quinlan.it/2020/08/17/luomo-di-laramie/
https://quinlan.it/2020/12/28/lo-sperone-nudo/
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